03 ottobre 2007

Anche i bloggers di sinistra possono prendere cantonate


Un blog kilombista, questo, parla oggi in tema di dazi e della Cina. Lamenta il fatto che un mio collega kilombista ignori che dall' ormai lontano 1986 con l' Atto Unico Europeo esiste un mercato unico europeo e le competenze in materia di dazi doganali nei riguardi dei paesi extracomunitari sono appannaggio dell' Ue e non dei singoli stati. Semmai si può criticare a monte il meccanismo, anche la stessa esistenza dell' Unione Europea ma "pacta sunt servanda", semplicemente stiamo attuando i patti che abbiamo stipulato anni fa. Sui dazi abbiamo le mani legate, possiamo solo fare pressione ai governi e ai burocrati di Bruxelles. Il punto è poi se sarebbe giusto metterli questi dazi. Normalmente avvantaggiano i paesi più forti, è oggi siamo in soggezzione rispetto alla Cina. Non per i dazi ma perchè siamo stati incapaci di produrre sviluppo laddove invece il Partito Comunista Cinese ha saputo gestire in maniera egregia questa prima fase del comunismo, il famoso "comunismo di mercato", diciamolo in maniera dirigista senza che questo abbia nulla a che vedere con la democrazia o con la mancanza di democrazia.
Noi invece di controllare i contratti come fanno loro, di attirare (ma allo stesso tempo controllare) il capitale estero con le Joint Venture, di puntare sulla ricerca e la tecnologia, di tenere sempre dritto il timone dell' economia comprando buoni del tesoro americani ce la meniamo ancora con la Legge Biagi, pace all' anima sua, che non ha creato occupazione e allo stesso tempo ha cancellato tanti, troppi diritti.
Ma iniziamo a riprenderci in mano i settori strategici come hanno loro (ma anche tanti paesi "capitalisti" europei)!
Per esempio le banche, i trasporti e sopra ogni cosa l'energia. Ecco quando penso allo sviluppo del nostro paese penso a un uomo immenso come Enrico Mattei. Lui si che aveva capito tutto! Altro che mercato! Altro che concorrenza! Si va verso un' economia sempre di più controllata da pochi grandi gruppi. Tra i pochi soggetti in grado di competere, di poter investire permettendosi di andare in perdita ci sono proprio loro: gli Stati. Singolarmente o agglomerati grosso modo per aree geografiche sono loro i veri imprenditori del secolo XXI, appunto nella prima fase del comunismo, l'unico sistema abbastanza efficente da poter dare da mangiare a tutti i 10 miliardi abitanti del pianeta prossimi venturi, di razionalizzare e sfruttare al meglio le risorse.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

un bellissimo post di satira pura.....
"comunismo di mercato".....
Sfruttamento comunista e di mercato che si sommano.... una delizia per palati sopraffini....
Solo un dubbio...
Perche' sta nella sezione "economia" e non nella piu' appropriata sezione "satira"?

Jean Lafitte ha detto...

mik la formila "comunismo di mercato" non l'ho inventata certo io. se magari prima di criticare ti informassi...
la prossima volta scrivo "socialismo dai colori cinesi" così sei più contento.
e magari ci metto pure la bibliografia

Anonimo ha detto...

il problema non e' se qualcuno inventa delle definizioni folcloristiche...
il problema e' se le si fa proprie....

Jean Lafitte ha detto...

mik non sono delle definizioni folkloristiche, è una definizione ripresa da tutti gli studiosi di economia, diritto etc... cinesi ed è piuttosto calzante. te lo posso dire con certezza perchè sto facendo alcuni studi al riguardo per la tesi.

Anonimo ha detto...

Ma va..?

Anonimo ha detto...

scusa, ma per caso sei uno studente di scienze politiche?

ma ti rendi conto delle cose che dici... il partito comunista cinese ha gestito in maniera egregia...
hai presente che livelli di inquinamento e di traffico che ci sono in cina? le disparità sociali, le migrazioni interne...

Jean Lafitte ha detto...

si ho idea supramonte, ci sono un sacco di problemi come in altri paesi. ma per esempio il problema ambientale... non ci è voluto molto tempo perchè la dirigenza del PRC prendesse a cuore il problema, in occidente ci sono voluti "solo" 150 anni.
le disparità sociali sono frutto del mercato... se entri nel mercato si creano disparità sociali. ma anche qui negli ultimissimi anni si sta muovendo qualcosa, più di qualcosa.insomma la dirigenza, con tutti i suoi difetti, ha dimostrato di capire e correggere in corsa tutti gli sbandamenti di questo velocissimo treno . in basso a sinistra troverai il sito dell' agenzia di stampa xinhua( disponibile anche in inglese, francese, spagnolo, russo, arabo) dove puoi aggiornarti costantemente sulla cina.
no non studio scienze politiche

Anonimo ha detto...

Chi ha inventato l'espressione "comunismo di mercato"?

se me lo dici mi fai un favore.

Io penso che sia stato il fratello gemello di padoa schiAppa,sai quello che hanno trovato a Torino nel Cottolengo e che per darsi importanza dichiara in tv :le tasse sono bellissime.
Persino quell'aneuronica gracidante dell'annunziata ha avuto un attimo di smarrimento.

Parlando seriamente, i cinesi hanno capito una cosa fondamentale che l'economia marxista è fallimentare,come ampiamente dimostrato in tutti i paesi ex comunisti.
D'altronde governare un popolo di 1,4 miliardi di persone, con una democrazia all'italiana sarebbe da suicidio.
Quindi ferrea dittatura comunista in politica,con tanto di migliaia di esecuzione capitali per chi sgarra (hanno promesso che le diminuiranno,ma non lo potranno fare: il potere non può mostrare debolezze,altrimenti crolla) e nel contempo economia di mercato capitalistica.I soldi piacciano a tutti: anche ai figli del libretto di mao.
Alzare ogni tanto il pugno chiuso per salvarsi il culo ed in più avere i soldi,quale dramma sarà mai!!
In fondo per gli aneuronici,la libertà non ha senso.
ciao

Jean Lafitte ha detto...

"Chi ha inventato l'espressione "comunismo di mercato"?"

il signore della foto ritratta nel post qui sopra. sono daccordo che sarebbe da suicidio governare un paese così con una democrazi all' italiana (ma anche all' americana).
rimane il fatto però che la Cina rimane comunista, anzi è molto più comunista ora che ai tempi di Mao.
quando ti rimettono dentro al cottolengo salutami il fratello di Padoa Schioppa, quale ha detto una cosa sacrosanta. Le tasse sono una cosa bellissima. Perchè è bellissimo aiutare gli altri e in generale la comunità in cui si vive-

rondinelibera ha detto...

carissimo Jean,a proposito di blog Kilombista, chi determina l'adesione a Kilombo, quali sono le caratteristiche per farne parte e (sopratutto) quali sono le condizioni motivo di esclusione. mi pare che qualcuno(altri)potrebbero esserne "fuori".
con simpatia rondinelibera.