15 settembre 2011

Lettera aperta a Christian Rocca.

Caro Rocca, le scrivo questa lettera per rispondere alle stupidaggini da lei scritte qui essendo impossibile commentare, cosa rara nel mondo della blogosfera, sul suo blog, avendo lei evidentemente timore del confronto.
Per usare una metafora che può capire anche un (ex?) portaborse come lei , chi ce l'ha piccolo non si fa vedere negli spogliatoi.
Dal basso del suo curriculum , sempre senza argomentare (d'altronde per farlo bisognerebbe esserne capaci) si è permesso di apostrofare come "stupidaggini" le considerazioni di un premio Nobel, e come "immondizia" le sacrosante osservazioni di Franco Piperno che condivido in pieno (sul pallonaro Rampini, invece, stendo pure io un velo pietoso) e infine lanciarsi in un attacco demenziale contro il professore Odifreddi per un articolo , pure questo, sacrosanto. Dimostrando di non essere neanche in grado di leggere e capire la lingua italiana.
Infatti Odifreddi scrive : "Dell’instaurazione delle dittature e dell’appoggio ai dittatori di Cuba, di Panama, del Brasile, del Cile, dell’Argentina, di Taiwan? " . E' evidente che si sta riferendo al passato visto che in Brasile e in Argentina non c'è nessuna dittatura e quindi anche al passato si riferisce a Taiwan e alla dittatura di Chiang Kai Shek, che forse a lei starà parecchio simpatico, perché anticomunista. Altrimenti non si capisce il senso di questa frase : "Non male considerare Taiwan una dittatura, e la Cina evidentemente una democrazia. ". E' evidente che non ha capito nulla, nemmeno ci ha provato. Ad ogni modo  e detto per inciso se ha tempo e voglia di applicarsi le posso spiegare perché, si, la Cina è una democrazia.
"La difesa della Bosnia", non si capisce bene da cosa è stato un male perché ha comportato la morte di un numero, a tutt'oggi imprecisato di persone e forse anche di altre morti in futuro. Cosa c'è di buono e di nobile?
Non c'è neanche stato nessun "intervento contro il nazismo" dato che, se lei ha studiato un po' di storia, saprà che gli Stati Uniti sono rimasti con le braccia conserte per tutta la durata dell'aggressione nazista e sono intervenuti solo una volta che loro stessi erano stati attaccati dai giapponesi. Questa è storia.
E poi viene il suo capolavoro, roba che solo un imbecille accecato dall'arroganza poteva fare, senza neanche fare, per sicurezza, una googlata, per evitare di dire cazzate. E invece no... "compresa l’ignoranza su Dresda (furono gli inglesi a bombardare, non gli americani)." Peccato che l'ignoranza sia tutta sua.
E dimostra ancora scarsa comprensione della lingua italiana quando scrive che Odifreddi avrebbe parlato circa "i milioni" di morti causati dall’America dopo l’11 settembre . Non ha parlato di morti causati dall'11 settembre o dopo l'11 settembre. Scrive citando la grande Hege de Bonafini, apostrofata con la sua abiutuale ineleganza "deficiente" :  “In quel momento molta gente ha gioito e ha sentito che il sangue di tante vittime è stato vendicato. Perché i bombardamenti della Nato, i blocchi navali e le morti di milioni di bambini erano dovute al potere che gli attentatori hanno attaccato col loro proprio corpo. E tutti lo sapevano”.
I morti dunque sono quelli prima del 2001 ma purtroppo ne sono venuti altri. E li cita pure . Solo prendendo in considerazione i bambini... ogni anno 15 milioni di bambini innocenti muoiono a causa di denutrizione e non certo per colpa di dittature comunista ma per colpa di chi porta via pure il pane e l'acqua. Parliamo di numeri, 15 milioni l'anno significa che dal 1989 ad oggi sono morti 300 milioni di bambini innocenti. Più delle più esagerate e farlocche stime riguardo i presunti e mai provati "morti vittime del comunismo".
Odifreddi dice quindi solo cose ovvie e non è un guru, ma solo una persona apprezzata, seguita e ammirata da persone mediamente molto più scolarizzate di quei troglodii che , come lei, reclamano "indietro" gli scudetti moggiani. Gente, quella che segue e stima Odifreddi, che quando capita a leggere lei, non può che provare un sentimento di disgusto e  di fondatissima superiorità nei suoi confronti e di quelli come lei.
Lei è proprio nna rocca, nel senso di sputo.

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