27 gennaio 2010

Le ragazze di via PeniSperma

dal sito OneWoman


Vi ricordate del professore universitario di cui si era parlato ad inizio mese alle “Iene“, che chiedeva favori sessuali alle sue studentessebarattandoli con un trenta e lode sul libretto?
Dopo l’incredibile visibilità data dal servizio mandato in onda dal programma (che lo incastrava con parole e filmati inequivocabili), quali saranno state le sorti di Elio Rossitto, l’intraprendente Professore di Economia?
Rossitto, 64 anni, dopo essere stato mediatizzato, si è ritirato nella sua casa in provincia di Cosenza, dove riceve di tanto in tanto i giornalisti, e continua a difendersi professando l’amore libero, innocente e spontaneo.



Video intervistato da una reporter di Lamberto Sposini (oltre che di nuovo dalle Iene), il Professore sostiene:
“Non ho mai violentato nessuna delle mie studentesse. E dove sono le minacce e gli abusi su di loro, nei miei video e nelle mie foto?!?” […] “Con le mie alunne c’è sempre stata attrazione, c’è stato amore, inclusa quella che è diventata ricercatrice nel periodo in cui è stata la mia “amante”
Effettivamente, non è certo poter affermare il verificarsi di violenze sessuali (o “l’amore”, come sceglie di definirlo il Prof.), peccato solo che Rossitto abbia abusato della sua posizione di Docente con lo scopo di ottenere rapporti sessuali di vario tipo dalle studentesse in cambio di voti che potevano scriversi da sole (”Io ti metto solo la firma, il voto lo decidi tu”). Questo non sembra proprio “ammmore“, come sostiene convinto l’anziano docente.
Per adesso, quattro alunne Catanesi che hanno acconsentito ai favori sessuali in cambio di esami, si sono fatte avanti per denunciare il Prof.Rossitto. Tra foto, parole e video, l’ex docente (ha ben pensato di andare in pensione anticipata) è stato unicamente accusato di concussione (anche se la situazione è palese, non si sono mai verificate forzature alle ragazze).
“Non ne sapevamo nulla, quello che faceva il nostro collega Rossitto fuori dall’aula erano fatti suoi” (sostengono un paio di docenti intervistati alla Facoltà si Scienze Politiche, dove il Prof “mandrillone” insegnava). E sulla scia di questa tendenza omertosa, Rossitto cavalca l’onda dell’incerto e cerca di creare confusione argomentando:
“Quello che accadeva nelle mie ore di ricevimento si svolgeva nel mio studio, privato, in cui ero tenuto a fare quello che volevo in quanto personale”
È possibile concludere che, per un uomo maturo, non sia il massimo dell’eleganza difendersi in modo così palesemente ridicolo da catturare quasi l’attenzione; ma condannare unicamente la posizione del prof, non inquadra però il fatto in modo parziale o unilaterale? In fondo, le cose si fanno sempre in due.

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