21 giugno 2010

LA STORIA DEL PASTORE CHE IN SARDEGNA TIENE IN SCACCO BERLUSCONI DA 30 ANNI


DA ANNI PASCOLA IL SUO GREGGE SUI TERRENI DEL PREMIER E NE HA ACQUISTATO I DIRITTI PER USUCAPIONE..HA COSTRETTO LA SOCIETA’ “EDILIZIA ALTA ITALIA”, CHE FA CAPO AL PRESIDENTE, A SVALUTARE I PROPRI TERRENI DI 13,3 MILIONI DI EURO E A BLOCCARE I SUOI PROGETTI EDILIZI
Ci sono tanti uomini politici in Italia che da anni cercano di battere Silvio Berlusconi nell’agone finanziario o in quello politico.
Sembra quasi paradossale che l’unico che da trenta anni riesca regolarmente a tenerlo in scacco sia tale Paolo Murgia, un agguerrito pastore sardo che impedisce a una società del Gruppo Fininvest, la Edilizia Alta Italia, di realizzare uno dei progetti immobiliari più ambiziosi della Sardegna, un villaggio turistico denominato “Costa Turchese”.
Appena i dirigenti del premier riescono a ottenere le prime concessioni edilizie per partire con i lavori, spunta sempre il Murgia, da trent’anni, a bloccare tutto con un ricorso al tribunale di Tempio Pausania che gli dà sempre ragione.
Quelle terre sono di proprietà di Berlusconi, ma Murgia ci fa pascolare le pecore da molti anni e, secondo la legge sull’usucapione, ne sarebbe divenuto proprietario.
I legali del Cavaliere le hanno tentate tutte, compreso un risarcimento per abbandonare le terre, ma il Murgia chiedeva sempre il triplo e l’accordo non si faceva mai.
Dopo che Renato Soru ha bloccato tutte le licenze edilizie per costuire vicino alla costa, i manager del premier hanno mollato la presa, ma Murgia, zitto zitto, ha moltiplicato le pecore e le ha fatte pascolare su un’altra porzione di terreno del premier.
Così, un anno fa, Murgia ha presentato un’altra citazione, rivendicando una nuova porzione di terreno. 
La holding del premier ha fatto opposizione, ma ora si trova pure costretta a difendersi.
Non solo: essendosi sparsa la voce in Sardegna dei successi del Murgia, pare si siano moltiplicati gli imitatori.
Una coppia di pastori, di nome Putzu, sono così riusciti a soffiare a Berlusconi, con il solito sistema dell’usucapione, la bellezza di 83.156 mq di terreno, valutati al catasto 71.531 euro.
E il tribunale di Tempio ha dato loro ragione.
Mentre un altro pastore è un attesa di vedersi riconosciuto un altro terreno di 85.736 mq.
Un aspetto rilevante della vicenda comunque è che in tutti questi anni di carte bollate, il Murgia ha costretto la società Edilizia Alta Italia a svalutare i propri terreni di ben 13,3 milioni di euro, oltre al costo più alto del blocco del progetto edilizio “Costa turchese”.
Non sappiamo se il premier sia sfortunato nella scelta dei legali:  in questo caso forse gli avvocati del premier pensavano che il Murgia si sarebbe accontentato del diritto di pascolo, ma così non è stato.
Una cosa è certa: per molti avversari politici, un corso accellerato di “opposizione” dal Murgia in Sardegna questa estate, potrebbe renderli più combattivi e vincenti alle prossime elezioni.

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