09 gennaio 2011

Vi vogliamo così!

Da Non Leggerlo.



Sarebbe senza dubbio il film dell'anno. Vittorio Feltri. Alessandro Sallusti. Erano fratelli. Ora sono nemici. Erano figli di un solo Papi. Avevano un solo Dio. Ora no. Anzi sì, ma non è questo il punto. Odio. Vendette. Vendite. Minchiate. Solo una connection tra Quentin Tarantino ed i Fratelli Vanzina potrebbe ricreare sul grande schermo una faida del genere. Comunque. Questo blog è lieto di ricostruire per voi i primi 20 giorni di scontri, da dicembre ad oggi. E ricordate, questo è solo l'inizio.
Si parte, 22 dicembre 2010. Vittorio Feltri lascia Il Giornale per ritornare a Libero: "Caro Sallusti, mi hanno sospeso e non posso scrivere, e siccome non posso stare con le mani in mano vado a fare l'editore di Libero ... queste dimis­sioni mi sono state prescritte dal medico. La salute è la salute". Ma ad Alessandro Sallusti non piace essere preso per il sedere: "Non conosco il tuo dottore, avrei pre­ferito ti fossi curato con altre medici­ne ... ti auguro una pronta guarigione".

Feltri: che fai, sfotti? Ti rode vero che "noi potremo essere berlusconiani, o antiberlusconiani se ci garberà, senza essere pagati da lui"? ... Feltri: ma pensa te, "sono andato via da un giorno e già Il Giornale mi sta sui coglioni". Sallusti: ah sì?, e allora l'attentato a Belpietro era tutta "una montatura", un'"invenzione del caposcorta". Beccati questa. Feltri: co-saaaa? E' solo "fango", siete diventati come "l'Unità"!

Feltri: anzi, sai che ti dico? "Spero che Berlusconi non vada mai più al Governo, e soprattutto che non diventi il prossimo Presidente della Repubblica: con le escort al Quirinale - ah ah ah! - sarebbe finita". Sallusti: traditore! Come osi? "Hai cambiato bandiera, sei peggio di Napolitano: ora stai con Fini, Bocchino e Di Pietro, vero?". Sallusti: ora è ufficiale, "hai rinnegato Silvio".

Feltri: io avrei rinnegato Silvio?, "ma se te l'ho presentato io, che manco sapeva chi fossi". Feltri: comunque "tu hai perso la testa, come quelli che ne hanno poca. Vi siete inventati tutto, siete dei bugiardi, vi siete ridotti a creare dei falsi (sic!), ed io sono la vittima! ... Io sono sempre stato berlusconiano, ma nella vita c'è sempre qualcuno più berlusconiano di te ... Dì la verità, ti brucia che con me Libero abbia già guadagnato 10.000 copie: questo significa che quelle copie le hai perse tu". Feltri: e poi "sono basito. L'attacco a Belpietro (sul mancato attentato, ndr) non l'avrebbe fatto neppure Santoro nei suoi momenti peggiori", inoltre vi siete ripresi Giordano, che ha immediatamente "strumentalizzato le mie parole ... poverino si vede che non sta bene, l’ho visto un po’ pallido anche nella scrittura". Alessandro, io a te "ho fatto solo del bene", e voi avete ricambiato con un mucchio di falsità, "avete preso un granchio, mi avete attribuito frasi che non ho detto né pensato. Sarà stato l’effetto dello spumante o della disperazione".

Sallusti, oggi: "Bugiardo io? Falsi noi? Ma i falsi sarete voi! Ieri su Libero avete pubblicato la tua intervista a Cortina, ma l'avete depurata proprio del passaggio in cui parli delle escort di Berlusconi, trasformando le tue parole in "Con lui, il Colle un luogo più divertente" ... ma non mi avevi insegnato che le notizie si danno anche quando riguardano gli amici?".
[continua, credo]

Nessun commento: