14 novembre 2007

Solidarietà agli Ultras. No all' impunità per la casta dei Poliziotti


A mente fredda, dopo aver sentito di tutto di più, ho deciso di esprimere la mia opinione circa i fatti (molteplici e anche se correlati tra loro indipendenti) di domenica. Il fatto principale è l'omicidio di Gabriele Sandri

, un ragazzo come tutti noi, ammazzato in maniera assurda da chi dovrebbe "garantire" l'inculumità di noi tutti.

Tutto il resto passa in secondo piano. La legittima reazione dei tifosi dell' Atalanta, inferociti per la mancata sospensione delle partite che invece furono sospese per l'omicidio Raciti. E' bene ricordare che nessuno dei due eventi è accaduto all' interno dello stadio (Amato ma che cavolo ci azzeccavano i tornelli?) e che il calcio non c'entra nulla se non come business. Ho sentito criminalizzare quei tifosi rei, udite udite, di aver tentato di invadere il campo di Bergamo, quasi si è parlato più di questa baggianata innocente (oddio hanno rotto una vetrata! Terroristi!) che di un fatto gravissimo come l'omicidio per mano di un poliziotto.

Altra cosa ben distinta sono state i tentativi di aggressione ai poliziotti e alle caserme. Scene da guerre civili (in cui ,vale ricordarlo, comunque i poliziotti stanno quasi sempre dalla parte dei cattivi). Questo succede quando una ondata di repressione attacca la libertà mettendo in pericolo la stessa democrazia: do you remember Bolzaneto? Fatti del genere fanno solo crescere un malcontento generale (non importa idea politica, censo, cultura) nei confronti di chi a differenza dei teppisti (che alla fine recitano la loro parte, fanno il loro mestiere e la cui presenza in una società libera è fisiologica) HA LA RESPONSABILITA' di rappresentare lo stato, uno stato democratico, libero, repubblicano e antifascista. Se la "violenza" (i tanto criticati e perseguitati ultras domanica non hanno ammazzato nessuno, la polizia sì) viene da un cittadino (libero di delinquere salvo la possibilità eventuale di subire una sanzione penale da parte dello Stato) è fisiologico, NORMALE, e aggiungo anche GIUSTO (leggete la didascalia con il testo di Thoreau qui a sinistra), se viene dalla polizia (una delle istituzioni responsabile e custode della conservazione dell' ordinamento democratico) è patologico, e inizia a diventare una patologia cronica, ormai. Ancora più cronica se si fa l'esatto contrario di quello che si dovrebbe fare. Basta repressione, libertà (che non significa impunità) per gli Ultras. E soprattutto basta all' impunità per la casta dei poliziotti. Se vogliamo che diventino un bersaglio per chi si sente discriminato.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma nella tua solidarietà con gli ultràs, te lo sei dimenticato che il giovane in questione era un estremista di destra, e pare che avesse anche delle pietre in tasca?
Io personalmente in questi casi non posso che solidarizzare con la polizia, perchè qui non si tratta di tifosi, ma di teppisti ai quali non frega assolutamente nulla del calcio o di qualsivoglia fede politica, ma interessa solo fare casino. Tifo calcistico e militanza politica sono solo scuse banali sfruttate per avere una qualche giustificazione per la voglia di fare casino e spaccare tutto...persone che invadono lo stadio a loro piacimento interrompendo un match che non aveva alcun motivo per non essere disputato, sono tifosi? Non mi pare proprio. Sono forse loro a decidere quando e come si gioca? E i tifosi negli altri stadi che sono stati al loro posto, cosa sono dei coglioni?
Ora nel caso specifico è evidente che Sandri non ha nessuna colpa, senza dubbio la colpa di tutto è del poliziotto che ha fatto fuoco, anche se credo sia evidente che lo ha fatto per sbaglio (pare abbia sparato da 66 metri, e con una pistola normale, e lo abbia centrato attraverso il vetro di una macchina, cosa che neanche in Arma Letale,)e ovviamente non può che dispiacere la morte di un ragazo così giovane e per motivi simili, ma da qui all'accanimento contro la polizia e la santificazione degli ultràs ce ne passa eccome. Ricordiamo sempre che quel gruppo di ultràs è stato capace di attacare rissa per motivi idioti come la fede calcistica, ed erano tifosi della Lazio, che ha una delle tifoserie più estremiste d'Italia, e ricordiamoci che in Italia gli ultràs si sono resi responsabili di episodi di violenza e guerriglia urbana a volte allucinanti, vedi in ultimo proprio l'omicidio Raciti.
Per cui, io ribalto la convinzione di LaFitte, sostenendo che sempre e comunque è la polizia quella dalla parte giusta, e gli ultràs da quella sbagliata, con le dovute eccezzioni, come in questo caso.

Jean Lafitte ha detto...

caro evergete come vedi quando sono posti in maniera corretta i tuoi commenti vengono pubblicati. non importa, se nel caso, Sandri fosse fascista. il problema della violenza negli stadi e che avviene appunto negli stadi, sai tante telecamere, etc... si fa brutta figura. quando avvengono altrove non c'è nessun problema. a me se due gruppi di persone si danno appuntamento per menarsi non me ne frega nulla francamente. se non ci passano di mezzo persone che non c'entrano nulla, che sia dentro o fuori lo stato. "sempre e comunque è la polizia quella dalla parte giusta". pure la Gestapo?