Mentre in Usa la libertà d' espressione è sempre più sotto attacco così come quella del diritto alla riservatezza e quella alla libertà di manifestare per non parlare del colpo di coda della segragazione razziale (si spera sia solo un colpo di coda) e in Italia buttiamo nel cesso gli ultimi principi di diritto e di civiltà come il luogo del commesso reato ai fini della determinazione della competenza , nella famigerata Cina dopo anni di immobilismo continua l'avanzata che negli ultimi 3-4 c'è stata , possente , da questo punto di vista, visibile ormai non solo nella libertà con cui si esprimono i mass-media ma anche negli atti chiari e incontestabili delle più importanti istituzioni della Repubblica Popolare. Una "convergenza" che dovrebbe far riflettere. Nel frattempo Bagnasco, direi io giustissimamente , attacca l' estremismo radicale di Amnesty International, meritoria organizzazione non governativa troppo però pericolosamente giusnaturalista almeno al pari della Chiesa Cattolica. Due estremismi opposti che condividono una impostazione troppo ideologica di affrontare i problemi "pratici" delle persone senza ascoltare e capire le ragioni opposte. E soprattutto senza la capacità di contestualizzare i problemi nel loro ambiente e nel loro tempo.
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