03 agosto 2009

Grandi opere inutili. Il passante di Mestre: noi lo avevamo detto.


Di Rino Pruiti in Povera Italia (foto Adn Kronos)

Come ecologisti lo avevamo detto e fummo - come al solito - tacciati di essere il partito del no. Adesso, come sempre, i fatti e la storia ci danno ragione. Parlo del famoso passante di Mestre inagurato da Berlusconi in pompa magna l'8 febbraio scorso. "La fine di un incubo" disse allora il governatore del Veneto Galan (PDL) (clicca QUI link). Il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli(PDL): "il passante ora è un pezzo fondamentale del corridoio V". L'opera è stata realizzata dal gruppo di imprese 'Passante di Mestre spa' guidate da Impregilo (sempre loro). Un'opera inutile costata ai contribuenti italiani 968 milioni e 400 mila euro per un percorso di 32,5 chilometri. Ecco, sabato 1 agosto lì si sono formate code di 32 chilometri, nemmeno un'area di sosta e la Protezione Civile costretta ad intervenire con diecimila bottiglie d'acqua distribuite in fretta e furia ai poveri automobilisti bloccati. Poi, il passante alza bandiera bianca: poco dopo le 14 si decide di chiuderlo. Verrà riaperto solo qualche ora più tardi a condizioni di traffico più "normali". ... Quante altre cose veramente utili per i Cittadini si sarebbero potute fare con questo miliardo di euro? E invece no, si continua ad inseguire un modello di sviluppo sbagliato, fatto di annunci e grandi opere inutili per la gente. Si continua a far credere che bisogna fare nuove autostrade,tangenziali, bretelle e ponti sullo stretto di Messina etc. etc.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

D'accordo sull'assoluta inutilità del passante di Mestre o del ponte di Messina, ma come si fa a dire che le autostrade non servono?
Cioè, qualcuno pensa veramente che la rete stradale in Italia sia sufficiente e che garantisca una mobilità ottimale?
Personalmente a livello europeo ho viaggiato un po', e il confronto con la Francia e con la Spagna è sinceramente imbarazzante!

No a nuove strade e autostrade?
E come cazzo ci spostiamo, con il teletrasposrto?!?

Per un certo tipo di esigenze lo spostamento tramite auto non può essere sostituito dai treni...
E comunque anche aumentare la rete ferroviaria ha un'impatto ambientale...

I Verdi dicono che il loro è un movimento che non può essere catalogato secondo gli schemi classici della politica, che non sono di sinistra, che l'ambientalismo è una cosa a sè...

Ecco, sono perfettamente d'accordo...
Lasciamo perdere gli ambientalisti e le loro stronzate...

Ripeto, no alle cosiddette "grandi opere", ovvero opere faraoniche dal costo enorme e dall'utilità dubbia buone solo per ingrossare le tasche di speculatori e di amici degli amici a spese del contribuente, ma assolutamente sì alla realizzazione di infrastrutture "convenzionali", ovvero sì all'ampliamento della rete stradale e ferroviaria, che come sa chi per lavoro è costretto a stare molte ore al giorno in viaggio servono come il pane...
E che i Verdi e gli ambientalisti vadano pure in culo!!!

D.K.

Anonimo ha detto...

Dalla grande crisi che ci coinvolge e dalle enormi ripercussioni negative per migliaia di lavoratori, questo è il momento migliore per ripensare il nostro (globale)futuro.In Danimarca, per esempio, una , dico una autovettura è la norma ..il resto bicicletta e servizio pubblico. Da noi ogni componente maggiorenne di casa ha una sua quattroruote.Cominciamo a pensare di Decrescita (Latouche).Il passante di Mestre è stato inaugurato a raffica dal Satrapo nostrano e passato come la soluzione ai problemi di traffico dell'intero Nord-Est......sicuro !.

rondinelibera.

Anonimo ha detto...

Evidentemente chi commenta e offende si qualifica da solo, cioè come persona inutile. I Verdi non hanno mai detto no a nuove strade (magari riuscissimo a farci leggere veramente dagli italioti), noi diciamo NO A NUOVE OPERE INUTILI, SI A TUTTE LE OPERE UTILI, NOI VOGLIAMO VIVERE BENE E COMODAMENTE, non vogliamo sprechi di soldi pubblici e disastri ambientali.
Grazie

Rino Pruiti
www.rinopruiti.it