22 settembre 2008

Il latte, la Cina e la pena di morte.


dal blog di Federico Rampini.

"Era il 10 luglio 2007 quando in Cina fu eseguita la condanna a morte di Zheng Xiaoyu, 63 anni, l’ex capo dell’agenzia governativa per i controlli igienico-sanitari. Nella sua carriera al vertice dell’Amministrazione per gli alimenti e i medicinali Zheng aveva intascato 850.000 dollari di tangenti. Il prezzo per dare via libera a cibi e medicinali contraffatti, in certi casi tossici. Compreso il latte in polvere per bambini. I 13 lattanti morti erano valsi a Zheng la pena di morte in primo grado. E’ passato poco più di un anno e la Cina è di nuovo sotto lo choc di una contraffazione alimentare mortale. Il latte in polvere alla melamina ha già ucciso quattro neonati, 6.000 sono intossicati, 13.000 sono ricoverati per accertamenti. Imprese senza scrupoli aggiungevano la melamina – un prodotto sintetico usato nelle plastiche e nelle colle – per fare apparire un contenuto proteico più alto nel latte. I genitori cinesi sono terrorizzati, salvo la minoranza dei privilegiati che può permettersi di comprare solo il latte in polvere venduto a caro prezzo da multinazionali straniere. Ancora una volta, oltre ai pirati della contraffazione, sotto accusa è tutto il sistema dei controlli nella Repubblica Popolare. Il governo promette punizioni esemplari. Ma qualche credibilità può avere? E’ difficile immaginare una condanna più esemplare del patibolo. Il potere dissuasivo delle sanzioni più che alla gravità è legato alla loro certezza. Non basta un condannato a morte, se la probabilità di farla franca è di gran lunga prevalente."

Il mio commento: l'ennesima dimostrazione che in nessun caso la severità di una pena è un deterrente per la commisione di crimini.

5 commenti:

sagra ha detto...

Il mio commento:
Ennesima dimostrazione di come il Capitalismo Comunista sia perfettamente allineato con le regole peggiori del Capitalismo Borghese.

Saluti da Sagra

Jean Lafitte ha detto...

commento davvero fuori luogo che non ti fa onore.

Anonimo ha detto...

Non fare il bambino geloso cui hanno toccato il giocattolo preferito.

Essere di sinistra non può e non deve rappresentare l'alibi per vivere eternamente in un mondo di favola, come una sorta di Peter Pan.

Sei grande abbastanza per capire ed accettare l'idea che la tua "Isola chenonc'è" è molto meno idilliaca di come te la sogni la notte.

La Cina è un grande paese con un miliardo e mezzo di persone da sfamare, amministrare ed indirizzare verso una vita decente.

Deve stringere i tempi per evitare di incorrere nello stesso fallimento in cui sono incorsi la gran parte dei paesi comunisti quando le idee marxiste hanno finito la loro spinta propulsiva ed innovativa.

Questo però non equivale ad una generica sentenza assolutoria per le stupide carognate che combina a spese della povera gente.

Il funzionario corrotto è sempre esistito ed esisterà sempre, in barba a qualunque pena di morte.

Non ha alcuna utilità sociale condannare a morte un funzionario su mille.

Un buon sistema invece è quello che ne riesce a mandare semplicemente a casa 100 su 1000 corrotti, mettendo sull'avviso gli altri 900.

Pertanto il sistema cinese è sciocco, crudele e rivela la sostanziale impotenza del sistema nel controllare efficacemente il passaggio verso una forma di naturale estinzione della storica contrapposizione Capitalismo - Comunismo.

Il mio commento era tutt'altro che fuori luogo.
Invece certe esaltate prese di posizione senza un minimo di senso critico sono parecchio fuori luogo e ti fanno poco onore fra quelli che condividono la tua stessa sponda.

Cordiali saluti comunque da Sagra

Jean Lafitte ha detto...

già nel secondo commento argomenti e sviluppi un discorso senza fare uno slogan semplicista.
siamo d'accordo che è l'effettività della pena e non la sua durezza a disincentivare i crimini e ad incentivare i controlli.
quello che c'entra poco è il riferimento al capitalismo borghese o "comunista" che sia.
cordiali saluti

Anonimo ha detto...

Sacra Bibbia

Esodo 21:12...12:17

L`omicidio


12 Colui che colpisce un uomo causandone la morte, sarà messo a morte. 13 Però per colui che non ha teso insidia, ma che Dio gli ha fatto incontrare, io ti fisserò un luogo dove potrà rifugiarsi. 14 Ma, quando un uomo attenta al suo prossimo per ucciderlo con inganno, allora lo strapperai anche dal mio altare, perché sia messo a morte.

Percosse e ferite


15 Colui che percuote suo padre o sua madre sarà messo a morte.
16 Colui che rapisce un uomo e lo vende, se lo si trova ancora in mano a lui, sarà messo a morte.
17 Colui che maledice suo padre o sua madre sarà messo a morte.

(è una provocazione..per chi non l'avesse capito)