fonte: Cosimo Buzzara
Cenni sull’attuale situazione energetica in Puglia:
principali centrali termoelettriche:
la puglia ha conosciuto un surplus notevole di energia prodotta intorno agli anni ’94, ’95, anni in cui entrava in funzione una delle centrali termoelettriche più grosse d’Italia. La “Federico II”, è dotata infatti di quattro sezioni a vapore da 660 MW di potenza ciascuno, per un totale quindi di 2640 MW di potenza efficiente lorda installata. Da questa centrale si stagliano con imponenza i grandi tralicci dei quattro elettrodotti a 380Kv che collegano la centrale Federico II alla stazione elettrica ubicata nel comune di Tuturano, che immette l'energia prodotta nella rete nazionale.
Abbiamo poi l’EdiPower con i suoi 1.170 MW installati, anche qui quattro gruppi generatori a vapore di cui solo due (il 3 ed il 4) sono funzionanti e vengono alimentati esclusivamente con carbone a bassissimo tenore di zolfo. Sia i gruppi 1 e 2 a 220 kV, sia i gruppi 3 e 4 a 380 kV, sono collegati alla stazione di Brindisi Smistamento. Da qui partono due linee a 220 kV per Taranto e una linea a 380 kV per Bari oltre ad altre linee a tensione inferiore dirette alle stazioni di distribuzione dei centri minori. Per il futuro, il progetto di revamping della centrale consiste nella realizzazione - in sostituzione delle unità convenzionali 1 e 2 da 320 MW ciascuna - di un ciclo combinato alimentato a gas naturale, costituito da una turbina a gas e da una turbina a vapore esistente, per una potenza complessiva di circa 430 MW e nel mantenimento in esercizio delle sezioni 3 e 4 a carbone.
L’EniPower, sita nella zona del petrolchimico (Polimeri Europa), a cui fornisce energia elettrica. Infatti la nuova centrale, (entrata in funzione nel 2006), è composta da 3 cicli combinati per una potenza di 1170 MW. L’energia elettrica è in parte destinata ai fabbisogni delle società presenti nello stabilimento, in parte è immessa sulla rete nazionale tramite un elettrodotto a 380 kV.
La Sorgenia s.p.a. con 770 MW di potenza installati a ciclo combinato sita nel territorio di Modugno in provincia di Bari; Edison s.p.a. con 380MW a Candela (FG) entrata in funzione nel 2005; ISE (dall’Ilva) 160 MW, e due centrali sempre del gruppo Edison s.p.a. con 480 MW e 578 MW nel Tarantino.
principali centrali termoelettriche:
la puglia ha conosciuto un surplus notevole di energia prodotta intorno agli anni ’94, ’95, anni in cui entrava in funzione una delle centrali termoelettriche più grosse d’Italia. La “Federico II”, è dotata infatti di quattro sezioni a vapore da 660 MW di potenza ciascuno, per un totale quindi di 2640 MW di potenza efficiente lorda installata. Da questa centrale si stagliano con imponenza i grandi tralicci dei quattro elettrodotti a 380Kv che collegano la centrale Federico II alla stazione elettrica ubicata nel comune di Tuturano, che immette l'energia prodotta nella rete nazionale.
Abbiamo poi l’EdiPower con i suoi 1.170 MW installati, anche qui quattro gruppi generatori a vapore di cui solo due (il 3 ed il 4) sono funzionanti e vengono alimentati esclusivamente con carbone a bassissimo tenore di zolfo. Sia i gruppi 1 e 2 a 220 kV, sia i gruppi 3 e 4 a 380 kV, sono collegati alla stazione di Brindisi Smistamento. Da qui partono due linee a 220 kV per Taranto e una linea a 380 kV per Bari oltre ad altre linee a tensione inferiore dirette alle stazioni di distribuzione dei centri minori. Per il futuro, il progetto di revamping della centrale consiste nella realizzazione - in sostituzione delle unità convenzionali 1 e 2 da 320 MW ciascuna - di un ciclo combinato alimentato a gas naturale, costituito da una turbina a gas e da una turbina a vapore esistente, per una potenza complessiva di circa 430 MW e nel mantenimento in esercizio delle sezioni 3 e 4 a carbone.
L’EniPower, sita nella zona del petrolchimico (Polimeri Europa), a cui fornisce energia elettrica. Infatti la nuova centrale, (entrata in funzione nel 2006), è composta da 3 cicli combinati per una potenza di 1170 MW. L’energia elettrica è in parte destinata ai fabbisogni delle società presenti nello stabilimento, in parte è immessa sulla rete nazionale tramite un elettrodotto a 380 kV.
La Sorgenia s.p.a. con 770 MW di potenza installati a ciclo combinato sita nel territorio di Modugno in provincia di Bari; Edison s.p.a. con 380MW a Candela (FG) entrata in funzione nel 2005; ISE (dall’Ilva) 160 MW, e due centrali sempre del gruppo Edison s.p.a. con 480 MW e 578 MW nel Tarantino.
Per una potenza efficiente netta totale di 6.841,1 MW installati in impianti termoelettrici, e 647,4 MW di impianti eolici e fotovoltaici, la Puglia può contare per soddisfare il suo fabbisogno energetico di 7.848,5 MW installati in tutto il territorio.
Queste tabelle mostrano quanta energia hanno prodotto questi impianti. Nell’anno 2007 essa è pari alla somma dell’energia richiesta dalla regione e dal surplus della produzione rispetto alla richiesta. Avremo quindi:
19.603,8 GWh + 17.403,3 GWh = 37.007,1GWh,
che diviso per 8.760 ore annuali risulta essere 4.224,5 MW utilizzando perciò il 61,17% della potenziale erogazione degli impianti.
In breve, la puglia è dotata di una enorme quantità di energia elettrica prodotta (il 12,3% dell’energia prodotta nell’intera nazione), tale da superare il soddisfacimento dei propri consumi per l’88,8%, che obbiettivamente risulta essere un surplus davvero molto elevato. Tuttavia questa energia non viene buttata. Così mentre la realtà italiana vede i propri bilanci energetici in forte deficit, (precisamente per il -13,6% nel 2007), la Puglia esporta quell’88,8% del surplus di energia prodotta alle altre regioni italiane per il 94,5%, e all’estero per il 5,5%
Queste tabelle mostrano quanta energia hanno prodotto questi impianti. Nell’anno 2007 essa è pari alla somma dell’energia richiesta dalla regione e dal surplus della produzione rispetto alla richiesta. Avremo quindi:
19.603,8 GWh + 17.403,3 GWh = 37.007,1GWh,
che diviso per 8.760 ore annuali risulta essere 4.224,5 MW utilizzando perciò il 61,17% della potenziale erogazione degli impianti.
In breve, la puglia è dotata di una enorme quantità di energia elettrica prodotta (il 12,3% dell’energia prodotta nell’intera nazione), tale da superare il soddisfacimento dei propri consumi per l’88,8%, che obbiettivamente risulta essere un surplus davvero molto elevato. Tuttavia questa energia non viene buttata. Così mentre la realtà italiana vede i propri bilanci energetici in forte deficit, (precisamente per il -13,6% nel 2007), la Puglia esporta quell’88,8% del surplus di energia prodotta alle altre regioni italiane per il 94,5%, e all’estero per il 5,5%
Fonte tabelle e grafici: TERNA
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