27 luglio 2011

La mia risposta a un delirio

Quando ho sentito del massacro di Utoya, in Norvegia il pensiero non è potuto non correre a lui. Non ho potuto fare a meno di dirglielo ma lui, come al solito, sembra non aver capito nulla. E allora ci provo, ancora una volta, a spiegargli come stanno le cose analizzando e smontando punto per punto le fesserie che scrive.
Io non ho letto i testi di questo Anders Behring Breivik, ma che adesso, che per un imbecille pazzo nazista (di merda), che è un razzista, e quant'altro, e che è pure, o comunque si definisce, "cristiano", andiamo a chiamarlo "estremismo cristiano" e andiamo a paragonare, 1 singola persona, con Al Qaeda, e gli estremisti islamici...
 Purtroppo non è una singola persona. Da Oklahoma City in giù la differenza sta tutta nella disponibilità di avere a disposizione nitrato di ammonio o altre armi. Di potenziali Breivik è piena l'Europa. Per non parlare dell'America.  Nessuno poi si sogna di paragonare questo con Al Qaeda e gli altri movimenti di resistenza islamica. Loro lottano per liberare i loro paesi dagli eserciti di potenze straniere occupanti, questo ha ammazzato ragazzini di 16 che svavano facendo un campeggio. Semplicemente assurdo un paragone.

La Jihad globale e la sua volontà sono una realtà, per cui evitiamo di farci condizionare dall'azione di un iper-folle, mandiamolo nella più grande democrazia del mondo, l'America, così lo condannano a morte e ce lo leviamo dalle palle, non purtroppo quello che ha fatto,
evitiamo di seguire le mode, ispirate da giornalisti e da alcune parti politiche che per un voto in più rimbecilliscono tutti lo Stato compreso.
La Jihad globale è una fanfaluca. Ci sono solo movimenti locali di liberazione caratterizzati dal nazionalismo e dalla politica, che usano la religione solamente come media per reclutare maggiore consenso. Sulla più grande democrazia al mondo, se proprio dobbiamo ostinarci a negare il suo ruolo alla Cina, la scelta ricadrebbe comunque sull'India. Ad ogni modo ti sfugge uccidendo Breivik, folle com'è , si fa lui solo un favore. Di certo a un personaggio fanatico come questo non importa nulla sopravvivere o meno, anzi si esalterebbe sapendo di diventare un "martire". Sapendo di essere riuscito a scuotere e corrompere in questa maniera il paese.

Sono anni che avverto che sta salendo l'estrema destra in Europa, soprattutto al nord, perché lì stanno perdendo repentinamente la loro identità, e perderanno anche la loro libertà, piano piano, purtroppo. Per l'aumento esagerato di persone di religione islamica, quindi, una società può, effettivamente, andare in crisi. Ma, di base, anche fossero "indiani", si capisce il concetto? E' il concetto, importante, non gli elementi in sé. Ci siamo?
No, decisamente non ci siamo. Sono 20 anni e anche di più che ce la menate con st'escalation dell'estrema destra in Europa. In realtà il picco di popolarità si è avuto a ridosso del 2000 con la vittoria elettorale di Haider nel 1999 e il raggiungimento del ballottaggio alle presidenziali francesi di Le Pen del 2002, 10 anni fa. Poi l'estrema destra è tornata, praticamente ovunque, ad avere un ruolo marginale. Parli di perdere repentinamente la propria identità. La propria identità? Quale? Ogni generazione ha la sua. Repentinamente? Sono decenni che assistiamo a questa lenta integrazione ed è innegabile che siamo di fronte ad un successo. I primi figli di immigranti nei paesi scandinavi ormai hanno più di 40 anni. 40 anni ti sembra repentinamente?

In questo modo, con i cambiamenti repentini, si crea l'humus dove vanno a pescare.. i fanatici (termine che piace molto ai fanatici in divisa). Che non è, colui che racconta, ma il fanatico. Che può essere ovunque. E non c'è solo l'estrema destra, ma anche l'estrema sinistra. E' quest'ultima che negli ultimi anni ha dato dimostrazione di razzismo, quando si credeva fosse di destra, vedi Pigneto.
L'estrema sinistra razzista. Mi sto scompisciando dalle risate.

Per cui, rimaniamo coi piedi per terra, io dell'attentato non sono, né prima (a caldo) né dopo, andato a dare colpa agli islamici (sono sempre più in gamba), lo hanno invece fatto giornalisti ed esperti titolati. Ma... troppo comodo, e vigliacco, e suicida, per paura della realtà, andare a parlare di estremismo cristiano (i boss mafiosi han con sé sempre la Bibbia ma non significa nulla) e (voler in quel modo) cancellare, tutto il pericolo che, da anni, viene dall'altra parte.

Dunque , fermiamoci un attimo. Se un mediorientale mette una bomba lo fa perché è islamico, mentre il boss mafioso no no no non può essere cristiano. Perché? Perché sottendi che la religione cristiana è buona e quindi chi fa il male non è un vero cristiano, mentre l'islam è il male, chi fa del male è proprio un vero musulmano. No, ma tu non sei razzista...

Sia chiaro, pericolo anche, in modo diverso, per gli stessi islamici moderati, i quali sono obbligati a diffondere l'Islam e a non avere libertà di religione, e tante altre cose. Perché ricordiamoci che anche molti musulmani, parlano di islamizzazione dell'Europa, e molti di loro diventano antislamici.
Il gesto di quell'indefinibile animale, non deve farci abbassare una guardia che non abbiamo mai alzato, e che per questo motivo, nei paesi del nord Europa, che sono più a rischio, di cui avevo avvertito, ha favorito (favorito) proprio la generazione di un tal essere come Anders Behring Breivik.

Riassumendo, se un nazista uccide dei ragazzini in campeggio è colpa delle persone che emigrano in cerca di lavoro. Molti musulmani... cosa? Ma che ti sei bevuto? Abbassare la guardia che non abbiamo mai alzato? Contro cosa? Contro i mulini a vento?

Io sto tenendo corrispondenza con una persona, buonissima, tollerantissima di Oslo, che insegna ad alcune classi, metà degli studenti sono islamici. Studiano soprattutto medicina, e legge (!). E la Norvegia, come altri del nord, è un Paese tollerantissimo, per la massima libertà per tutti, sono persone veramente gentili... molto buone.... tanto che i politici non usano scorte... qualcosa di impensabile qui da noi, o in Francia, o in Usa, o GB... giusto? Ma non credo ci riusciranno più. 
Non credo che cambi molto di più di quanto non cambiò dopo l'omicidio di Olaf Palme, vatti a studiare la storia su Wikipedia.

Soffrono tanto di quello che è accaduto...
e credo sia accaduto proprio per la loro bontà e per il repentino cambio della società.
Stan vivendo qualcosa di terribile.

Si possono sì, fare alcune analogie con il trauma dell'11 Settembre per l'America, e con  Al-Qaeda, ma ci andrei molto cauto. MOLTO, cauto.
Non c'entra niente la bontà o meno. Negli Stati Uniti, dove non sono certo buonisti, di episodi del genere ce ne sono stati diversi.

 Le società, sono come degli organismi. Viventi. Sono una versione più ampia di un organismo vivente più piccolo, come il corpo umano, dove tutto è in equilibrio. Questo non riesce ad accettare incolume repentini cambiamenti, come li si potrebbe chiamare (scusate l'ignoranza in materia)... chimico-fisici. Se noi introduciamo una sostanza, inaspettata, incompatibile, in un organismo, la medicina insegna che vi avvengono delle reazioni, anche di rigetto o di immunizzazione. E' brutta da dire ma arrivano anche gli anticorpi, che non sempre fanno il bene dell'organismo.  Che è un po', quello che avviene nei confronti dell'Occidente, nei paesi arabi. Che non accettano, la trasformazione della loro società, secondo canoni che non sono loro e cioè i nostri. Giusto?

 No, sbagliato. Facciamo che ti seguo sul piano del paragone con un organismo. Quello che ti sfugge è che le cellule che compongono quest'organismo sono abiutate fin da piccole ad andare a scuola insieme, etc...etc...
Mi sembra che di trasformazioni nei paesi arabi ne abbiamo viste di gigantesche. Piuttosto siamo noi europei e occidentali che abbiamo paura dei cambiamenti, abbiamo paura di non potercela fare a giocarcela ad armi pari, ora che stiamo perdendo la supremazia economica.

Non si può pretendere, che una cultura, qualunque, possa venir trasformata in un altra, senza conseguenze. Nemmeno si avrebbe il diritto di pretendere di cambiare le società, altrui. Giusto?
Chi sta leggendo, è disposto a trasformare "di punto in bianco" la società in cui vivono i propri cari? La propria gente? Non credo, credo nessuno.
Col tempo, conoscendoci, crescendo insieme, sì, è diverso.

Eeeeehhh bravo. E' per questo che esiste il "terrorismo islamico" che poi non è né terrorismo, né islamico ma solo resistenza contro l'occupazione straniera. Occupazione militare, non emigrazione di poveri proletari.

Secondo me, da noi bisogna rallentare il processo di cambiamento della nostra società europea, che in Nord Europa credo stia avvenendo troppo velocemente, mentre nei paesi arabi, sempre da parte nostra, bisogna rispettare di più le loro usanze (i loro desideri in casa loro). E si badi bene, a noi occidentali le loro usanze a casa loro le fanno rispettare, altrimenti ci fan fuori. Per cui, bisogna saper "giocare" con questa diversità tra i due elementi che si vengono a incontrare in due realtà diverse, occidentale, a casa nostra, e islamica, a casa loro. E pretendere rispetto in casa propria delle proprie usanze. Perché in casa loro, noi le loro usanze le rispettiamo.
Riesci a contraddirti in 4 righe. Prima dici che noi (noi chi?) dovremmo rispettare di più le loro usanze, poi dici che le rispettiamo. In realtà come stati stupriamo continuamente la sovranità dei loro paesi.
Yin e Yang, bisogna sempre giocare di equilibrio, tra le forze, per mantenere l'asta della bilancia orizzontale, altrimenti da una parte o dall'altra prima o poi rovescia, e quando rovescia, Fisica insegna che rovescia forte.


La punizione per Anders Behring Breivik, deve essere esemplare, durissima, peggio di quella per Khalid Sheikh Mohammed, l'ideatore degli attentati dell'11 Settembre. Deve essere durissima ed eseguita il più presto possibile. E tutti, le vittime, le famiglie delle vittime, i fan e i potenziali emuli, devono sapere che la pena è stata durissima. 
E prima ancora, senza coinvolgere e distruggere le nostre difese, si deve disintegrare quell'idea che per giustificare la sua pazzia ci ha piazzato dietro.  

 Si Yin e Yang... Ma pensi veramente che la pena di morte possa essere un deterrente per personaggi del genere? Colombine dov'è , in Danimarca?

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Jean, fosse per te del terrorismo non se ne dovrebbe parlare perché per te non esiste.
Io il terrorismo lo studio, e lo studio leggendo oltre che la cronaca raccontata anche da giornali islamici ed estremisti islamici, leggendo libri, di terrorismo (non di terroristi ma sul terrorismo), di studiosi di islam, e di islamici moderati, e siti di islamici.
Col tempo, si imparano più cose, e col tempo la realtà anche cambia.


"Dunque , fermiamoci un attimo. Se un mediorientale mette una bomba lo fa perché è islamico, mentre il boss mafioso no no no non può essere cristiano. Perché? Perché sottendi che la religione cristiana è buona e quindi chi fa il male non è un vero cristiano, mentre l'islam è il male, chi fa del male è proprio un vero musulmano. No, ma tu non sei razzista…"

No, anche gli islamici moderati non riconoscono come islamici, quindi contrari all'Islam, coloro che compiono attentati, e fanno bene. Devono prenderne le distanze. E' fondamentale questo.

"Riassumendo, se un nazista uccide dei ragazzini in campeggio è colpa delle persone che emigrano in cerca di lavoro. Molti musulmani... cosa? Ma che ti sei bevuto? Abbassare la guardia che non abbiamo mai alzato? Contro cosa? Contro i mulini a vento?"

No, non leggi, eppure l'ho ripetuto tra parentesi, "favorito", no generato. Son due significati diversi. Tu poi sai, che tra le mie riflessioni c'è questa "Tutto è comprensibile, poco è giustificabile", nel senso che tutto è spiegabile, si possono capire le dinamiche di un fatto, ma prima che siano giustificate… ce ne passa. Si può capire che uno impazzisce, ma questo non significa che sia giustificato e quindi non punibile.


"Piuttosto siamo noi europei e occidentali che abbiamo paura dei cambiamenti, abbiamo paura di non potercela fare a giocarcela ad armi pari, ora che stiamo perdendo la supremazia economica."

Abbiamo tutti paura dei cambiamenti, anche gli islamici, lo dicono loro stessi. E se mi metto dalla loro parte, dal loro punto di vista, li comprendo. Ogni popolo ha suoi valori per cui essere fiero, e carenze di cui non esserne, noi occidentali non ne siamo esenti. Siamo arroganti e un po' stupidi.

(1/2)

Anonimo ha detto...

(2/2)

Jean, il terrorismo mira a destabilizzare lo Stato. Tendenzialmente. A meno che non sia terrorismo di Stato. E comunque, estremismo, islamico non è ancora terrorismo, è un gradino prima.
Il terrorismo islamico, colpisce soprattutto civili, soprattutto islamici, anche se ultimamente, tranne gli ultimi episodi, si era più concentrato sulle forze di polizia o comunque governative. Con tutto il rispetto della tua Resistenza, non puoi chiamare resistenza un atto di terrorismo, che ad esempio colpisce civili. Se parliamo invece di resistenza alla guerra, con la guerra, tra eserciti, allora non è terrorismo. Ma se si vanno a mettere bombe sugli autobus, nei locali, nelle scuole, nelle moschee, etc etc, è terrorismo, e deve essere punito, e ancor prima scongiurato.

"Riesci a contraddirti in 4 righe. Prima dici che noi (noi chi?) dovremmo rispettare di più le loro usanze, poi dici che le rispettiamo. In realtà come stati stupriamo continuamente la sovranità dei loro paesi."

Noi occidentali.
Ci credi che non è facile parlarne? Perché qualunque cosa dici, dici qualcosa che dà fastidio a qualcuno e non poco. Io ritengo che la sovranità degli altri Paesi vada rispettata, per me ad esempio è un atto di terrorismo la guerra alla Libia. Terrorismo da parte nostra… penso di essere l'unico ad averlo scritto così esplicitamente. Ci siamo comportati, e ci stiamo comportando, da terroristi. Che poi andiamo a coprire questa guerra con una finta giustificazione di difesa dei civili, che non è vero, confermiamo di comportarci da terroristi perché i terroristi cercano sempre una giustificazione morale, ai loro atti ingiustificabili.

"Si Yin e Yang... Ma pensi veramente che la pena di morte possa essere un deterrente per personaggi del genere? Colombine dov'è , in Danimarca?"

No non penso che sia giusta, so che molti danesi vorrebbero la pena di morte, vedi molti gruppi su Facebook nati per quello.
Io non sono favorevole alla pena di morte, però per un fatto del genere il carcere a vita non è una punizione adeguata.
Non credo diverrebbe un eroe. Ha voluto giocare a fare il militare, nella versione folle? Allora merita di essere messo al muro come un militare, come piace a lui. Ha ucciso quasi 100 civili, uno a uno, ragazzi… genitori davanti ai figli, figli davanti ai genitori. Dai, deve essere messo al muro. Non è bella da dire, ma sarebbe giusta. Credo.


Jean, la trasformazione della società avverrà ed è inevitabile, un giorno saremo tutti, finalmente, in pace e conviveremo come fratelli e sarà bellissimo. Ultimamente ha però questa tasformazione ha subito un'accelerazione, e questo può causare problemi non da poco.
E un problema non da poco è il rischio di radicalizzazione degli islamici in tutto il mondo. E questo lo dicono gli stessi islamici. Questo è uno dei motivi per cui, credo, sono state mosse le rivoluzioni contro i dittatori, sostenuti dall'Occidente.
Nel complesso, la trasformazione è positiva, ma i rischi di radicalizzazione rimangono elevatissimi, soprattutto degli stessi Paesi islamici. E' una situazione pericolosissima.

Ciao.
Aribandus

Jean Lafitte ha detto...

Aribandus il terrorismo esiste come esistono un sacco di malattie che fanno mooolte più morti, come esistono gli incidenti stradali che fanno mooolti più morti, come esistono gli incidenti sul lavoro che fanno mooolti più morti. non capisco questa ossessione per il terrorismo. io il terrorismo l'ho studiato. tu leggi i giornali, che è un po' diverso.

"No, anche gli islamici moderati non riconoscono come islamici, quindi contrari all'Islam, coloro che compiono attentati, e fanno bene. "

però tu continui a parlare di terrorismo islamico mentre non parli di terrorismo cristiano per quanto accaduto in Norvegia...

secondo me l'emigrazione sta facendo diminuire il terrorismo e se pensiamo a quanto accadeva negli anni 50-60-70 mi sembra evidente. la gente si conosce di più e si odia di meno.

il terrorismo mira a destabilizzare lo stato. ma lo stato può anche essere lo il terzo reich e il terrorista von stauffenberg. il terrorismo in sè non è nè buono nè cattivo. dipende. in generale però il fatto che esista è senza dubbio positivo perché se non esisterebbe sarebbe perchè ci troveremmo in uno stato talmente totalitario che non lascerebbe nessuno spazio neanche alla ribellione armata.

i civili... i civili son buoni e i militari cattivi? è più responsabile dell'invasione della Libia un soldato che cerca di portare il pane a casa e si ammala pure di cancro o un parlamentare che vota la missione? eppure è un civile.

sulla Libia... continui a non parlare di terrorismo cristiano.

la pena di morte è giusta? non si discuteva di questo. si parlava della pena di morte come misura di prevenzione e dissuasione. ma tutti gli studi dicono che non funziona, anzi...

non mi sembra che ci sia sta grande accelerazione, anzi. il vero cambiamento , repentino, si ebbe all'epoca della colonizzazione. oggi molti paesi del medioriente sono più "arretrati" di quanto non lo potessero essere 50 anni fa. prendi l'Iran per esempio.
gli "islamici" si radicalizzano se vengono invasi i loro territori e vengono trattati da servi a casa loro. altrimenti si stanno a pensare ai loro affari.
questa situazione "pericolosissima" non la vedo, non esiste, è paranoia. i numeri parlano.