22 giugno 2004

ALLA RICERCA DI UN ALIBI...

Ma perchè non doveva finire 2-2? Non si inizia un articolo con una domanda ma questo è davvero il caso. Con le chiacchere in questi giorni si è cercato di far si che Danimarca e Svezia non potessero finire una partita con un risultato per l Italia svantaggioso. Ora si parla di pastette,di biscotti, di accordi , il solito dietrologismo. Se Svedesi e Danesi si fossero messi daccordo prima la partita non sarebbe certo finita 2-2, troppo scontato, ma 3-3 giusto per non dare ragione ai soliti italiani. Che hanno torto marcio perchè l Italia non ha fatto il suo dovere, doveva vincere con due gol di scarto in caso di pareggio avversario, o non possono neanche pareggiare per 1-1? Perchè, lItalia sarebbe uscita anche con questo risultato. Onestamente neanche Maradona, Pelè e Yashin avrebbero potuto simulare un rigore come quello concesso alla Svezia. Forse alla fine la paura di perdere è stata più grande della voglia di vincere, ma come possiamo noi fare delle accuse a loro? Quante volte succede che due squadre hanno bisogno del pareggio e pareggiano? Succede ogni anno. E non sento lamenti da parte di Trapattoni e Carraro. Giusto così. Tanto da domani si lavorerà per i mondiali, dopo una stagione ne viene un altra, è la vita. E forse quando la nazionale italiana vincerà di nuovo qualcosa, lo farà in un momento più opportuno. Che dei mondiali del 34 e del 38 non è che cè da andare tanto fieri... 

Comunque con una squadra del genere non si va da nessuna parte... per poco non perdevamo pure con questa Bulgaria... ho sentito criticare Sorensen per il secondo gol svedese... ma il gol di Perrotta è venuto in modo simile... pastette italo-bulgare?

Accettiamo un consiglio da un grande campione: stiamo zitti che facciamo più bella figura...

Trapattoni a testa bassa sulla panchina azzurra

13 commenti:

antonioussia ha detto...

Per quale motivo dei mondiali del 34 e 38 non ci sarebbe da andare fieri?

dekt ha detto...

perchè vinti durante il periodo fascista e quindi estorti con violenza ed intimidazioni...visto che non bisogna vivere di luoghi comuni e dietrologie...

KUBALA ha detto...

mi riferivo alla possibilità di strumentalizzare una vittoria sportiva per fini politici... se un paese non funziona è meglio che non ci siano foglie di fico...

ferf01 ha detto...

quindi se avessimo vinto l'europeo, sarebbe satata una vittoria del cavaliere?

antonioussia ha detto...

Dario perdonami, ho rispetto per le tutte le idee, ma non condivido questa sorta di antipatica commistione tra sport e politica. Lo sport di quel periodo, sebbene sospinto da fini propagandistici, come in ogni Paese dittatoriale, visse una ricostruzione importante. Permettimi una definizione che casca a fagiolo: "Non facciamo di tutta un'erba un fascio!" Sarà stata l'assurda imposizione del sabato fascista, ma lo sport ritornò ad essere un fatto di cultura nel nostro Paese. Peccato che quella cultura fosse infarcita da pericolosi contenuti di superiorità, di razza, di forza che hanno purtroppo mangiato il cervello ad alcuni giovani di quel tempo. Nel 34 una buona nazionale vinse anche grazie agli aiuti, cosa che capita sempre alle squadre dei Paesi organizzatori dal 1930 al 2002. Nel 38 quell'Italia magnifica del grande Vittorio Pozzo, vinse al Parco dei Principi di Parigi in un ambiente ostile. E l'unico vantaggio per gli italiani fu la scelta scellerata del tecnico brasiliano di lasciare fuori proprio contro di noi in semifinale il mitico Leonidas. Nel frattempo nel 36 Frossi e compagni vinsero anche l'oro alle olimpiadi. Vogliamo cancellare dalla nostra storia sportiva Primo Carnera, Nuvolari, Guerra, il primo Bartali, e tanti altri che hanno brillato in diverse discipline, solo perchè le loro vittorie, le loro brillanti conquiste, venivano accompagnate dal saluto romano? No caro Dario, mi dispiace, ma tutto ciò non lo trovo onesto verso l'uomo in generale. Quell'uomo che ha fatto semplicemente dello sport per se stesso, per la propria legittima ambizione, senza curarsi delle camice nere, delle falci e martello e di presidenti del consiglio che cantano e ballano. Lo sport è un'altra cosa, troppo nobile per stare di fianco alla politica (che comunque rispetto).

KUBALA ha detto...

guarda nessuno vuole sminuire carnera o bartali... i mondiali del 34 e del 38 non gli abbiamo visto rimangono poche immagini... tuttavia è rimasta questa ombra... tutto qui...

antonioussia ha detto...

Ombra? Poche immagini? Tutto qui? Due volte campioni del mondo ed una olimpiade e tutto qui? Ma come, un appassionato come te di calcio che rifiuta la buona lettura di racconti epici, rivoluzioni tattiche, con la nazionale italiana la migliore interprete del modulo, solo perchè hai tirato la riga dal 1928 al 1943. Fu dittatura Dario quella dei ragazzi di Vittorio Pozzo, tremendamente bella e decisamente solo ed esclusivamente SPORTIVA, che nel giro di quattro anni vinse tre competizioni di prestigio con giocatori la maggior parte diversi. Un altro calcio si, ma grande calcio anche quello. A questo punto mi è d'obbligo una precisazione. Questa difesa accorata nasce solo dal risentimento di quella tua frase che non c'entrava nulla nel contesto del tuo articolo. Non voglio mancarti di rispetto, ma, o eri ebbro, oppure la tua passione politica è spropositata. Adesso si, tutto qui anche per me...

KUBALA ha detto...

snti antonio quelle vittorie sono ancora considerate dalla maggior parte dell'opionione pubblica sportiva mondiale come vittorie di regime... niente a che fare con lo sport... di racconti epici ne esistono tanti anche su italo balbo e compagnia... stendiamo un velo pietoso su quel periodo, di buono non cera nulla... ora non voglio entrare nel merito ma proprio carnera che hai citato è stato uno dei più grandi bluff della storia... lo sai come andava a quei tempi il mondo della boxe...

ferf01 ha detto...

era abel, abel balbo e non italo... ;-)

dekt ha detto...

gira e rigira ha sempre ragione lui...quelle della germania est...ah sì quelle erano epiche vittorie

KUBALA ha detto...

quelle della germania est... anche loro... anche quelle della germania ovest (vedi mondiali 54)

Traxxer ha detto...

Tornando all'argomento principe, che è Svezia-Danimarca, sono d'accordo sul fatto che dobbiamo stare zitti che è meglio. Ma non perchè la loro partita sia stata onesta, semplicemente perchè noi non avremmo fatto niente di diverso, e ben pochi l'avrebbero fatto. Certo magari i danesi se fossero stati intelligenti avrebbero detto qualche parolina in meno durante la settimana :) ad ogni modo io alle favole ho smesso di credere da vent'anni e non a caso il 90% della stampa ritieni che gli italiani (tutt'altro che simpatici in Europa) siano stati danneggiati da un biscotto. Ma non sono i danesi del 1992... a proposito della vicenda Gronkjaer, mi dispiace molto per lui e lo ammiro perchè è rimasto in campo fino in fondo, però per piacere non paragoniamolo a Vilfort. Perdere una madre è senza dubbio una tragedia (chi vi scrive ha perso un padre e lo sa bene), ma è una tragedia che tutti o quasi devono affrontare. Vilfort stava perdendo una figlia di vent'anni malata di leucemia, e la cosa è ben diversa, molto più difficile da sopportare...

KUBALA ha detto...

secondo me almeno fino al 2-1 la partita è stata regolarissima...