27 gennaio 2009

Sul caso Battisti. E non solo.


a) Riguardo queste polemiche contro il presidente Lula che dire: Montesquieau, questo sconosciuto.
In Brasile dimostrano di conoscere ancora il principio della divisione dei poteri. E' stato un giudice e non Lula a prendere la decisione di non concedere (appunto, concedere) l'estradizione per Cesare. Bene ha fatto Lula a non interferire col potere giudiziario.

b) Non c'è alcun dubbio che Battisti debba essere considerato rifugiato politico, come lo era , o come sarebbe dovuto essere considerato, Ocalan (sic).

c) Maroni fa l'offeso col Brasile, dicendo che il Brasile non riconoscerebbe in questo modo l'Italia come è un paese democratico. Sarà una novità per Maroni ma sono rimasti ben pochi gli stati, a dispetto delle necessarie dichiarazioni ufficiali, che riconoscono questo status all'Italia e ancor meno quelli che si fidano del nostro governo(praticamente nessuno, neanche i c.d. "amici").

d) Fanno sbellicare dalle risate certe dichiarazioni circa possibili sanzioni economiche contro il Brasile o la minaccia di "discutere della questione" durante il prossimo G8. Il tempo in cui il G8 decideva delle intere sorti del mondo è passato, ancora di più il tempo in cui tutti i commerci dovevano passare dal triangolo Europa-Usa-Giappone. La Cina ha saputo, attraverso una lunga serie di accordi economici e rendendo il mondo un pò più libero, creare un circuito economico alternativo in cui il Brasile fa pienamente parte .

e) Perché tutto questo accanimento contro Battisti e non, invece, contro, ad esempio, Delfio Zorzi e compagnia brutta? Provate a indovinare.

f) fa sorridere poi che tutto ad un tratto la moglie di un (già) ex-idolo della deficentjia di destra, sia tutto ad un tratto diventata, per i liberal-conservator-camerati, una zoccola. Solo pochi mesi fa era considerata un' eroina nazionale solo perché si faceva sbattere (senza molto successo, pare) dal "Nano di Francia".

Non c'entra molto con l'argomento ma volevo aggiungere come chiosa un riferimento a quest'articolo di Enza Panebianco.
11) Se lo stupro avviene, non importa dove e non importa neanche se sia italiano o meno, basta che sia ebreo, sappiate che accuseranno voi di averlo stuprato e vi diranno pure che siete antisemita (se avviene nel giorno della memoria poi siete spacciate).
Il giorno della memoria non deve essere solo un giorno di condanna contro l'antisemitismo ma contro tutti gli odi "etnici", primi fra tutti quelli di chi oggi versa lacrime di coccodrillo.

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