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27 novembre 2013

Cartellino Rosso



Nessuno poteva immaginarselo 5 anni fa. Ma noi si.

12 novembre 2011

'A nuttata ha passata!



Ricordo perfettamente quel maledetto pomeriggio di lunedì 14 aprile 2008. Ricordo le discussioni sul forum di Termometro Politico, la depressione di quasi tutti. Sentivo dire "il 25 aprile della destra", "governerà due legislature e poi diventerà presidente della Repubblica".... e cose del genere. Io ero uno dei pochi, che, nonostante tutto, sapevo che questi perecottari si sarebbero disintegrati da soli (e infatti che cosa ha fatto il Pd? nulla...). Abbiamo raccontato negli anni il progressivo deperimenti di questa armata brancaleone nei post taggati come :La scintilla,  E pur si muove. In quei post ho raccontato la storia della nostra, gloriosa resistenza. RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE. Da domani resisteremo a Monti e al capitalismo , ma oggi, stasera si festeggia. La fiamma non si è mai spenta, così come la speranza. Questa è solo l'inizio della fine del re Merda.

30 maggio 2011

Bandiere rosse a Milano, Napoli, Cagliari...







...ma lui aveva fatto le sue previsioni!






16 maggio 2011

De profundis





GIULIANO FERRARA: "PARLIAMOCI CHIARO, SILVIO BERLUSCONI HA PERSO LE ELEZIONI"


Missione fallita (per lui).


Per la serie ultime parole famose...
"In extremis, prima dei Grand Prix ufficiali che partiranno domani, vi raccontiamo di una corsa clandestina che si è tenuta due giorni fa a Milano, in un misterioso ippodromo vicino a Via Bellerio e particolarmente favorevole al nordico Groom de Bootz. Di solito non ci fidiamo molto di queste piste periferiche, ma la cronaca ci è sembrata credibile e il risultato sorprendente. Morattenne, dopo la recente litigata con Fan Pisapie, porterebbe a casa un risultato eccezionale: 51,5" e partita chiusa al primo giro. Fan Pisapie chiude secondo a 43" e sconsolato si rende conto di aver perso questa corsa clandestina proprio sul rettilineo di arrivo. Molto al di sotto delle attese iniziali Ipson de Palmer (3") e Jag de Calais (2"). Secondo i cronometristi verdi questo risultato si spiegherebbe in un modo soltanto: polarizzazione. Alla fine insomma, la decisione di cercare la bagarre proprio in diritittura d'arrivo premierebbe Morattenne al punto di assicurarne la vittoria senza la necessità di un giro di spareggio."

19 gennaio 2011

PSICOLOGIA DI MASSA DEL BERLUSCONISMO

Ma quanti sono davvero gli italiani disposti a seguire Berlusconi fino alla fossa?

di Moreno Pasquinelli


Mi corre l'obbligo di ri
spondere all'intervento di ieri di Piemme dal titolo 
puttanaio italiano




Prendo spunto proprio da un commento, desolante, al suo intervento: «Forse non è ancora la fine per B. I suoi elettori desiderano essere lui, lo seguiranno come le falene la luce fino alla fine, ricordiamocelo tutti: non è lui il guaio, ma tutti i milioni di lobotomizzati che lo seguono, qualsiasi cosa faccia. E' buona parte di questo popolo il male, non il pagliaccio Berlusconi».
Lo seguiranno davvero fino alla tomba? Non ne sarei così certo.


V'è certo un livello dell'analisi (insisto, secondo me secondario) morale, riguardante il legame incestuoso e turpe tra il Caudillo Berlusconi e la moltitudine dei suoi sostenitori. Un livello morale che chiama in causa la psicoanalisi. Badate, non lo dico per scherzo. Chi abbia avuto modo di leggere Psicoanalisi di massa del fascismo, il testo imperdibile di Wilhelm Reich, capirà ciò che dico. La tesi di fondo di Reich è nota: la causa delle nevrosi e dell'infelicità che affliggono la società capitalistica moderna dipendono dalla morale sessuale dominante la quale, imponendosi già nella famiglia, plasma una struttura psichica fondata sulla repressione. Il nazismo era per Reich la conseguenza, ovvero l'espressione politicamente organizzata «... della struttura caratteriale media umana... l'atteggiamento fondamentale dell’uomo autoritariamente represso dalla civiltà capitalistica delle macchine».
Tra la repressione sessuale e il bisogno del dittatore, tra l'infelicità e il sostegno di massa ad un regime dispotico, c'era dunque per Reich un rapporto di causa ed effetto.

A voler restare su questo piano psicoanalitico di analisi, il berlusconismo si presenta come una palese anomalia. Non c'è di mezzo, con la Germania degli anni '30, solo la differenza tra la psicologia di un popolo segnato dalla "rivoluzione luterana", che da questo punto di vista si presenta come un fondamentalismo cristiano, e quella di un popolo come quello italiano, che quel fondamentalismo non ha mai abbracciato —e non ha quindi mai fatto suo un puritanesimo morale.

C'è di mezzo il profondo mutamento che hanno subito le società occidentali dopo la seconda guerra mondiale, anzitutto dopo il '68. E' ancora valida l'analisi di Reich per cui la società si fonda sulla repressione sessuale? Al contrario, penso valga la tesi di Nietzsche per cui Dio è morto e tutto è diventato possibile. Oggi predomina in Occidente, non un puritanesimo morale bensì un relativismo amorale. Questorelativismo amorale, sorto in seno alla borghesia ormai decadente, ha afferrato, come una pandemia, anche agli strati più bassi della società. Una svolta epocale, che ha dato i natali ad una società come minimo post-cristiana, se non propriamente anti-cristiana. Un processo questo, in barba alle autoconsolatorie affermazioni di  Ratzinger, che non è una deviazione, un incidente di percorso dell'Occidente, ma un precipitato ineluttabile della modernità —ove la cosiddetta post-modernità non è che una metastasi della prima.

Esiste dunque una psicologia di massa del berlusconismo? Sì che esiste, e consiste appunto nell'aver portato alle estreme conseguenze, ovvero fino alla depravazione, il concetto di libertà affermatosi negli ultimi quaranta anni per cui, fatta salva una slabbrata e ipocrita etica pubblica, ognuno può e deve farsi i cazzi suoi. Con l'addendum, non poco significativo,  che nessuno ha il diritto di mettere il naso nella sua sfera privata, tanto meno lo Stato —tanto meno la magistratura la quale, agli occhi della plebaglia berlusconide, è l'ultimo avamposto restato in piedi dello Stato, ovvero della legge. "Io sono io, e voi non siete un cazzo", esclamava il Marchese del Grillo nel grande film di Mario Monicelli. 

Orbene, il berlusconismo ideologico si può condensare in questa massima: "io sono io e lo Stato, le leggi, non contano un cazzo"! Se lo Stato non deve ficcare le mani nelle tasche dei cittadini, figurarsi se ha il diritto di intrufolarsi in camera da letto. Siamo insomma all'opposto polare del cosiddetto "Stato etico", il mostro che venne brandito nell'Italia craxiana degli anni '80 e contro cui si scagliava, grazie all'armata televisiva Mediaset, il berlusconismo incipiente. 

Infatti è proprio in quel decennio che il berlusconismo mosse i primi passi, passando sul corpo della spinta collettivistica ed egualitaria degli anni '70, colpendo il cosiddetto "catto-comunismo", incarnando insomma, l'atavica e purulenta morale cattolica per cui, fai quel che ti pare e pecca come vuoi, l'importante è che riconosci solo alla Chiesa la facoltà dell'indulto e del perdono al cospetto di Dio. E non è per caso che le alte gerarchie cattolico-apostoliche abbiano sostenuto fino alla fine Silvio Berlusconi. Fino alla fine, cioè fino ad adesso. Poiché più oltre, oramai, non possono spingersi. Ed è qui un punto cruciale che spiega la fine annunciata del Cavaliere: senza l'avallo morale cattolico, nessuno può restare a lungo al governo in questo paese, tanto meno il berlusconismo amorale. Senza l'alibi fornito dal sostegno vaticano Berlusconi è finito, è un primo ministro solo virtuale. E' stato quest'alibi  a consentirgli di conservare un ampio consenso, a metterlo al riparo dai congiurati, compresi i da tempo scontenti alleati europei e americani.

Venendo al "puttanaio" di cui parla Piemme, sono dunque d'accordo con lui e non con chi ha postato il commento, non si tratta che dell'ultimo atto di questo infinito psico-dramma che è stato il Berlusconismo. Sì, siamo al finale di partita. En passant: mi viene in mente quanto affermato ieri sera dal tetragono quanto indisponente direttore del quotidiano Il Tempo Mario Sechi ieri sera a Ballarò. Senza troppe perifrasi ha ammonito che ove Berlusconi fosse disarcionato da trame di Palazzo (lui intendeva anche l'inchiesta in corso) il suo blocco sociale si ribellerebbe e il paese, questo ha lasciato intendere! precipiterebbe in una specie di guerra civile. Una pistola, a me pare, ad acqua, una minaccia da far ridere i polli.

Ma che siamo all'ultimo atto della commedia, possiamo desumerlo anche da altri e ben più importanti fattori, primo fra tutti, insisto, quello da me indicato nell'articolo Il fantasma di Tremonti, ovvero che la tempesta in arrivo sul debito pubblico italiano non potendo essere affrontata da questo governo moribondo e affetto dal populismo, chiede che si mandi a casa, con le buone o le cattive, il pagliaccio. C'è sempre una goccia che fa traboccare il vaso, ma per traboccare esso doveva essere già colmo, colmo a causa di fattori fondamentali che attengono pur sempre alla crisi storico-sistemica del capitalismo e alle devastazioni sociali che produce ed  uno dei cui prodotti è che solo degli imbecilli possono ancora credere alle barzellette sulla crisi che non c'è o che ci siamo già lasciati alle spalle, che tutto va ben Madama la marchesa....

berlusconidi non perdono occasione per ostentare sicurezza e ripetono il mantra che il Cavaliere è all'apice dei consensi, che la "persecuzione giudiziaria" non fa che portare voti, che infatti il Pdl ha vinto anche le ultime elezioni. Bluffano e mentono! Sia alle europee del 2009 che alle regionali del 2010 il blocco Pdl-Lega Nord, ha perso non guadagnato consensi, a dimostrazione che l'onda più o meno lunga del successo, si era oramai arenata. Voglio segnalare le analisi che su questo blog svolgemmo dell'ultima tornata elettorale regionale del marzo scorso (L'analisi del voto).

Scrivevamo: «Totale astenuti (senza tener conto delle schede bianche e nulle): 14.854.452[36,4%].
Rispetto alle europee di anno fa, 1.628.264 cittadini in più non si sono recati alle urne. [+6,4%].
Pdl + Lega, che cantano vittoria, hanno ottenuto assieme 9.804.129 voti, ben al di sotto dei soli astenuti e molto meno di un terzo dei votanti. Sono dunque una minoranza nel paese.
Ammesso che l'Italia fosse stata stregata da Berlusconi, la tendenza è quella alla de-berlusconizzazione.
Il piagnisteo della gente di sinistra è un alibi per non prendere atto che ci si deve liberare dei politicanti-zombi che ancora vota. Si batterà Berlusconi solo mandandoli tutti a casa». 

E segnalavamo anche che la stessa Lega Nord, al di la delle chiacchiere, aveva perso consensi in termini assoluti, anche in Piemonte, dove conquistò la presidenza.

Questo declino, risultato anzitutto della crisi economica generale, non penso si possa invertire. Le attuali vicende lo rafforzeranno. E non è un caso che il Pdl tema le elezioni anticipate. Vero che le temono anche gli altri, a causa della crescita dell'astensione. Fatti loro. E' proprio la crescita dell'astensione, l'esodo da tutto il baraccone politico ufficiale, una forma, per quanto spuria, della de-berlusconizzazione del paese. Continuo a ritenere che vada sostenuta, e che solo in questo distacco onnilaterale dal Palazzo e dalla Casta ci siano i germi di una rinascita futura.

18 gennaio 2011

Le 389 pagine che incastrano il nano. CHE NON FINISCA NELL'OBLIO.

Il pdf (ancora funzionante, anche se a prima vista potrebbe sembrarvi di no, fate il refresh e attendete; se non funziona più segnalatemelo con un messaggio qui sotto).
Per leggerlo online.
Per trovare altri link, come ho fatto io, visto che quello originale ormai non funziona più, cliccate qui.

14 gennaio 2011

24 novembre 2010

Comprate Amaro Giuliani

Alcune considerazioni sulle notizie di oggi. Per esempio sui titoli di Repubblica. Non capisco che cosa ci faccia quell'immagine di una bambina(cliccate per ingrandire) che piange (per cosa?). Non viene spiegato chi sia e non si capisce nemmeno la presenza di un'occidentale vicino a lei. Nessuna sua presenza nei video e nella galleria fotografica. Sembrebbe semplicemente un tentativo di drammatizzare gli eventi, ovviamente gettando un'ombra tetra contro la Corea del Nord (quante volte viene usata la parola "regime"?). Tornando alle cose di casa nostra non può che far piacere sapere che questo paese ha ancora tanti giusti, che se incontrano Emilio Fede sanno cosa farne.
D'ora in avanti sarò grande consumatore dell'amaro, per riconoscenza e solidarietà.
La notizia più importante è però l'assedio al Senato: gloria ed eterna riconoscenza per i ragazzi che lottano: non mollate.
In Italia, come in Grecia , Francia, Gran Bretagna. Il movimento sta montando, i tempi si stanno facendo maturi, la scintilla della rivoluzione è accesa.

E pur si muove.


P.s. Brava Inter e bravo Benitez. Chi lo voleva esonerato non capisce un cazzo di calcio e , come ha detto lui, è un ignorante.

13 novembre 2010

Berlusconi (quasi) ai minimi storici.

Secondo i sondaggi che arrivano negli ultimi giorni ormai il Pdl è intorno al 25% , non molto lontano è il Pd, nonostante tutto. Crescono molto i piccoli partiti a dimostrazione che il bipartitismo e pure il bipolarismo oltre che antidemocratico e anacronistico non è adatto alla complessità della società italiana. Cresce molto Sinistra e Libertà, ma ancora moolto al di sotto del suo potenziale. E senza cannibalizzare neanche tanto Rifondazione e i comunisti italiani. Dall'altra parte  Fini si avvia a raggiungere le stesse quote che aveva la vecchia An. E a questo proposito che sarebbe interessante far notare come il Pdl oggi valga in termini di voti più o meno quanto valeva la sola Forza Italia (che alle europee del 1994 , per esempio, raggiunse quota 30%, da sola) e che alle politiche 2006, l'ultimo riferimento possibile si assestava intorno al 24%. E' interessante notare poi quanto sia limitato l' "'elettorato potenziale" a disposizione sia del Pdl, che della Lega. Insomma le cose per loro vanno male e i margini per migliorare sono molto pochi. Anche perché in termini di elettorato potenziale Lega e Pdl certamente si sovrappongono. Se oggi l'uno vale 11,8 e l'altro 26,5 sicuramente insieme mai e poi mai potrebbero raccogliere tutto il loro elettorato potenziale (19+31) e quindi pure nelle migliori delle ipotesi (per loro) non potrebbero nemmeno avvicinarsi all'agognato 50%. In caso di "Fronte Nazionale di Liberazione" che raccogliesse tutti da Vendola a Fini, anche col porcellum, rebus sic stantibus, il nano sarebbe spacciato. E pure con un polo di centro avrebbe le sue belle difficoltà a vincere non solo al senato ma anche alla camera.

27 ottobre 2010

Accomodatevi in poltrona. Lo spettacolo sta per cominciare.

Mentre i soliti e sempre più disperati idioti si chiedono per quale motivo non si è saputo che Fini era indagato (e archiviato)-potrebbero chiederlo a Littorio Feltri et similia-, stanno per scoppiare due bombe che a questo punto potrebbero essere veramente devastanti per la classe politica al governo. La prima, la storia di Ruby, la seconda, potenzialmente ancor più devastante, quella di Gaspare.

E pur si muove.

26 ottobre 2010

Aggressione a Capezzone. La nostra solidarietà.


Non certo al troll provocatore.
Sul tema si sono espressi anche Io Non sto con Oriana, Rigitans, Terrorpilots.

09 settembre 2010

"Questa è un'idea di democrazia che non c'entra niente con noi...voi con noi non c'entrate nulla"



Parole e musica del nipote di Gianni Letta.
E' vero le persone normali non c'entrano nulla con voi. per questo non vi votano!
E' la loro concezione di democrazia, una democrazia fondata sulla giustizia e sul lavoro, come recita la nostra costituzione, non c'entra nulla con i faccendieri, i crumiri, i maggiordomi del Pd, della Cisl, e ahimè, pure della Cgil , per cui una civilissima contestazione è il minimo (per non parlare dei mafiosi pidellini, loro compagni di merende).
Andate a casa prima che quello stesso popolo a cui avete da tanto tempo voltato le spalle vi faccia fare la fine che meritate.

01 settembre 2010

04 agosto 2010

Il governo salva Caliendo ma perde la maggioranza.

da Dario's blog.



299 no 229 si e 75 astenuti è il risultato finale del voto sulla fiducia a Caliendo.
Il governo però ne esce malissimo: quei 299 voti sono ben al di sotto dei 316 della maggioranza necessaria.
E il PDL perde anche un altro pezzo. La deputata Moroni si astiene e lascia il suo gruppo per entrare in quello di FLI (i finiani).
Non sono mancate le tensioni in aula infatti solo per la prontezza di riflessi dei commessi della Camera e dei compagni di partito non si è sfiorata la rissa fra un deputato finiano e un "lealista".
La novità è l'intervento di Benedetto Della Vedova, un intervento da destra liberale che da anni non si sentiva in Parlamento. Purtroppo però che credibilità può avere tale intervento se poi ci si astiene?
Grandissimo l'intervento di Dario Franceschini: parte con un confronto impietoso fra la destra italiana e la destra europea, affonda sulla Lega che non è più credibile quando parla di "Roma ladrona" e conclude duramente su Berlusconi. Al termine del suo intervento la bacheca del suo profilo facebook è assalita dai commenti per complimentarsi.
Inquietante, poi, la scena dell'ingresso di Berlusconi in aula ovviamente a discussione finita (come aveva sottolineato Franceschini). Al momento dell'ingresso i deputati della maggioranza si sono lanciati in cori da stadio (Silvio, Silvio) e applausi. Il Presidente ha salutato con il braccio alzato.
 

05 maggio 2010

Floris, vada a farsi fottere

Scajola dimissionario(scaricato dal nanp e che lui a sua volta accusa pubblicamente), proprio alla vigilia della sua trasmissione. Argomento caldo, quale migliore occasione per sferrare un bel colpo all'immagine del regime? E invece no, invitiamo D'Alema. Tra tutti proprio lui, giusto per ridare fiato a un Sallusti qualsiasi. Complimenti Floris, meno male che passa per un conduttore "di sinistra".
L'ennesimo favore al nano. Bravo Floris, vada a farsi fottere pure lei.

Intanto pure Verdini è nei guai e la festa dell'Unità d'Italia è una spina nel fianco quotidiana per questo regime fascio-leghista. Nonostante tutto, nonostante Floris,
E pur si muove!


Il virus greco, il virus rivoluzionario sta per contagiare l'Europa.

04 maggio 2010

Le dimissioni di Scajola, il primo, vero, grande cedimento del governo

 Le puttane minorenni, Bertolaso e il G8, le leggi ad personam, la condanna per corruzione, etc.... etc...

Fino ad oggi il Governo era riuscito a rimanere indenne , in equilibrio precario ma sostanzialmente indenne, a tutti gli scandali che l'avevano coinvolto. Fino ad oggi.
Forse è l'effetto Fini .Che esito avrebbe avuto un voto di sfiducia? Meglio non  rischiare e limitare i danni, avranno pensato. Di certo questo è il primo vero grande effetto concreto di un logoramento che dura ormai da più di un anno che porterà il governo a cadere prima della fine della legislatura.

Intanto il primo effetto positivo saranno, si spera, i soldi risparmiati dalla comunità per gli aerei blu.

E pur si muove!

07 marzo 2010

Cala il consenso a destra, a sinistra ritorna l'ottimismo, a destra il nervosismo.

Cala il consenso a destra e a sinistra torna l'ottimismo, finalmente. Sarà la ritrovata energia, sarà il  popolo viola da qualcuno indicato come la vera scintilla del cambiamento della vita politica italiano, sarà il continuo nervosismo anche da parte delle destre sia per quel che riguarda sia i vertici che la base , sarà l'isolamento in cui si sta mettendo la maggioranza con le sue scelte politiche sempre più scellerate, saranno le inchieste e gli scandali.
Saranno pure i cani avvelenati a casa della figlia del nano.
Sarà l'insieme di tutti questi fatti. Ma si respira un clima nuovo.
I fatti di questi intensi ultimi giorni della politica italiana poi dovrebbero aver indebolito ancora di più lo schieramento del male.
L'obiettivo a brevissimo termine è vincere le regionali vincendo nella maggior parte delle regioni in gioco e perdendo meno regioni possibili tra quelle intascate nel "cappotto" di 5 anni fa. Le cose, soprattutto in Puglia, Lazio, Liguria, Piemonte sembrano volgere al bello. Vedremo.

E pur si muove

06 maggio 2009

La scintilla


Dal blog Il Popolo Sovrano
Il The Guardian parla de "La battaglia della vita di Berlusconi": "Napoleone si prepara per la battaglia della sua vita. Questa potrebbe ancora non essere la sua Waterloo, ma potrebbe rappresentare la sua ritirata da Mosca."

Il mio commento: potrebbe pure essere la sua Waterloo. Vedremo... in tempi di 5 Maggio... di certo , la storia insegna, a determinare grandi cambiamenti a volte basta una semplice scintilla a mettere in moto una serie di eventi fino ad un attimo prima imprevedibili e impensabili. Pensiamo alla Grande Guerra per esempio. Quale sarà la scintilla che farà cadere il regime berlusconano?
Lo scandalo per la disastrosa gestione del terremoto in Abruzzo? Forse no.
Lo scandalo della sua vita privata? Forse no.
Ma dai e dai, scintilla dopo scintilla qualcuna potrebbe accendere le pur molto bagnate polveri delle genti italiche.
Basta la scintilla giusta.