06 febbraio 2008

Le scelte apparente incomprensibili di Casini e Veltroni


Che Forza Italia e Alleanza Nazionale avessero interesse ad andare a elezioni poteva apparire scontato. Soprendenti invece le scelte di Udc e Pd che di fatto hanno determinato con le loro decisione di andare a elezioni. Il partito di Casini che puntava apertamente a essere il cardine intorno al quale costruire un grande partito centrista e che già nei sondaggi aveva il 10% dei consensi (con la prospettiva di farsi ancora più argo in futuro, soprattutto verso destra) ha fatto una clamorosa inversione di rotta quando ormai l'accordo per un sistema elettorale molto simile a quello tedesco era alle porte. Risultato: due o addirittua tre scissioni e crollo ai minimi storici (si parla di 3%) e sogni di grandezza che vanno in soffitta. Sarebbe bastato appoggiare un nuovo governo. Niente. Si ritorna al vassallaggio, con prospettive ancora peggiori una volta che non ci sarà più bisogno di vassalli. Un offerta irrinunciabile di Berlusconi? A costo che non vengano mantenute queste promesse? A costo della morte politica? A costo di perdere quel treno che si stava pazientemente aspettando?
Dall' altra parte c'è la scelta coraggiosa di Walter Veltroni. Non tanto quella di correre da solo. Ma quella di non formare un governo o governicchio con chi era sfavorevole al governo Prodi (i Diniani, ma anche i fuorusciti dall' Udc e anche Fisichella) ma che avrebbero voluto appoggiare un nuovo governo "per le riforme". Inutile nasconderci dietro un dito. I numeri c'erano: è matematica. Se si va a votare è la scelta del Pd. Ma qual è il suo gioco? Andando da soli c'è la possibilità di vincere? Per quale motivo andare al voto quando si aveva ancora sotto il sedere, ben salde le poltrone? E' un rischio calcolato? Veltroni sta giocando una battaglia tutta interna alla sinistra? Perchè scegliere di andare a elezioni se si sa di perdere?
Forse le sorprese non sono finite. Ma non è detto che le prossime siano più belle di quelle a cui abbiamo già assistito.
Di scontato almeno c'è il fatto che Veltroni si metta in scia ad Obama. Anche questa scelta a doppio taglio. Vedremo. Meno male che avevo già programmato di espatriare, a breve.
Perchè se l' Italia di oggi è un paese in declino, non oso pensare cosa potrà essere dopo altri 5 anni di governo delle destre che presentano non solo un problema di mancanza di etica a cui ormai abbiamo fatto lo stomaco e a che potremmo ignorare a fronte di buon governo (anche la metà di quanto fatto da Prodi). Il problema vero è palese inadeguatezza di una classe dirigente, quella della Cdl che sa comandare ma non sa dirigere, priva di personaggi di valore, una collezione di celebri nullità. A prescindere del loro orientamento ideologico.

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