23 maggio 2009

Lo Star-Trek di J.J. Abrams: un banale polpettone hollywoodiano che rischia di uccidere la saga.


Era molto atteso questo film, il primo, forse il secondo della serie tale da poter essere considerato un vero colossal e per di più era stato spacciato come un prequel, tale da poter addirittura rinvigorire la saga (che a mio avviso proprio non ne aveva bisogno, avendo chiuso l'ultima serie solo 4 anni fa). Purtroppo se sta avendo un discreto successo di pubblico lo deve al fatto che ha abbandonato tutto quello che Star Trek rappresentava: una Sci-Fi credibile, con riferimenti scientifici esatti e puntuali, con una sua timeline rigorosa che tutti gli sceneggiatori nei decenni sono stati tenuti a seguire, insomma un prodotto di alta qualità, creato e costruito negli anni con minuziosa cura e amore, per un pubblico adulto, colto e intelligente. Tutto il contrario questo film che , già nella scelta del cast, più appropriato per Smallville o Dawson Creek ha dimostrato di voler strizzare l'occhio a un pubblico di giovanissimi. Via ogni sorta di verosimiglianza scientifica, via la storica timeline sostituita con non si sa bene cosa, via i caratteri stessi della serie: vedere un vulcaniano allupato da una parte, e che manda a morire un equipaggio invece di metterlo semplicemente agli arresti dall'altra (tutto per favorire la debolissima trama scritta da un inconsistente coppia di autori già noti per aver prodotto "capolavori" del calibro di Alias, Xena o Impossible Mission III, davvero non c'era nessuno di meglio in giro?). La forza di Star Trek poi era quella di avere, al contrario di altre saghe, un' unica timeline, costruita con maestria e rigore negli anni, laddove altri (vedasi per esempio Marvell o Dc Comics) si lasciavano in continui e assolutamente inverosimili "colpi di scena"che alla fine hanno massacrato le storie stesse e portato via il vecchio pubblico senza avvicinarne di nuovo.
Certamente il film in sè può anche risultare una gradevole caricatura della serie, avendo anzi nell'umorismo di fondo la sua miglior dote (più di ormai noiosi effetti speciali), ma appunto risulta una caricatura. Il problema è che questa caricatura potrebbe spingere la Paramount, a un bivio, di scegliere la strada più facile e continuare su questa falsariga. A quel punto, sì che il vecchio Star Trek potrebbe morire trasformandosi sempre di più in uno dei tanti prodotti commerciali come Star Wars qualsiasi o tanta altra robaccia pseudofantascientifica come fumetti della Marvel o della Dc Comics.
Il rischio è che del vecchio Star Trek ne rimanga solo un guscio vuoto, buono per gli allocchi.
Star Trek è morto? Viva Star Trek!

1 commento:

Anonimo ha detto...

"come Star Wars qualsiasi o tanta altra robaccia pseudofantascientifica come fumetti della Marvel o della Dc Comics"

Robaccia pseudoscientifica?
Mai sentito parlare di Jack Kirby?
Di Alan Moore?
Di Frank Miller?