17 maggio 2010

Interessante...


Il presidente russo Dmitri Medvedev ha salutato positivamente l'impegno firmato oggi dall'Iran con Turchia e Brasile per uno scambio di uranio arricchito, chiedendo "nuove consultazioni di tutte le parti interessate" sul contenzioso nucleare della Repubblica islamica
Medvedev ha definito l'accordo "interessante", ma ha tuttavia sottolineato di non essere convinto che l'intesa raggiunta sia sufficiente a eliminare tutte le questioni sollevate dal dossier nucleare iraniano. Il presidente russo ha quindi proposto di "tenere consultazioni tra tutte le parti interessate, compreso l'Iran, per discutere gli accordi trilaterali raggiunti oggi a Teheran". Medvedev ha fatte queste dichiarazioni durante una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Victor Ianukovich a Kiev, dove è fino a domani in visita ufficiale, riferiscono le agenzie russe.


MORALE DELLA FAVOLA: Una volta per commerciare anche il prodotto più insignificante Brasile, Iran,  Turchia e tanti altri dovevano passare necessariamente dall'Europa o dagli Stati Uniti. Ora fanno per conto loro. L'Impero è al declino.

Altro che ""Nuovo secolo americano": sconfitti dalla storia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Questa è ancora più interessante:


"Washington - Pieno appoggio dalla Casa Bianca a Seul nella vicenda della corvetta "Cheonan" affondata nel Mar Giallo il 26 marzo scorso. Il presidente americano Barack Obama, si legge in una dichiarazione della Casa Bianca, sostiene il modo in cui il presidente sudcoreano Lee Myung Bak sta gestendo il caso e l’inchiesta.

Il sostegno di Obama "Noi appoggiamo la richiesta del presidente Lee perchè la Corea del nord si scusi immediatamente e punisca i responsabili dell’attacco e soprattutto ponga fine al suo comportamento bellicoso e minaccioso". Washington ha anche espresso sostegno all’iniziativa di Seul, che intende interessare il consiglio di sicurezza dell’Onu del caso. Obama ha dato istruzioni alle agenzie governative "perché rivedano le loro politiche" sulla Corea del nord di fronte allo schema adottato da Pyongyang di "provocazioni e sfide del diritto internazionale" in modo da adottare misure adeguate ed identificare le aree in cui "sarebbero opportune modifiche". "L’appoggio degli Stati Uniti alla difesa della Corea del sud è chiaro, ed il presidente ha dato istruzioni ai suoi comandanti militari per un oordinamento con le controparti sudcoreane volto ad assicurare prontezza e dissuadere future aggressioni"."

Clinton: "Evitare l'escalation" Gli Stati Uniti "lavorano per evitare un’escalation delle violenze nella penisola coreana", ha dichiarato oggi a Pechino il segretario di Stato americano Hillary Clinton. Questa mattina la Casa Bianca ha fatto sapere che il presidente Barack Obama giudica "necessarie e del tutto appropriate" le sanzioni che la Corea del Sud intende adottare nei confronti di Pyongyang. "Il sostegno degli Stati Uniti a difesa della Corea del Sud è inequivocabile e il presidente ha ordinato ai suoi capi militari di coordinarsi strettamente con i loro omologhi della Corea del Sud per essere pronti e dissuadere un’aggressione futura", ha spiegato il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs in un comunicato.