17 marzo 2008

No al banner in Kilombo per il "Tibet libero"!


Indignato è dir poco. Sono molto, troppo incazzato con tutti i miei colleghi kilombisti che hanno affrontato la questione con una superficialità e un idiozia che può andare bene per un blog di Tocque-Ville ma non per uno di Kilombo.

Siamo ancora di sinistra? E allora dovremmo cercare di non farci travolgere dalla martellante campagna anticinese dei media mainstream e cercare di informarci meglio su ciò che accade non dando per buona per forza la tesi del "governo tibetano in esilio".
Siamo ancora di sinistra?
E allora non dobbiamo certamente prestare il fianco a questo nazionalismo fondamentalista religioso , al pacifismo posticcio di chi vuole farsi credere vittima e che in realtà è carnefice, di chi è servo e complice dei massacratori "esportatori di democrazia" americani che usano i vecchi metodi della propaganda in stile guerra fredda.

Belle le immagini degli "scontri" riprese con le telecamerine hi-tech dei monaci comprate con i capitali ingenti provenienti da occidente per organizzare la rivolta e destabilizzare un paese che sta faticosamente cercando di uscire dalla povertà.

Piena solidarietà al popolo storicamente più tollerante del mondo: gli Han. Loro si vittime del razzismo e degli attacchi della disinformazione occidentale dopo essere stati depredati e saccheggiati per un secolo intero, "Il secolo dell' umiliazione" da chi oggi si permette di dare lezioni di civiltà e democrazia. Sono di sinistra e per questo sto con la Cina. Senza se e senza ma.

Ognuno è libero di stare con chi gli pare. Ma non venga a dire che è di sinistra se sta col Dalai Lama. Uno che si fa fotografare amabilmente con Shoko Asahara, il leader della setta Aum Shinrikyo, quelli della strage della metropolitana di Tokio (12 morti e 6000 intossicati, veri non inventati dal "governo tibetano in esilio").
Se fosse stato musulmano avreste detto che il Dalai Lama è un terrorista e un fondamentalista.
Perchè, sapete, oltre ai fondamentalisti cristiani e musulmani ci sono anche quelli buddhisti.
Non sono tutti pacifici, tutt' altro. Quelli che andavano a dare sprangate ai poveri cinesi Han di Lhasa (che già hanno dovuto sopportare un "emigrazione" forzata e che invece non hanno i soldi per comprarsi una videocamera per filmare quando vengono aggrediti) non lo erano di certo. E voi avete il coraggio di considerarli delle vittime?

Prima di dare addosso ai cinesi e di fare del Dalai Lama un santo, mi informerei meglio. Molto meglio.
Invece di dare sfogo agli istinti più meschini e inconfessabili come appunto la paura e l'odio verso i visi gialli, in parole povere per dare sfogo al vostro razzismo.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Vista la serietà dell'argomento posto questo commento senza intenti polemici...
Realmente...
Voglio semplicemente porre all'attenzione il fatto che nella giornata di ieri la Sinistra arcobaleno ha indetto una manifestazone assieme ai Radicali davanti all'ambasciata cinese di Roma
in segno di protesta verso la repressione in atto in Tibet...
Queste le parole di Cesare Salvi,presidente dei senatori di Sinistra democratica ed esponente della Sinistra arcobaleno:

"Invito tutti i cittadini a partecipare domani al sit-in davanti all'ambasciata cinese a Roma, a sostegno del popolo e dei monaci tibetani: le testimonianze che arrivano da quel Paese sono drammatiche, è in atto un vero massacro"

"è intollerabile la violenza con cui il governo cinese sta cercando di reprimere la protesta tibetana, in violazione di ogni diritto democratico e umano. E' intollerabile che non ci sia un duro intervento dei governi democratici contro la Cina".

"Il fatto che oggi la Cina sia una grande potenza economica, evidentemente, frena l'indignazione e la reazione dei potenti del mondo, attenti più alla bilancia commerciale che ai diritti umani"

Il fatto che la condanna sia trasversale e provenga anche da forze politiche non pregiudizialmente ostili al governo cinese (anzi... in passato sono state molte le dichiarazioni di esponenti del Pdci o di Rc nelle quali la Cina veniva elogiata) e che partiti comunisti critichino un governo comunista mi fa pensare che
probabilmente non si tratti di strumentalizzazioni di natura ideologica,ma che quello che viene raccontato sia verosimile...

Più in generale, ritengo che quando la maggioranza di un popolo rivendica l'indipendenza ne abbia sempre diritto, a prescindere da qualunque considerazione di tipo politico, si tratti dei baschi, dei catalani, dei corsi, degli altoatesini, dei kosovari albanesi, dei ceceni, dei curdi o dei tibetani...
Quando un governo obbliga un gruppo, un popolo o un'etnia a sottostare alla sua autorità contro
il parere della stragrande maggioranza non mette forse in atto
un comportamento assai simile alla colonizzazione?
E'lo stesso principio...
Un popolo viene obbligato a far parte di un determinato Stato anche se non lo vuole...
Per quello che mi riguarda penso che il principio dell'autodeterminazione dei popoli dovrebbe essere sacro...

Jean Lafitte ha detto...

caro xyz finchè si tratta di sit-in possonono anche essere leciti anche se non condivisibili. ma abbiamo assistito ad attacchi alle ambasciate, dove magari c'era il povero emigrante cinese di turno che era andato a sbrigare qualche pratica.

se noti non ho parlato di critiche "ideologiche" ma di vero e proprio pregiudizio etnico e culturale.

d'accordo sul principio di autodeterminazione dei popoli. questo però significa anche non interferire negli affari interni di altri paesi. il discorso con i catalani e i baschi è completamente diverso. quando si parla di Catalogna e Euskadi si parla di un territorio abbastanza ben determinato e con una lingua unica, con poche differenze tra un dialetto e l'altro. niente di tutto questo si ha in "Tibet", anzi non c'è neanche accordo su cosa sia il "Tibet". un fatto è che il quel Tibet sia sempre stato Cinese e che i Tibetani siano sempre stati Cinesi come anche i Mongoli e gli altri popoli dominati (nel caso dei Mongoli anche dominatori).

Anonimo ha detto...

Cercherò di chiarire meglio il mio pensiero...
Nel secolo scorso l'India condusse una lunga battaglia per ottenere l'indipendenza dall'Inghilterra...
Quando questo avvenne il neonato Stato indiano si oppose strenuamente alle richieste di indipendenza avanzate dagli abitanti della regione che oggi è il Pakistan...
Ma come?
Proprio tu che hai condotto una lunga battaglia per la libertà dovresti sapere quanto essa è importante per un popolo...
Non si può reclamare il diritto all'indipendenza quando si tratta di sè stessi e una volta ottenuta negarla a chi la chiede a te...
Hai ricordato la colonizzazione di cui è stata vittima la Cina...
Corretto...
Ma così come i cinesi non volevano essere governati dagli inglesi i tibetani non vogliono essere governati dai cinesi...
E chi in passato ha conosciuto una dominazione che non voleva dovrebbe capire meglio di qualunque altro questo sentimento...
Le infinite guerre di natura etnica, religiosa e tribale che tormentano e insanguinano l'Africa ci insegnano che uno dei più grandi errori compiuti dagli europei è stato quello di tracciare a tavolino i confini degli Stati, incuranti della composizione dei gruppi che viveva all'interno di quei territori...
La tragica esperienza delle guerre civili africane ci insegna cioè che non si può costruire artificialmente un sentimento e un'identità nazionali, e tantomeno imporli con la forza...
Un'entità statale funziona perchè tutti (o la stragrande maggioranza) delle persone che risiedono su quel territorio sentono di appartenere alla medesima comunità e desiderano partecipare alla vita della nazione...
Qunado nel 1990 si è celebrato il referendum sulla riunificazione delle due Germanie i cittadini tedeschi hanno chiaramente espresso
la volontà di far parte di un'unica comunità nazionale, mentre, sempre tramite referendum, la Cecoslovacchia si è divisa pacificamente nella Repubblica Ceca e nella Repubblica Slovacca perchè le due anime che componevano il vecchio Stato non desideravano più cooperare assieme....
La stessa cosa vale per il Tibet (e lo ripeto,anche per le altre situazioni simili, non voglio farne una becera questione politica perchè c'è di mezzo un governo comunista) ...
Si prenda realisticamente atto che la maggioranza degli abitanti di quella regione non sente più di appartenere alla comunità nazionale cinese e che voler forzatamente imporre un'ideale nazionale (come insegnano i casi africani o come quello del Pakistan) non produce mai risultati positivi...

Anonimo ha detto...

"caro xyz finchè si tratta di sit-in possonono anche essere leciti anche se non condivisibili. ma abbiamo assistito ad attacchi alle ambasciate, dove magari c'era il povero emigrante cinese di turno che era andato a sbrigare qualche pratica."

Ovvio che la violenza è deprecabile da ovunque essa provenga.
E lo stesso discorso vale per i casi che ho citato prima...
Quindi sì all'indipendenza dei baschi o dei catalani, se questa richiesta è effettivamente condivisa dalla maggioranza degli abitanti di quei territori, ma ASSOLUTAMENTE NO alle bombe o a metodi di tipo terroristico per ottenerla.
Su questo ci deve essere la condanna più ferma, netta e totale!

Anonimo ha detto...

Le vie da seguire devono essere quelle pacifiche...
Il caso della Cecoslovacchia, che ho citato prima, dimostra che quando si usa il buonsenso una separazione nazionale può essere tranquillamente condotta in modo ordinato e senza traumi...

Jean Lafitte ha detto...

1) chi sono i tibetani
2) i tibetani sono cinesi
3) sei sicuro che questa fantomatica entità, i tibetani, voglia l'indipendenza?
4) la colonizzazione che ha subito la Cina è stata una vera e propria espropriazione.
5) Il Tibet è praticamente da sempre Cinese, almeno fino a quando non siamo arrivati noi...
6) idem come il punto 3.
7) autodeterminazione. allora diamola ai baschi, ma anche al principato di seborga, a sealand , all'isola delle rose (il prototipo del Kosovo e della Transnistria) al Regno Gay e Lesbo delle Isole del Mar dei Coralli fino al principato di Talossa e visto che c'eravamo anche alla secessionista repubblica di Talossa.
8)la Toscana ha un milione di abitanti più dell' intero Tibet!

sulla violenza. qualcuno fino ad ora ha condannato la violenza dei tibetani? sembrano figure angeliche da quanto leggo dalla stampa e sui blog (per non parlare della tv!)


riguardo la Ceco-Slovacchia erano due nazioni separate e simili e soprattutto erano d'accordo sul separarsi.
poi c'è il discorso dell' autonomia. ma per i Cinesi nelle provincie (tutte) c'è anche troppa autonomia e a torto o ragione ritengono che sia questa la causa della corruzione. storicamente e geograficamente è vero. il potere centrale controlla pochino le provincie...

Anonimo ha detto...

Jean Lafitte ha detto...

"1) chi sono i tibetani"

Gli abitanti del tibet

"2) i tibetani sono cinesi"

Si, certo. Come i buthanesi, i laotiani, i thailandesi. Tutti cinesi.

"3) sei sicuro che questa fantomatica entità, i tibetani, voglia l'indipendenza?"

Certo che no. Aspirano solo a fare gli orsetti del tiroasegno. Comunque possiamo sempre chiedere a Prodi di organizzare una seduta spiritica e domandarglielo, che cosa vogliono, a queste fantomatiche entità.

"4) la colonizzazione che ha subito la Cina è stata una vera e propria espropriazione."

Per fortuna tutto è bene quel che finisce bene.

"5) Il Tibet è praticamente da sempre Cinese, almeno fino a quando non siamo arrivati noi..."

Mannaggia. Cinese da così tanto tempo, e questi monaci ingrati adesso d'un botto pretendon l'autonomia.
Ma che gli è preso?

"6) idem come il punto 3."

Certo che no. Aspirano solo a fare gli orsetti del tiroasegno.

"7) autodeterminazione. allora diamola ai baschi, ma anche al principato di seborga, a sealand , all'isola delle rose (il prototipo del Kosovo e della Transnistria) al Regno Gay e Lesbo delle Isole del Mar dei Coralli fino al principato di Talossa e visto che c'eravamo anche alla secessionista repubblica di Talossa."

Ma si, dai, diamogliela.

"8) la Toscana ha un milione di abitanti più dell' intero Tibet!"

Caspita, son più di quel che pensavo. Allora è giunta l'ora di decimare un po' anche i toscani, direi. Convochiamo qualche guarnigione cinese per darci una mano. Per loro sarà un piacere, essendo una loro tradizione culturale millenaria.

"sulla violenza. qualcuno fino ad ora ha condannato la violenza dei tibetani? sembrano figure angeliche da quanto leggo dalla stampa e sui blog (per non parlare della tv!)"

Qui ti sbagli. Chi non rammenta la serie Kung-fu? Ammazza che cazzotti, quei monaci!

"riguardo la Ceco-Slovacchia erano due nazioni separate e simili e soprattutto erano d'accordo sul separarsi."

Veramente è ancora peggio. Nessuna delle due voleva stare attaccata all'altra. Se provi a chiedere a una se vuole riprendersi l'altra, ti mostra il fucile.

"poi c'è il discorso dell' autonomia. ma per i Cinesi nelle provincie (tutte) c'è anche troppa autonomia e a torto o ragione ritengono che sia questa la causa della corruzione. storicamente e geograficamente è vero. il potere centrale controlla pochino le provincie..."

Evabbè. Vediamo di rafforzarlo, 'sto potere centrale.

Jean Lafitte ha detto...

i tibetani sono gli abitanti del tibet? quindi gli han che stanno in Tibet sono tibetani. loro vogliono separarsi dalla madre patria Cina? non credo.

i Tibetani sono Cinesi come i mongoli , i russi, i manchu, uzbeki, i tartari, gli uiguri, gli aborigeni taiwanesi. i mongoli sono stati anche imperatori.

in Cina ci sono 4 milion e mezzo di tibetati. solo 2,7 milioni vivono in "Tibet"

Slovacchia e Repubblica Ceca sono di nuovo insieme, in Europa. Senza fucili. il resto sono le solite stupidate enrixiane.

Anonimo ha detto...

I tibetani non sono il Dalai Lama anche se oggi li rappresenta.
Nessun capo può dirsi pulito o fuori da intrighi oscuri.
Dalai compreso, fatto sta, che in Cina non solo i tibetani sono torurati. Dirsi di sinistra e dirsi con la Cina....su questo vorrei sentire Berlinguer, lui si, che si sarebbe incazzato con chi si professa di sinistra e l'accomuna alle torture cinesi.

Jean Lafitte ha detto...

"che in Cina non solo i tibetani sono torurati. Dirsi di sinistra e dirsi con la Cina....su questo vorrei sentire Berlinguer, lui si, che si sarebbe incazzato con chi si professa di sinistra e l'accomuna alle torture cinesi."

ah sicuramente la Cina non è il paradiso in terra ma quale posto lo è? Torture? In occidente non si praticano? cazzo significa "chi si professa di sinistra e l'accomuna alle torture cinesi."?

boh, se mi spieghi posso risponderti.

Anonimo ha detto...

sono comici questi "di sinistra" che si stracciano le vesti per le torture cinesi e non dicono niente sul fatto che i torturatori di Genova 2001 sono stati tutti promossi e non si faranno un giorno di carcere nonostante prove schiaccianti dei loro crimini perchè in Italia NON ESISTE IL REATO DI TORTURA! Però i cattivi sono sempre i cinesi-islamici-russi-Castro-ecc.ecc., insomma tutti tranne chi della tortura ha fatto un mestiere, come i boia di Bolzaneto, di Guantanamo e di Abu Ghrain

Anonimo ha detto...

sono comici questi "di sinistra" che si stracciano le vesti per le torture cinesi e non dicono niente sul fatto che i torturatori di Genova 2001 sono stati tutti "promossi e non si faranno un giorno di carcere nonostante prove schiaccianti dei loro crimini perchè in Italia NON ESISTE IL REATO DI TORTURA! Però i cattivi sono sempre i cinesi-islamici-russi-Castro-ecc.ecc., insomma tutti tranne chi della tortura ha fatto un mestiere, come i boia di Bolzaneto, di Guantanamo e di Abu Ghraib"

Una cosa non esclude l'altra.
Tra le forze politiche che criticano il governo cinese ci sono, tra le atre, Sinistra arcobaleno (che al suo interno ha Rifondazione comunista e i Comunisti Italiani) e Sinistra Critica di Turigliatto (che addirittura chiede il boicottaggio delle Olimpiadi)...
E si tratta di partiti che hanno criticato ferocemente gli Usa, Abu Grhaib, che hanno manifestato contro la guerra in Iraq, contro l'allargamento della base americana di Vivcenza, contro l'imperialismo, che sicuramente non sono razziste o anti-islamiche, che (almeno per quanto riguarda il Pdci, che è gemellato con il partito comunista cubano) non avversano Castro (basta leggere gli interventi contenuti nel sito del Pdci) e che esprimono indignazione e condanna per i fatti di Genova, dal momento che hanno chiesto invano l'istituzione di una commissione di inchiesta sul G8...

E' ingeneroso, come fa l'anonimo, definire chi osa criticare il governo cinese una persona di destra "travestita"...
O accumnarli a guerrafondai e fobici anti-immigrati vari...
La Cina è criticata anche da persone sinceramente e convintamente di sinistra e orgogliosamente comunise, che sono indignate per i fatti del G8, che sostengono governi autenticamente socialisti come quello di Chavez o Evo Morales (che però non sono come la Cina, quello è socialismo vero, non capitalismo camuffato) e che lottano per i diritti degli immigrati...

Chi pensa che quello cinese sia socialismo vero o è un cieco o è in malafede.

Jean Lafitte ha detto...

il discorso non è criticare o meno il governo cinese. il discorso e contribuire a diffondere notizie false solo perchè i cinesi ci stanno sul cazzo o perchè pensiamo che qualsiasi cosa succeda, comunque, è colpa del governo cinese. questo non è comunista, non è socialista , è semplicemente stupido e razzista perchè figlio di un pregiudizio.

Anonimo ha detto...

"...che i Tibetani siano sempre stati Cinesi come anche i Mongoli e gli altri popoli dominati (nel caso dei Mongoli anche dominatori): caro Laffite, in genere sono d'accordo con te, ma stavolta dissento nettamente:

etnicamente parlando una cosa sono i Cinesi, un'altra cosa i Mongoli, ed altro ancora sono i "manchu, uzbeki, i tartari, gli uiguri, gli aborigeni taiwanesi": se poi intendi dire invece che tutti costoro appartengono al medesimo gruppo di lingue, più o meno imparentate tra loro, e che condividono determinati caratteri esteriori (più che genetici), come i cosidetti "occhi a mandorla" - o "plica orientale" che dir si voglia - allora è tutta un'altra cosa.

Cordialità
Carlo Asili

Jean Lafitte ha detto...

Carlo le tue considerazioni possono essere valide. solo che non sono esatte. per il modo in cui gli Han consideravano se stessi in rapporto con i mongoli, i tibetani etc... sono sempre stati cinesi.

Anonimo ha detto...

Allora tu stai parlando in termini di visione politica: cioè del considerare i Cinesi anche quelle altre etnìe identiche a loro specificamente sotto il profilo dell'organizzazione statale, ma questa è tutta un'altra faccenda:
come gli Inglesi che consideravano e considerano il Galles o l'Irlanda cosa loro, nonostante le differenze linguistiche e (nel caso dell'Irlanda) religiose...mentre
l'Italia,ad esempio, nonostante le perduranti differenze di usi, costumi e dialetti, è, pur molto imperfettamente, una nazione, oltre che uno Stato;

oppure stai parlando in termini meramente geografici: Cinesi sono per gli Han tutti quelli che, a prescindere dall'etnìa cui appartengono, abitano in quell'immenso territorio che chiamasi "Cina": resta peraltro da accertare se questa sia solo la visione degli Han o anche di tutte le altre etnìe che risiedono in quel territorio, se cioè la visione medesima sia condivisa da tutti o sia solo quella - dominante - degli Han...

quanto ai baschi: cazzo, se non sono diversi loro dagli spagnoli come lingua, cultura e anche gruppo sanguigno!! Non lo dico io, lo dicono due luminari, dell'archeologia l'uno e della genetica l'altro, Ammermann e Cavalli Sforza...quanto al loro meritare (i Baschi, intendo) l'autonomia o meno, beh, direi che dopo essere stati massacrati da Franco per decenni e aver visto tutti impuniti i colpevoli del suddetto massacro anche sotto Juan Carlos, forse qualcosina in più da Madrid la meritano, no?

Saluti
Carlo Asili

Jean Lafitte ha detto...

c'è da considerare una cosa. Tu dici cinesi, come tutti ma dovresti dire Han. gli Han sono Han, i cinesi sono tutti: gli Han, i tibetani, i mongoli...etc

è come dire Europei. lo stesso. anche se è chiaro che gli Han sono nettamente la maggioranza essendo molto più numerosi di tutte le minoranze messe insieme (alcune delle quali comunque sono di milioni e anche di decine di milioni di persone)

siamo Italiani ma anche Europei. in Cina è un po' più complesso perche anche all'interno degli Han ci sono differenze simili a quella che c'è tra i vari stati europei

il problema del nazionalismo. vedi a differenza della Scozia o dei Paesi Baschi in cui tutti parlano Inglese o Spagnolo, come prima lingua o al massimo seconda, in Tibet pochi parlano mandarino(non dico cinese per evitare lo stesso equivoco) , un po' per resistenza e un po' perchè agli Han non è mai importato molto insegnare il mandarino ai tibetani che sono rimasti in larga parte analfabeti e hanno continuato a parlare i loro dialetti (ci sono più lingue o dialetti tibetani e la comunità è già ristretta di suo, la metà circa per esempio dei catalani, che sono quasi 10 milioni, come numero di persone . e in un paese di 1500 milioni di persone, non di 40).

non è neanche esatto dire che gli Han siano poi così dominante. a dispetto dei numeri oltre alla dinastia Yuan(mongola) anche l'ultima dinastia Qing (manciù). anche ai giorni nostri a dispetto dei numeri schiaccianti a favore degli Han sono da segnalare ruoli importanti per Ulanhu (mongolo, vice presidente della repubblica negli anni 80) , Uyunqimg (mongola, donna presidente del comitato permanente del parlamento), Hui Liangyu (come dice il cognome di etnia Hui, musulmani, vicepresiedente del consiglio).

sui Baschi, tra l'altro sono d'accordissimo.
proprio per questo dico, prima di parlare di autodeterminazione dei popoli per gli altri, guardiamo a casa nostra.