’Emerging consumer survey 2013, indagine condotta dalla banca elvetica “Credit Suisse” in otto paesi emergenti, evidenzia come il salario medio mensile dei giovani 30enni cinesi sia di circa 1’100 euro, il 15% in più rispetto ai loro genitori. Quello dei trentenni italiani? Per quei pochi che lavorano è di 830 euro. I trentenni in Cina guadagnano più dei cinquantenni, e più dei coetanei italiani.
A rivelarlo è Credit Suisse nell’Emerging consumer survey 2013, indagine che la banca elvetica ha affidato a Nielsen, e che ha coinvolto 14mila persone distribuite in 8 Paesi: Brasile, Russia, India, Cina, Turchia, Arabia Saudita, Indonesiae Sud Africa. Un panel che rappresenta 3,3 miliardi di consumatori nella parte del mondo dove la crescita economica non si è arrestata.
Dal grafico qui sotto salta subito agli occhi il divario tra il salario medio mensile dei giovani tra i 18 e i 29 anni – il tasso di disoccupazione è al 4,1% – pari a circa 9.100 yuan al mese, circa 1.100 euro, e quello dei loro genitori, 8.500 yuan, circa 1.025 euro. In altre parole, un giovane cinese guadagna il 15% in più rispetto ai suoi genitori (56-65enni). In Indonesia, Russia e Turchia, dice Credit Suisse, c’è la medesima tendenza.Per fare un confronto (impietoso), Datagiovani su base Istat ha calcolato che la retribuzione media di un under 30 al primo lavoro in Italia è di 823 euro al mese. L’Isfol calcola invece che i trentenni collaboratori a progetto in Italia e hanno un reddito medio di 9.855 euro l’anno, 821 euro al mese. Ovviamente i pochi giovani che lavorano, visto che il tasso di disoccupazione registrato dall’Istat lo scorso novembre è del 37,1 per cento
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