04 novembre 2007

Emergenza immigrazione? Macchè


Ho ascoltato tutto quello accaduto in questi giorni tutto quanto successo al riguardo all' omicidio di Giovanna Reggiani. I miei (20? forse meno!) lettori sapranno che non sono particolarmente critico con questo governo però per la seconda volta (la prima per il caso Raciti) si asseconda l'emotività , montata ad arte da certi media , e si crea un' emergenza che non esiste. Peggio: si fa un decreto liberticida e fascistoide per "rimpatriare" cittadini europei. Che orrore seguire la linea di Fini (a proposito un bel dossier sulla situazione a Milano non lo si poteva fare?).

Come se il "problema" micro-criminalità fosse davvero un problema e non invece l'espressione della libertà democratica. Sì signori non c'è libertà senza rischio, non c'è sicurezza senza oppressione. Io non ho dubbi a scegliere libertà e rischio, di preferire la libertà alla sicurezza. Purtroppo anche a sinistra molti non capiscono la pericoloistà dell' altra scelta: il rischio di una società senza rischi.
Sono società come quella di Minority Report o 1984 le società senza crimini, o se preferite la Germania nazista o l' Italia fascista.

Ma andiamo avanti. In questi giorni ci sono stati altri due casi clamorosi di violenza: l'uno l'assassinio della giovane studentessa inglese a Perugia. Assolutamente identico (stupro+omiciodo di una donna) ma questo , visto che l'omicida non sembra essere un rumeno non sembra aver scatenato isteria. Poi ce n'è uno molto più grave: un pazzo che spara dal balcone ammazzando una persona e mettendo a repentaglio la vita di molte altre. Un ex-ufficiale dell' esercito. Misure repressive contro i militari? Macchè. Quindi? Quindi che ci piaccia o no questa isteria contro il rumeno non è altro che frutto del nostro razzismo strisciante, della nostra paura del diverso. In parole povere della nostra ignoranza. Rumeni, rom, extracomunitari o no, il punto comunque è un altro. No alla repressione, no allo stato di polizia. Il problema criminalità non esiste, è fisiologico nelle società libere. Si può si ridurlo, eliminado il degrado e permettendo a queste persone di vivere dignitosamente. In primo luogo nei loro paesi. Perchè se queste persone vengono in Italia a vivere in una baraccopoli significa che l'emergenza sta davvero altrove, nei paesi di provenienza. E purtroppo, ancora una volta, non posso che constatare che il problema primo e originario sia sempre lo stesso: l' economia capitalista. La devastazione del post-comunismo è sotto gli occhi di tutti: la medicina è stata peggiore della "malattia". Allo stesso modo la repressione è molto peggio del crimine che vorrebbe combattere. Come se la criminalità vera, quella mafiosa, non esistesse più e non fosse quella la vera eterna emergenza del nostro paese. Un paese che perde ogni fine settimana decine di suoi figli ma che non si scandalizza mai per l'insicurezza e l' arretratezza del proprio sistema stradale ma si scandalizza se ogni tanto un rumeno sgozza un' italiana. In che strano paese vivo.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

"Sì signori non c'è libertà senza rischio, non c'è sicurezza senza oppressione."

Qualcuno aveva detto che la libertà di una persona termina dove inizia quella degli altri e che in virtù di questo principio ognuno è libero di fare quello che vuole,basta che non leda i diritti di terze persone,impedendo loro di godere dei diritti di cui gode lui...

Io dico che il diritto a non essere aggrediti esite...

A prescindere dalla nazionalità di chi lo compie o dal fatto che chi aggredisce qualcun altro agisca singolarmente o sia associato con altri individui...

Jean Lafitte ha detto...

caro anonimo innanzi tutto ti invito a firmarti e renderti riconoscibile . la libertà personale inizia dove finisce la libertà altrui? non sempre e così. spesso la libertà personale finisce dove inizia la libertà delle forze di polizia.
"il diritto a non essere aggrediti" esiste e infatti è riconsciuto e punito come tale, senza bisogno di alcun decreto d'urgenza.

Anonimo ha detto...

"I miei (20? forse meno!) lettori sapranno che non sono particolarmente critico con questo governo"

E tu saresti un comunista?!?
Da elettore del Pdci (stravedo per Diliberto,è il miglior politico in assoluto!) sono senza parole...

Non sei particolarmente critico verso un governo che si definisce di centrosinistra ma che continua a rimanere in Afghanistan al fianco degli Usa sostenendo attivamente la loro guerra imperialista?

Che ha inviato le truppe in Libano a fare la guerra (altro che peacekeeping,gli eserciti fanno la guerra,alla faccia del movimento pacifista a cui sono stati chiesti i voti)?

Che non trova i soldi per la scuola e per la ricerca ma che invece li trova sempre per le spese militari,che aumentano ogni volta che il ministro della difesa Parisi
dice "a"?

Che nonostante si sia preso i voti del movimento pacifista,nonostante la contrarietà della stragrande maggioranza della popolazione e nonostante l'imponente manifestazione che c'è stata ad inizio anno ha deciso di raddoppiare cmq la base americana di Vicenza,aiutando ancora una volta gli Usa nella loro politica imperialista?

Che nonostante gil sforzi del movimento no-Tav è cmq intenzionato a realizzarla?

Che non ha minimamente toccato tutte le leggi vergogna del precedente governo (ne cito solo due: la famigerata legge 30 e la legge 40,quella sulla procreazione)?

Che non si è ancora preso la briga di varare una legge seria sul conflitto di interessi,ponendo fine ad un'anomalia democratica che non ha paragoni nel resto dell'occidente?

Che ha votato un indulto che ha fatto uscire di prigione tutti i "colletti bianchi"?

Che per non inimicarsi il Vaticano non ha ancora varato una legge sulle coppie di fatto?

Che ha regalato miliardi di euro agli industriali (taglio del cuneo fiscale) e alle banche ma che non ha fatto nulla o quasi per gli operai,ad esempio aumentando i controlli per arginare la piaga delle morti sul lavoro?

Che ha varato questo schifo di riforma delle pensioni e questo osceno protocollo sul welfare?

Che non ha speso un euro in edilizia pubblica nonostante i mutui e gli affitti alle stelle abbiano generato un'emergenza casa e molte persone siano costrette a vivere sulla strada?

Che sulla sicurezza segue la linea scellerata dei sindaci di Bologna e di Firenze,dichiarando una guerra senza quartiere ai lavavetri (eh,già,sono loro il più grande problema dell'Italia!)?

Che ha un Presidente del Consiglio che mette il bavaglio alle manifestazioni di dissenso,lanciando diktat per vietare ai ministri di partecipare a manifestazioni SACROSANTE come quella di Vicenza contro la base Usa,quella contro Bush durante la sua visita in Italia o come quella del 20 ottobre contro il precariato?
Che durante la citata visita di Bush in Italia non ha perso occasione per mostrarsi servo e supino come il suo predecessore,stringendo le sue mani "grondanti di sangue" (grande Diliberto!) e ribadendo che l'Italia è alleata degli Usa (per carità,non sia mai mettere in discussione la cosa!)?
Che dà la sua solidarietà a Mastella scagliandosi anche lui contro Santoro,l'unico giornalista televisivo veramente libero rimasto in Italia (Floris? Ma per piacere!)?

Cioè,secondo te il governo avrebbe sbagliato solo in due occasioni?!?

Questa settimana anche il compagno Rizzo in una trasmissione televisiva (12o Round) ha detto che il bilancio della presenza dei partiti comunisti al governo è deludente...
Ogni tanto prova a farti un giro sul sito del Pdci a leggere i comunicati stampa e gli umori dei militanti sul blog...
Non c'è tutta questa soddisfazione (come invece hai tu) verso l'operato del governo...

Certo,anche io so bene che se cade questo governo ci sarà il ritorno della destra berlusconiana illiberale,antidemocratica ed eversiva,ed infatti Pdci e Rifondazione si guardano bene dal farlo cadere...
Ma un conto è essere leali con il governo in virtù della logica del male minore,un'altra è essere contenti del suo operato e affermare che a parte due errori è tutto perfetto...

Per fortuna oltre ai "comunisti" come te ci sono anche i comunisti veri,ovvero gli esponenti del Pdci e di Rifondazione e i loro militanti (Sinistra democratica e i Verdi in molte occasioni si sono invece dimostrati ambigui,soprattutto la prima) che lottano e si impegnano per strappare piccoli miglioramenti...

Atteggiamenti come il tuo invece (ovvero basta che non ci sia Berlusconi al governo perchè tutto vada bene e perchè siamo tutti contenti) contribuiscono a far sì che personaggi come Dini,Mastella o gli esponenti della neo-Dc,ovvero il Partito democratico,facciano quel cazzo che gli pare fottendosene del programma che hanno sottoscritto e con cui hanno vinto le elezioni...

Fabio79

Jean Lafitte ha detto...

toh, una critica a sinistra. almeno così pensa chi scrive. condivido molto di quello che scrivi ma credo che questo governo sia un governo di centro-sinistra e come tale va giudicato. con una minoranza esigua. e con forti pressioni dalla sua parte destra. a sinistra non basta manifestare, bisogna essere credibili. se qualcuno nel 98, avesse lottato udite udite per elimiare i ticket e per dare buoni libro alle famiglie degli studenti, invece di accontentarsi della poltrona di togliatti forse avrebbe più credibilitù quando pone diktat. se la sinistra "radicale" fosse unita probabilmente sarebbe più forte e potrebbe influire un filino di più. ma nel 98 qualcuno ha preferito la poltrona di togliatti. quel qualcuno (e chi lo vota) oggi è l'ultimo che si può lamentare. se fai vedere di essere una mammoletta poi dopo non puoi pretendere di essere preso sul serio. chi è che nel 98 abbandonò l'appoggio esterno al governo per formarne un altro proprio con dini e facendo entrare nella maggioranza proprio mastella? indovina. quei governi (d'alema e amato) hanno forse fatto la legge antitrust, sul conflitto di interessi, una nuova legge elettorale. il ministro della giustizia di allora ha fatto forse costruire nuove carceri in modo di far venir meno l'alibi per chi ha sostenuto l'indulto?
si può criticare il governo se non fa una cosa che può fare ( o se la fa male) ma non si può chiedere l'impossibile. politica estera e bioetica sono questioni che questo governo non può toccare o a cui non possono cambiare indirizzo, siamo realisti. senza contare per esempio che comunque l' Italia ha sovranitù limitata nei campi regolati da trattati internazionali. io giudico il governo per quello che è. un governo con una maggioranza eterogenea, che in altri paesi sarebbe maggioranza e opposizione ma che qui è compressa in un unica coalizione e che fa più o meno quello che può. non farà grandissime riforme ma mi sembra che amministri abbastanza bene. di certo il problema delle baraccopoli non puoi risolverlo con una sola finanziaria con un' eredità come quella che c'era.
per questo tutto sommato il mio giudizio sul governo è sufficente. ovviamente questo non significa che sia entusiasta del suo operato. ma non posso realisticamente chiedere molto di più, oggi.

Anonimo ha detto...

Il primo commento era mio...

""il diritto a non essere aggrediti" esiste e infatti è riconsciuto e punito come tale, senza bisogno di alcun decreto d'urgenza."

Ok,solo che avendo tu scritto:
"Sì signori non c'è libertà senza rischio, non c'è sicurezza senza oppressione. Io non ho dubbi a scegliere libertà e rischio, di preferire la libertà alla sicurezza. Purtroppo anche a sinistra molti non capiscono la pericoloistà dell' altra scelta: il rischio di una società senza rischi.
Sono società come quella di Minority Report o 1984 le società senza crimini, o se preferite la Germania nazista o l' Italia fascista."

mi sembrava che stessi mettendo la cosa in discussione,affermando (nemmeno tanto tra le righe) che non può esistere un diritto universalmente riconosciuto a non essere aggrediti...

Senza polemica...
Da quello che ho capito dando un'occhiata veloce al tuo blog sei di sinistra e nonostante la discussione con Fabio79 sei comunista...
Dunque a favore di una Stato forte,massicciamente presente nella
società e con un raggio di intervento assai ampio...

"spesso la libertà personale finisce dove inizia la libertà delle forze di polizia."
Ma è ovvio che il monopolio della violenza sia statale,ed è strano che da comunista (premetto,io non lo sono) contesti questa cosa.
Di chi dovrebbe essere,se non dello stato?

Senza il monopolio statale della violenza ci sarebbe l'anarchia,la legge della giungla,ovvero lo scenario descritto da Hobbes quando parla di stato di natura e di homo homini lupis,spiegando così il motivo della nascita dello Stato...
Ma lo stato di natura di Hobbes (violento e nel quale tutti gli uomini sono in anarchica lotta tra di loro,senza regole) non centra proprio nulla con il comunismo...

Il comunismo (nelle intenzioni) è contro lo sfruttamento e per la cooperazione pacifica tra gli individui...
Ma come ci può essere pacifica cooperazione senza regole che garantiscano l'ordine pubblico e senza funzonari statali che le facciano rispettare?
Chi impedisce i soprusi sui più deboli?
Chi impedisce ad un prepotente di aggredire qualcun altro?
E' appunto lo stato di natura di Hobbes.

La cosiddetta microcriminalità colpisce soprattutto i più deboli,non certo i ricchi che hanno la possibilità di difendersi (guardie del corpo,costosi sistemi d'allarme,case in lussuosi quartieri residenziali sicuri e ben sorvegliati).
Per una persona di sinistra che cosa c'è di positivo nel fatto che un operaio che guadagna 1000euro al mese sia vittima di un furto o che un'anziana con una pensione da fame venga scippata in n quartiere abbandonato al degrado?

Essere di sinistra vuol dire tutelare i più deboli,ma solo nella legalità e nel rispetto delle regole i più deboli possono essere tutelati.
Per questo a mio modo di vedere considerare la legalità un valore "di destra" è sbagliato e il tuo riferimento alla Germania nazista fuori luogo.

Anakyn

Jean Lafitte ha detto...

ti ringrazio per il commento Anakyn che mi permetterà di chiarire alcune cose. Mi permetterà... perchè devo scappare a lezione. spero di riuscire a risponderti stasera

Jean Lafitte ha detto...

allora iniziamo dicendo che prima di tutto confondi coattività con violenza. l'uso della forza non sempre è violento.
secondo. certo che l'uso della forza a mio avviso deve appartenere in esclusiva allo stato (ordinamento) . quello che ti sfugge è che parlo di insicurezza, quindi di possibilità. lo stato deve punire i crimini (ben sapendo che possono essere considerati reati anche atti per noi moralmente non censurabili) ma di certo non preventivamente. da qui la possibilità che i reato venga commesso. un uomo è libero di commettere un reato o meno. ovviamente a reato corrisponde una eventuale sanzione. altra cosa è la repressione preventiva.
mai parlato di anarchia. ho solo criticato una dervia autoritaria che andrebbe a sconvolgere l'equilibrio che c'è tra relativa sicurezza e relativa libertà che a me va abbastanza bene così com'è oggi nel nostro paese(non senza motivi di criticità ovviamente).

la microcriminalità colpisce quasi tutti, tranne i superpotenti. l' ex sindaco della mia città (ex ministro) per esempio ha subito due furti in casa in tempi recenti. è una frottola che siano gli operai quelli soffrono di più per questa situazione.
il valore di legalità può essere di sinistra, di destra... dipende dalle norme che si vorrebbe rispettare. l' esempio della germania nazista è sempre calzante visto come ipotesi estrema. anche se poi in quel caso il formalismo giuridico ha salvato molte vite perchè le porcate più grosse non erano state formalizzate legalmente. qui non si sta a discutere se si deve o no rispettare la legge ma quale leggi dobbiamo darci. io credo che debbano essere leggi che permettano ancora di avere ampia libertà. non vedo antinomie con il comunismo che è proprio questo.
riguardo alla libertà poi, come detto non sempre la libertà di una persona finisce dove inizia quella di un altra. potrei citarti diverse tematiche di bioetica che smentiscono l' universalità di questo concetto. dipende, come (quasi)sempre.