MENTRE L’ITALIA HA PERSO OTTO ANNI, GERMANIA E FRANCIA SONO ARRETRATE SOLO DI TRE… LA PRODUZIONE INDUSTRIALE E’ CROLLATA DEL 25%, TORNANDO AI LIVELLI DI 25 ANNI FA, NESSUN ALTRO GRANDE PAESE EUROPEO HA NUMERI COSI’ NEGATIVI….E IL 2010 INIZIA CON AUMENTI DI AUTOSTRADE, GAS E ASSICURAZIONE CHE COSTERANNO 600 EURO A FAMIGLIA
Finisce un anno difficile per le famiglie italiane e sta per iniziare un 2010 in cui si annuncia un lenta ripresa per l’economia mondiale.
Tanti uomini e donne del nostro Paese stanno vivendo un serio momento di difficoltà.
Una ricerca Ires, resa nota stamane, certifica che il 10% delle famiglie italiane detiene il 44,5% della ricchezza nazionale, mentre aumenta la distanza tra ricchi e poveri.
Sull’altro lato della scala sociale, infatti, il 50% delle famiglie ha a disposizione solo il 9,8% della ricchezza.
Accanto all’11% delle famiglie italiane che vivono al di sotto della soglia di povertà, c’è ormai un altro 7,9% di quasi poveri, quelli che vivono sull’orlo del precipizio, quelli che si vergognano e quasi lo nascondono.
Aumentano le richieste di anticipo sulla liquidazione, i pignoramenti e le cessioni di un quinto dello stipendio, i prestiti richiesti a finanziarie per fronteggiare non solo le emergenze, ma le quotidiane spese alimentari.
Facile lanciare lo slogan “nessuno sarà lasciato indietro”, quando ormai di tanti italiani indigenti si sono perse le tracce nei tornanti delle difficoltà della vita.
Facile trincerarsi dietro falsità come “nessun Paese europeo ha reagito così bene come il nostro alla crisi economica internazionale”: sono slogan che possono garantire qualche voto in più, in regime di monopolio dei media televisivi, ma son ben lungi sia dalla verità che dalla risoluzione dei problemi reali.
L’Italia ha attravervato la crisi meglio di altri? Non è vero.
I dati ufficiali della Banca d’Italia dicono che, dal 2007 ad oggi, il Pil italiano è tornato ai livelli del 2001, mentre Germania e Francia hanno perso solo tre anni, assai meno dei nostri otto e mezzo.
Se esaminiamo la produzione industriale, il crollo è ancora più evidente: in un solo anno abbiamo perso il 25%, tornando ai livelli di ben 25 anni fa.
Nessun altro grande Paese europeo ha numeri così negativi, a dimostrazione di una nostra costante, persistente e progressiva debolezza.
Manca una strategia sia da parte del governo che dell’opposizione, forse perchè la convenienza politica suggerisce il quieto vivere: meglio un declino soft, percepito gradualmente, che un impatto argentino.
Ma non crediamo che sia questo il compito di chi fa politica: siamo tra coloro che ritengono il popolo italiano adulto e responsabile, e dovere della politica non nascondere mai la verità.
A mezzanotte di oggi scattano altri pesanti aumenti.
Domani gli italiani, dopo i festeggiamenti e i cenoni, si sveglieranno con la vita più cara.
Ami la televisione? Pagherai 1,5 euro in piùdi canone.
Non puoi fare a meno di gas e acqua? Troverai le bollette più care di 50 euro l’anno.
Usi l’auto? Ecco l’aumento del 2,7% medio delle tariffe autrostradali ( costo 60 euro l’anno in più per famiglia) e quello delle assicurazioni (130 euro l’anno), oltre al solito balzo della benzina (90 euro l’anno).
Viaggi in aereo? Beccati l’aumento delle tasse aereoportuali (3 euro a viaggio).
E altre arriveranno, come la tassa sugli atti giudiziari.
E poi si dice che non si mettono le mani nelle tasche degli italiani…
Solo questi aumenti costeranno circa 600 euro l’anno a famiglia: per qualcuno sarà nulla, per molti sono importanti rinunce.
Ecco perchè gli italiani avrebbero diritto a un modo diverso di fare politica, basata su una informazione corretta, sulla verità, sui fatti e non sempre su promesse e spot pubblicitari.
Chiudiamo con una notizia emblematica.
Daniela Santanchè, per un anno tra gli irriducibili contestatori “da destra” del Pdl, famosa per aver definito Berlusconi “un uomo che le donne le vuole solo orrizzontali”, salvo poi convertirsi sulla via di Arcore, a breve sarà promossa sottosegretaria al Welfare.
I motivi? Fonti qualificate del Pdl sostengono che “è una che porta 700.000 voti” e che ” è stata lei a convincere Feltri a passare a il Giornale”.
Se queste sono le medaglie al merito, se queste sono le motivazioni di una “pasionaria” della presunta e sedicente ex “destra sociale”, cari amici di destra cercate la prossima volta di non farvi almeno prendere per il culo . Buon anno e un abbraccio a tutti.
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