11 maggio 2011

Bendandi aveva ragione, i terremoti si possono prevedere, anche con decenni di anticipo.



Con un errore trascurabile di appena 1300 km , Raffaele Bendandi, morto nel 1979, aveva previsto che oggi in Europa ci sarebbe stato un terremoto. Con decenni di anticipo. Azzeccando in pieno la data, la latitudine e se contate la distanza distanza Lorca (tra l'altro città di origine romana) e Roma, considerato il metodo usato da Bendandi, ovvero quello dello studio delle maree, in pratica un errore minimo. Pensate se si applicassero i calcoli di Bendandi a distanze di tempo minori , usando i computer: potremmo avere previsioni ancora più accurate. Previsioni , come quelle metereologiche , fallibili, ma che ci fornirebbero degli ottimi strumenti per organizzare e prevenire al meglio le conseguenze di questi disastri. Ora i vari debunker, che prima ancora della data odierna si erano divertiti a "sbufalare" quella che una bufala non era parleranno di coincindenze. Ma la verità è che Bendandi e Giuliani avevano ragione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

1300 km sarebbe un errore trascurabile? Ogni giorno ci sono in media 5 terremoti sopra il grado 4 della scala richter. per fortuna molti colpiscono luoghi disabitati o fanno pochi danni. Per fare previsioni a questo modo non serve il computer, basta dire una data a caso e un terremoto da qualche parte capiterà....

Jean Lafitte ha detto...

beh, evidentemente si, visto che la terra ruotando copre la distanza in un'ora.