30 gennaio 2008

Almunia elogia ancora il governo Prodi




"Avanti sulla linea Padoa-Schioppa"

BRUXELLES - Le definisce "politiche lodevoli da portare avanti". Arriva dal commissario Ue agli Affari economici Joaquin Almunia una sorta di riconoscimento per le politiche economiche del governo Prodi e un invito a continuare nel solco tracciato. Un governo che, continua Almunia, "ha avuto grandissimo successo nel ridurre il deficit, controllare la spesa pubblica e affrontare il debito".



Il commissario, presentando la valutazione del programma di stabilità italiano, annunciato che "l'Italia, una volta che saranno notificati ad aprile i dati sul deficit del 2007 e una volta che avremo le previsioni del 2008 a maggio, con altissima probabilità vedrà abrogata la procedura per deficit eccessivo, aperta nei suoi confronti nel 2005".

Dalla Commissione Ue, però, arriva un secco monito al nostro Paese. Nel rapporto sul programma di stabilità 2007-2011 si legge come "i progressi verso il suo obiettivo di medio termine del pareggio di bilancio debbano essere più ambiziosi", devono essere "raffrorzati per il 2008, sulla base dei positivi risultati del 2007". Sottolineando, infine, come "nel 2008 il bilancio strutturale rischi di deteriorarsi sostanzialmente", visto che "l'andamento dell'aggiustamento verso l'obiettivo di medio termine appare inadeguato".

L'Italia, dunque, continua la Commissione Ue, pur riportando il suo deficit "ben al di sotto del 3% nel 2007", resta tra i Paesi "a medio rischio sul fronte della sostenibilità di lungo periodo delle proprie finanze".

E' cauto, Almunia, quando parla della situazione politica italiana. Cerca di non sconfinare su temi che non lo riguardano ma lancia però un invito a chi guiderà il nuovo governo: "Attuare pianamente la riforma pensionistica e liberare risorse per stimolare la crescita economica". Perché, continua il commissario, "le autorità italiane sanno abbastanza bene che cosa devono fare per accelerare il percorso di consolidamento del bilancio verso l'obiettivo di medio termine entro i tempi previsti".
(La Repubblica, 30 gennaio 2008)

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