17 settembre 2009

Italians Go Home



Riguardo ai fatti di oggi.
Certo che mi dispiace per i ragazzi morti, probabilmente di tutto incolpevoli.
Ma non dimentico chi sono gli occupati e chi gli occupanti. Non bisogna dimenticarlo MAI.
Non possiamo, quindi, sperare che la guerra la vinca l'esercito italiano in quanto esercito occupante e non possiamo quindi che "gioire", se così si può dire in occasioni come queste in cui gente perde la vita, per le loro sconfitte.

1,100,1000 Nassirya.

Italians Go Home.
Il prima possibile, spero. Già ci sono state troppe morti.

4 commenti:

Alessandro ha detto...

Il fatto è che i Talebani non sono un gruppo di persone democraticamente elette e che quindi hanno un consenso chiaro, provato e maggioritario in virtù del quale sono legittimate ad agire in nome e in rappresentanza dell'intera popolazione...

Il fatto che molte persone siano andate a votare alle presidenziali nonostante il boicottaggio promosso dai talebani dimostra che esiste una fetta di popolazione non trascurabile che sicuramene non si riconosce nelle loro idee e non si sente in alcun modo rappresentata da loro...

E anche tra coloro che sono certemente anti-occidentali e quindi contrari alla presenza di soldati stranieri sul suolo afghano è ipotizzabile esistsno divisioni e idee molto diverse su come debba essere governato l'Afghanistan e su che tipo di Stato debba essere...

Ti faccio un esempio...
Nell'epoca risorgimentale c'era chi era contrario all'unità d'Italia e chi era favorevole...
Ma anche tra chi era favorevole esistevano differenze marcate...
Sia io e che tu avremmo potuto essere due persone concordi sul fatto di un'Italia indipendente e senza occupanti stranieri di sorta ma con idee totalmente differenti su come doveva essere l'Italia unita e indipendente...
Tu ad esempio avresti potuto essere un repubblicano che si ispirava alle idee che in Francia hanno dato vita alla Comune di Parigi ed io un borgese conservatore e monarchico...

In Palestina sicuramente sia i sostenitori di Fatah che quelli di Hamas concordano sull'idea di uno Stato palestinese indipendente, ma hanno idee totalmente differenti riguardo il come dirigerlo, come dimostrato dal fatto che entrambi lottano contro gli israeliani ma sul fronte interno poi si combattono a vicenda, e in modo violento...

In Iraq esiste una parte della popolazione che collabora con gli occidentali (sicuramente i curdi) e una parte che vorrebbe che le truppe occidentali lascessero il Paese...
Ma se se sciiti e sunniti sono concordi sul fatto che i militari occidentali se ne debbano andare sono in disaccordo su tutto il resto, come dimostrato dal numero di attentati reciproci (che hanno causato un numero di vittime civili altissimo) che i membri delle due etnie si fanno...
Se domani i militari occidentali se ne andessero non scoppierebbe la pace, semplicemente sciiti e sunniti regolerebbero i conti in totale libertà attraverso una bella guerra civile...

Tutto questo discorso per dire che le cose sono più complesse rispetto al quadro che presenti tu e che lo scenario secondo il quale chi ha compiuto l'attentato di oggi rappresenti e incarni l'opinione di tutta la popolazione afghana e che se domani tutti i militari occidentali se ne andessero avremmo un Paese improvvisamente pacificato e privo di tensioni fra le diverse componenti politiche, etniche e religiose è -consentimi l'uso di questo termine, non lo utilizzo con intenti enigratori o irridenti- un po' semplicistico...

Alessandro ha detto...

Postilla: ho idee diverse dalle tue (anche se non sono un berlusconiano), sono arrivato sul tuo blog attraverso dei tuoi commenti lasciati sul sito di Libertiamo (il gruppo di Della Vedova per capirci)...
Nonostante ciò e in virtù della serietà e della gravità del tema trattato ho evitato strumentalizzazioni politiche, risse da bar con insulti e invettive gratuite (di scambi reciproci tipo "comunista di m...." "servo leccaculo" non se ne sente assolutamente il biogno) e ho cercato di essere il più educato ed equilibrato possibile...
Spero che lo sforzo sia apprezzato e che dia vita ad una discussione interessante e leale.

Anonimo ha detto...

caro Alessandro intanto ti ringrazio per l'intervento costruttivo.

purtroppo ho pochissimo tempo e sarà il più possibile breve, anche se, spero, esaustivo.

Il problema della legittimazione dei talebani non è nostro. nel diritto internazionale uno stato non è uno stato sovrano se è democratico o meno.

c'è una buona fetta di popolazione italiana, la maggioranza, che non si riconosce in Berlusconi e molti governanti esteri condividono questa posizione. ma non invadono l'Italia.

che tipo di stato debba essere l'afghanistan è un problema degli afghani. ne possiamo discutere per accademia, ma non è un fatto che ci riguardi. non siamo noi a doverlo decidere.

ovviamente non pretendo di rappresentare tutta la popolazione afghana, anzi non ne rappresento neanche uno di afghano, come non lo rappresenta nessuno che non sia afghano. il punto è che non si doveva invadere questo paese.
il discorso semmai è cosa si debba fare ora a pasticci fatti.
meglio levarsi di torno o provare a sistemare le cose col rischio di peggiorarle?
meglio levarsi di torno, secondo me.

arrisentirci

Jean Lafitte

Anonimo ha detto...

Concordo. Non bisogna MAI dimenticare che occupiamo un pase da quanti?8 anni? O 7...non so nemmeno, che vergogna.
Ma come ci permettiamo di violentare così la cultura altrui? Che diritto abbiamo? Che schifo...

Bel blog. Ciao.