28 maggio 2009

Ecco come gli attivisti filo Dalai Lama manipolano le notizie.


Qualche giorno fa in questo post dell'ottimo blog dell'ottimo Francesco Sisci è comparso l'ennesimo troll(il fotomodello della foto, quello a sinistra) a parlare delle solite boiate sul Tibet (genocidio, genocidio culturale, occupazione illegale , insomma tutto l'armamentario della disinformazione )che all'inizio è sembrato a tutti uno come tanti altri troll che periodicamente capitano da Sisci soprattutto quando si parla di Tibet.
Man mano che le discussioni andavano avanti ci siamo incuriositi e abbiamo fatto alcune ricerche con Google. Si è scoperto che questo signore , che si firmava (a meno di smentite) col suo vero nome, Giovanni Vuono, era un radical scioc che ama andare in giro a bruciare bandiere cinesi e a incitare alla violenza (contro le cose, precisa lui) gestore di un sito e un blog monomaniacamente dedicati -indovinate un po'?- al Tibet e alla sua agognata(non certo dai tibetani) indipendenza dalla Cina (ovviamente Cina è sinonimo di caccabrutto per questo signore, a prescindere da ciò che accade o non accade realmente nella Repubblica Popolare).
Dopo aver collezionato figuracce dimostrando una scarsa dimestichezza con la grammatica, la storia, il diritto, il galateo e accusando chiunque proponeva obiezioni ai suoi deliri come prezzolato da non so bene da chi (magari!) si è scoperto che ha manipolato, pubblicandolo sul suo sito, un post dello stesso Francesco Sisci, continuando ad attribuirlo allo stesso Sisci che ha deciso dunque di rivolgersi alla magistratura come spiega in questo commento: "
Grazie a Luca per la segnalazione: l'articolo a me attribuito pubblicato sul sito www.giotibet.com è un falso usato a scopo diffamatorio e non è assolutamente attribuibile alla mia persona. Ho già contattato le autorità giudiziarie per procedere in sede legale e chiedere adeguata compensazione al danno subito al mio nome e al mio onore. A livello personale sono desolato verso il signor Vuono che ho trattato sempre con dignità,nonostante la differenza di opinioni, come abbia osato abbassarsi a tali livelli. Credo che la condotta di Vuono vada a detrimento della buona causa del Tibet e inviterei le autorità vicine al Dalai Lama a prendere le distanze da un tale personaggio.
Ecco, così è la gente del movimento Free-Tibet, chissà che cosa ne direbbe Lombroso...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Potresti essere così gentile da postare i link dell'articolo originale e di quello pubblicato sul sito www.giotibet.com per evidenziare le manipolazioni?

Giotibet ha detto...

Ecco i due articoli. Si possono mettere tranquillamente a confronto e scoprire che non c'è stata alcuna manipolazione. Se non la malafede di chi lo ha segnalato e il rinnegare se stesso da parte dello stesso autore. Si tratta di un semplicissimo copia e incolla. http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=98&ID_articolo=160&ID_sezione=180&sezione=
http://www.giotibet.com/RiscoppiailTibet.html

Jean Lafitte ha detto...

il fatto che i due articoli adesso sembrano avere lo stesso testo non esclude che in passato invece possano avere avuto testi diversi. per l'appunto, basta fare un copia incolla per sostituire un'eventuale articolo difforme. sono giochini a cui siamo abituati.
di certo il dottor Sisci non lo ha riconosciuto come suo e , essendosi guadagnato la mia fiducia per la sua serietà e rigore oltre che per la sua correttezza, non ho motivo di dubitare di lui. per i motivi uguali ed opposti invece dubito di lei e invito tutti a fare altrettanto.
ho pubblicato i suoi commenti e questa replica anche se non era dovuta nè una cosa nè l'altra , a maggior ragione visti gli insulti e la maleducazione che ha usato in passato nei miei confronti.
sa, chi è dalla parte della ragione può permettersi il lusso di comportarsi in maniera corretta.