di Jacopo Fo
Ne dà l'annuncio la francese MDI (www.mdi.lu).
220 km di autonomia, 45/75 km/h, a seconda del modello.
Prezzo 6.000 euro. Costo per 100 km: mezzo euro.
200 kg di carico, serbatoio di aria compressa a 350 bar da 200 litri.
Recupero dell'energia prodotta dalla frenata e quando l'auto va in discesa.
Per ora solo a tre posti + un bambino. E 3 anche le ruote. Ricarica direttamente con aria compressa, 1 minuto e mezzo.
Ci sono voluti 10 anni di sforzi disumani perché i Négre, padre e figlio, riuscissero a ottenere l'omologazione che è alla fine giunta il 10 gennaio 2010. Una tecnologia fantastica bloccata per 10 anni!!!!!
Ma finalmente l'auto è in produzione da luglio ma non era abilitata per circolare sulle strade europee.
Qualcuno si ricorderà quando presentammo questa meraviglia 9 anni fa. Mi ricordo lo stupore, a Nizza, di fronte ai primi prototipi, il divertimento di andare con un mezzo scoreggiante aria fredda. Sembrava impossibile ma gli ingegneri che mobilitammo ci dissero che funzionava veramente.
Molti presero per il culo questa tecnologia... Circolava addirittura un documento, che pare provenisse dall'interno della Fiat, scritto per dimostrare che non poteva funzionare. Dinosauri. E adesso chiudono le fabbriche.
Poi la Tata Motors indiana ha comprato i diritti di produzione per l'India. E si è iniziato a sospettare che funzionasse veramente...
Adesso c'è, è sul mercato. i Négre annunciano che usciranno a breve anche i nuovi modelli visto che del primo a 3 ruote ne hanno già prenotate a centinaia via web.
Ci sarà una versione tipo auto a due posti, 4 ruote, con grande bagagliaio e una a 6 posti, monovolume, ibrida (gas o carburante/aria compressa, prodotta anche in versione camioncino, furgone eccetera. andrà a 130 km/h, 180 km di autonomia con la sola aria compressa, su percorsi urbani, 1.500 (!!!) combinando aria compressa e carburante. Costerà 13.000 euro. Poi faranno anche un pulmino.
Io intanto ho prenotato una 3 posti.
220 km di autonomia, 45/75 km/h, a seconda del modello.
Prezzo 6.000 euro. Costo per 100 km: mezzo euro.
200 kg di carico, serbatoio di aria compressa a 350 bar da 200 litri.
Recupero dell'energia prodotta dalla frenata e quando l'auto va in discesa.
Per ora solo a tre posti + un bambino. E 3 anche le ruote. Ricarica direttamente con aria compressa, 1 minuto e mezzo.
Ci sono voluti 10 anni di sforzi disumani perché i Négre, padre e figlio, riuscissero a ottenere l'omologazione che è alla fine giunta il 10 gennaio 2010. Una tecnologia fantastica bloccata per 10 anni!!!!!
Ma finalmente l'auto è in produzione da luglio ma non era abilitata per circolare sulle strade europee.
Qualcuno si ricorderà quando presentammo questa meraviglia 9 anni fa. Mi ricordo lo stupore, a Nizza, di fronte ai primi prototipi, il divertimento di andare con un mezzo scoreggiante aria fredda. Sembrava impossibile ma gli ingegneri che mobilitammo ci dissero che funzionava veramente.
Molti presero per il culo questa tecnologia... Circolava addirittura un documento, che pare provenisse dall'interno della Fiat, scritto per dimostrare che non poteva funzionare. Dinosauri. E adesso chiudono le fabbriche.
Poi la Tata Motors indiana ha comprato i diritti di produzione per l'India. E si è iniziato a sospettare che funzionasse veramente...
Adesso c'è, è sul mercato. i Négre annunciano che usciranno a breve anche i nuovi modelli visto che del primo a 3 ruote ne hanno già prenotate a centinaia via web.
Ci sarà una versione tipo auto a due posti, 4 ruote, con grande bagagliaio e una a 6 posti, monovolume, ibrida (gas o carburante/aria compressa, prodotta anche in versione camioncino, furgone eccetera. andrà a 130 km/h, 180 km di autonomia con la sola aria compressa, su percorsi urbani, 1.500 (!!!) combinando aria compressa e carburante. Costerà 13.000 euro. Poi faranno anche un pulmino.
Io intanto ho prenotato una 3 posti.
Nel video una dimostrazione, svoltasi ad amsterdam, del modello Airpod
Per maggiori informazioni su Eolo, l'auto ad aria compressa vedi:
Terzo Millennio www.ecplanet.com/canale/varie-5/dario_fo-28/0/0/3065/it/ecplanet.rxdf
Auto ad aria compressa in dirittura d'arrivo? www.jacopofo.com/?q=node/1524
Terzo Millennio www.ecplanet.com/canale/varie-5/dario_fo-28/0/0/3065/it/ecplanet.rxdf
Auto ad aria compressa in dirittura d'arrivo? www.jacopofo.com/?q=node/1524
Tata Motors compra i diritti per l'India dell'auto ad aria compressa. http://www.jacopofo.com/node/2621/edit
- Da Jacopo Fo il 26/02/2010 - 13:53
- auto ecologiche
- Le buone notizie di CaCaO
- Jacopo Fo's blog
- Login or register to post comments
Ridicola
Un po' di documentazione?
In molti ne siamo convinti da anni. Quando 6 anni fa salii su uno dei primi prototipi, nella fabbrica di Marsiglia, ebbi la sensazione di muovermi con la macchina del futuro.
Era un'auto straordinaria, un'invenzione geniale, economica e ecologica. Una monovolume a sei posti, grande bagagliaio, 200 chilometri di autonomia, raggiungeva i 120 chilometri orari, consumava 3 euro di elettricita' per percorrere 100 chilometri e sarebbe dovuta costare 12mila euro. Veniva alimentata direttamente con aria compressa allo stato liquido, contenuta in due grandi bombole, alloggiate sotto l'auto per tutta la sua lunghezza. In alternativa era dotata di un compressore elettrico capace di riempire le bombole. Per ottenere un pieno era sufficiente collegarla per una notte a una presa di corrente.
Insomma gia' 6 anni fa era un'auto strepitosa. Tra l'altro si avvaleva di ben 56 brevetti originali. Tutto era particolare: dall'impianto elettrico con 3 chilogrammi di fili al posto dei 30 di una comune auto di media cilindrata, ai sedili con anima tubolare che proteggevano il conducente in caso di incidente, al meccanismo per abbassare
manualmente i vetri dei finestrini. La carrozzeria era stata progettata per essere leggerissima, offrire ottimi risultati nei crash test e venir costruita anche in fibra e resina di canapa.
Ma, nonostante le potenzialita' ecologiche ed economiche di quest'auto, sono passati gli anni e i Négre non sono ancora riusciti a omologarla in Francia. E qui bisogna proprio fermarsi e chiedersi come sia possibile che per cosi' tanto tempo si sia riusciti a bloccare la commercializzazione di un mezzo simile.
Ora, appunto, la scesa in campo di Tata Motors cambia tutta la situazione.
Ho telefonato alla MDI e ho sentito aria di grande festa. E' tutto vero, mi confermano. Entro un anno e mezzo gli indiani inizieranno a vendere questo miracolo tecnologico, sbeffeggiato dalle grandi case europee produttrici di automobili, sabotato dalla lobby dei petrolieri e da politici ottusi.
E di certo dopo l'omologazione in India sara' difficile per i burocrati europei negare il permesso di circolazione sulle nostre strade all'auto ad aria compressa.
Infatti, l'aria compressa a 300 bar di pressione esce dalle bombole a 70 gradi sotto zero. Più l'aria e' compressa più e' fredda, e' un principio noto ma non pienamente sfruttato fin'ora nelle sue possibili applicazioni.
Ne'gre invece di usare direttamente la pressione dell'aria, la faceva entrare in un contenitore dove veniva scaldata dalla temperatura stessa dell'auto. In questo modo l'aria, aumentando di temperatura, si espande notevolmente e solo a questo punto veniva utilizzata la forza della sua pressione. Ed e' questo il segreto che consentiva all'auto di raggiungere un'autonomia di 200 chilometri.
Uso il passato perche' in questi anni i prototipi sono stati ulteriormente sviluppati. Nell'auto ad aria compressa e' stato integrato un serbatoio di gas e il motore puo' essere indifferentemente azionato dalla combustione del gas o dall'aria compressa. E', cioe', un motore ibrido. Cosi', se non c'e' modo di alimentare l'auto con una presa di corrente o un pieno di aria compressa liquida, si puo' farla andare con il gas che gia' e' supportato da una rete di distributori.
Ma la presenza del gas ha anche un'altra funzione che ha portato l'ultimo modello a un'autonomia di 500 chilometri e una velocita' di 150 chilometri orari. Infatti l'aria in uscita dalle bombole ora viene scaldata nel "vaso di espansione" con una fiamma alimentata dal gas cosi' da moltiplicare ulteriormente il volume dell'aria e quindi moltiplicare la quota utilizzabile di pressione. Invece di utilizzarla a 2-3 gradi di temperatura la si porta a 30 gradi. E, come abbiamo detto, aumentando la temperatura, l'aria si espande ulteriormente.
Infine si e' sperimentato l'uso di meccanismi che recuperano l'attrito della frenata dell'auto e dell'inerzia nei percorsi in discesa per sviluppare elettricita' che permette di comprimere altra aria nelle bombole. Insomma, l'auto che si sono comprati gli indiani e' veramente "completamente diversa".
Ma qualche europeo che si dovesse svegliare all'ultimo momento avrebbe ancora la possibilita' di buttarsi sull'affare, almeno per quanto riguarda alcuni paesi dove i diritti di sfruttamento dell'invenzione sono ancora liberi.
Infatti, il meccanismo commerciale con la quale quest'auto viene proposta e' anch'esso particolare. MDI detiene i brevetti e cede fabbriche chiavi in mano e diritti commerciali di esclusiva su un dato territorio. Tata Motors ha comprato i diritti per l'India. Ma, ad esempio, Eolo Italia, che deteneva i diritti per il nostro paese, pare non esista più e quindi i diritti potrebbero essere liberi.
Vedremo quel che succedera' ora. E certo la partita non e' chiusa. Resta da registrare che insieme all'auto ad aria compressa sono molte le tecnologie che le Multinazionali del Dolore sono riuscite a sabotare.
Vi ricordate le campagne di linciaggio contro gli scopritori della fusione fredda?
Oggi nessuno più la mette in discussione e ci sono decine di brevetti registrati. Ma ancora gli investimenti nella ricerca, per arrivare ad applicazioni industriali, sono minimi.
E che dire del progetto delle torri energetiche da impiantare nei deserti? Bloccato anche quello. Si tratta di enormi tubi, alti 800 metri e larghi 400. Sarebbero da installare nei deserti più torridi. Alla base migliaia di metri quadrati di pannelli solari scaldano l'aria che salendo attraverso il tubo si espande grazie all'alta temperatura dando vita a un vero e proprio tornado artificiale all'interno del tubo stesso. In cima una schiera di pale eoliche azionano enormi turbine che producono elettricita'. Figuratevi che basterebbero 40 di questi tuboni per produrre l'energia elettrica necessaria a tutto il pianeta. Anche questo progetto e' bloccato da anni.
E vorrei notare che anche qui, come nel caso del motore ad aria compressa, siamo di fronte a un uso trasversale di conoscenze vecchie sulle interazioni tra temperatura e dilatazione dell'aria.
Ma la lista delle invenzioni bloccate e' lunga (vedi il libro "Olio di colza e altri 30 modi per risparmiare" http://www.commercioetico.it/libri/jacopo-fo.html).
Nel nostro piccolo il premio Nobel Rubbia ha dovuto andarsene in Spagna per veder realizzata la sua idea di centrale solare "di potenza". Una cosa geniale: con specchi e lenti si scalda fino a 500 gradi una miscela di sali minerali contenuta in tubi di metallo brunito posti all'interno di tubi trasparenti, isolanti termicamente. Vengono scaldate sostanze innocue simili chimicamente ai comuni fertilizzanti agricoli. Queste sostanze a 500 gradi sono liquide e vengono accumulate in un grande serbatoio sotterraneo, coibentato per non disperdere il calore. In questo modo lo si puo' utilizzare sia di giorno che di notte per produrre elettricita'. Con questo calore viene portata dell'acqua a 100 gradi e si sfrutta il vapore cosi' prodotto per azionare un generatore elettrico a turbina.
Fra duecento anni i nostri pronipoti si chiederanno increduli: "Ma perche' se avevano gia' tutte le invenzioni necessarie per evitare l'inquinamento hanno continuato per decenni a suicidarsi respirando petrolio bruciato?"
La risposta sara' una sola:"Erano coglioni!"
Terzo Millennio www.ecplanet.com/canale/varie-5/dario_fo-28/0/0/3065/it/ecplanet.rxdf
Auto ad aria compressa in dirittura d'arrivo? www.jacopofo.com/?q=node/1524