13 novembre 2010

Berlusconi (quasi) ai minimi storici.

Secondo i sondaggi che arrivano negli ultimi giorni ormai il Pdl è intorno al 25% , non molto lontano è il Pd, nonostante tutto. Crescono molto i piccoli partiti a dimostrazione che il bipartitismo e pure il bipolarismo oltre che antidemocratico e anacronistico non è adatto alla complessità della società italiana. Cresce molto Sinistra e Libertà, ma ancora moolto al di sotto del suo potenziale. E senza cannibalizzare neanche tanto Rifondazione e i comunisti italiani. Dall'altra parte  Fini si avvia a raggiungere le stesse quote che aveva la vecchia An. E a questo proposito che sarebbe interessante far notare come il Pdl oggi valga in termini di voti più o meno quanto valeva la sola Forza Italia (che alle europee del 1994 , per esempio, raggiunse quota 30%, da sola) e che alle politiche 2006, l'ultimo riferimento possibile si assestava intorno al 24%. E' interessante notare poi quanto sia limitato l' "'elettorato potenziale" a disposizione sia del Pdl, che della Lega. Insomma le cose per loro vanno male e i margini per migliorare sono molto pochi. Anche perché in termini di elettorato potenziale Lega e Pdl certamente si sovrappongono. Se oggi l'uno vale 11,8 e l'altro 26,5 sicuramente insieme mai e poi mai potrebbero raccogliere tutto il loro elettorato potenziale (19+31) e quindi pure nelle migliori delle ipotesi (per loro) non potrebbero nemmeno avvicinarsi all'agognato 50%. In caso di "Fronte Nazionale di Liberazione" che raccogliesse tutti da Vendola a Fini, anche col porcellum, rebus sic stantibus, il nano sarebbe spacciato. E pure con un polo di centro avrebbe le sue belle difficoltà a vincere non solo al senato ma anche alla camera.

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