Konashenkov: Le accuse contro la Russia per coprire tragedie ad Aleppo, Kunduz, Falluja. Articolo originale.
Mosca, 23 dic. (askanews) – Il portavoce del Ministero russo ha smentito categoricamente le pesanti accuse diffuse da Amnesty International circa le vittime civili provocate dai raid russi in Siria e ha puntato il dito contro gli Usa che strumentalizzerebbero le Ong (come Amnesty International) per deviare l’attenzione dagli “errori” (crimini) commessi dai contingenti statunitensi in Iraq, Siria e Afghanistan. ” Sono tutte Falsità” ha dichiarato il ministero della Difesa russo, attraverso il suo portavoce Igor Konashenov. “Trattasi di manipolazioni dei nostri colleghi Usa che buttano fango addosso agli altri, per distrarre l’opinione pubblica mondiale dalle tragedie che hanno causato morti e sofferenze di civili ad Aleppo, Kunduz, Falluja e in altre città”, ha detto Konashenkov alla stampa, compresa l’agenzia askanews, che chiedeva un commento sulle accuse lanciate da Amnesty per presunti 200 morti civili dall’inizio dei raid russi.
Il generale ha parlato con fervore di questo “torrente di menzogne” e ha specificato che la diffusione di tale “disinformazione” farebbe “comodo”, all’America. “Permettetemi di ricordare che la prima ondata di accuse al nostro indirizzo è comparsa subito dopo che un velivolo gli Stati Uniti ha distrutto l’impianto termoenergetico ad Aleppo, lasciando interi quartieri senza alimentazione elettrica”, ha commentato. “La seconda ondata di accuse è arrivata dopo il tragico bombardamento del 3 ottobre dell’aviazione degli Stati Uniti sull’ospedale di medici senza frontiere in Afghanistan, a Kunduz. Con la morte di 42 persone”.
Secondo Konashenkov anche “la porzione di falsità” di Amnesty sarebbe stata diffusa non casualmente, ma “subito dopo che il 18 dicembre un bombardiere degli Stati Uniti ha colpito soldati iracheni nella zona di Falluja, facendo tra morti e feriti più di 50 vittime”. Il generale ha anche sottolineato che una caratteristica di tutti questi attacchi è la mancanza di prove chiare e la citazione di testimoni impersonali, chiamati dai media occidentali “difensori dei diritti umani”. Il tutto dopo che oggi il Cremlino aveva replicato dicendo di non avere “informazioni in proposito”, ma che sicuramente il Ministero della Difesa le aveva e avrebbe analizzato il report della Ong.
Da parte sua la Ong ha successivamente definito “vergognoso l’incapacità della Russia di riconoscere le uccisioni di civili”. Secondo l’organizzazione “questi raid indicano che non c’erano obiettivi militari o combattenti nelle immediate vicinanze delle aree che sono state colpite. Questo suggerisce che gli attacchi potrebbero aver violato il diritto internazionale umanitario e possono, in alcune circostanze, costituire crimini di guerra. In uno dei più letali attacchi documentati tre missili sono stati sparati in un mercato affollato nel centro di Ariha in Idlib, con l’uccisione di 49 civili. Testimoni hanno descritto come in pochi secondi il vivace mercato della domenica si è trasformato in una carneficina”.
Konashenkov tuttavia ha respinto in pieno le accuse usando la parola inglese “fake” e parlando di “selettività” nella preparazione di relazioni da parte dell’organizzazione internazionale Amnesty International. “Non abbiamo ancora visto relazioni dettagliate sulle attività della coalizione saudita in Yemen, e ancora di più analisi dei crimini commessi dai terroristi in Siria e Iraq. A nostro avviso, sarebbe meglio dirigere l’energia di questa organizzazione per portare alla luce tutto questo” ha aggiunto.
Nota: Dovevamo aspettarci che la macchina della manipolazione delle notizie sarebbe stata messa in moto per diffondere menzogne sulla campagna militare attuata dalla Russia e dall’Iran in Siria. Il Pentagono USA e la NATO dispongono a questo scopo, oltre al possente apparato internazionale dei grandi media, anche di numerose ONG finanziate dalle centrali USA che svolgono egregiamente la loro funzione di diffamazione delle forze ostili agli USA ed alla NATO, tacendo del tutto sulla quantità di crimini commessi ripetutamente dalle forze USA, dalla NATO e dai suoi alleati (vedi Arabia Saudita) nei teatri di conflitto dall’Iraq, alla Libia, dalla Siria all’Ucraina, ecc…
Sappiamo bene quale sia il ruolo che svolgono realmente le organizzazioni “umanitarie”, come Amnesty International, Human Right Watch, NED (National Endowment for Democracy) , MSF, ecc.. Risulta da molti episodi come queste organizzazioni non sono esattamente quello che vorrebero sembrare ( al servizio “della pace e dei diritti umani”) ma piuttosto sono nate per collaborare con i programmi delle grandi corporations economiche occidentali, con le agenzie di intelligence degli USA e con organismi di manipolazione mediatica al servizio degli interessi di Washington.
Non per nulla la direzione di queste ONG viene sempre affidata ad elementi di fiducia dell’Ammistrazione USA ed è questo il caso di Susanne Nossel, la quale da segretaria di Hilary Clinton è passata all’incarico di segretaria di Amnesty International. Di certo appare questa una “strana coincidenza”.
Facile capire per quali reali interessi lavorino queste ONG “umanitarie” che accusano i russi per improbabili vittime civili causate dai bombardamenti delle loro forze aeree.
Non per nulla la direzione di queste ONG viene sempre affidata ad elementi di fiducia dell’Ammistrazione USA ed è questo il caso di Susanne Nossel, la quale da segretaria di Hilary Clinton è passata all’incarico di segretaria di Amnesty International. Di certo appare questa una “strana coincidenza”.
Facile capire per quali reali interessi lavorino queste ONG “umanitarie” che accusano i russi per improbabili vittime civili causate dai bombardamenti delle loro forze aeree.
Strano però che la stessa Amnesty International e le altre ONG per oltre quattro anni non si siano accorte della carneficina prodotta in Siria per causa delle armi, fornite dagli USA (e dai loro alleati regionali) ai gruppi terroristi jihadisti che operavano nel paese arabo, tanto meno si sono accorti delle migliaia di civili che sono morti e continuano a morire nello Yemen sotto attacco della coalizione a guida Saudita ed USA, tralasciando i loro silenzi sulle vittime civili causate dall’aggressione fatta dalla NATO alla LIbia di Gheddafi. Si potrebbe continuare con l’elenco delle omissioni, “distrazioni” e delle denunce mai fatte da Amnesty Int. sulle vittime civili nell’est Ucraina per effetto dei bombardamenti del governo di Kiev, alleato degli USA, delle vittime civili nell’Iraq “liberato” da Saddam Hussein, di quelle dell’Afghanistan, nonchè delle tante vittime civili dei droni USA, ecc. ecc… Vedi: Amnesty International e la campagna di falsificazione sulla Siria
Non conviene ad Amnesty International accendere i riflettori su queste migliaia e migliaia di vittime civili causate dalle guerre degli USA e della NATO e si comprende il perchè: correrebbero il serio rischio di perdere tutti i finanziamenti per la loro attività.
Nessun commento:
Posta un commento