10 febbraio 2010

L'ebreo "antisemita"Ahmadinejad piace agli ebrei iraniani e agli ebrei ortodossi

L'ebreo Ahmadinejad piace agli ebrei iraniani e agli ebrei ortodossi.

Ebreo? Si, pare proprio di si.


Almeno secondo il  Telegraph


Il cognome originale, di origini ebraiche, del presidente iraniano non è Ahmadinejad ma Sabourjan. A fine gennaio lo aveva denunciato Mehdi Khazali, figlio dell'ayatollah Abulqassim al Khazali, critico del presidente. Ora il britannico Daily Telegraph pubblica una foto in cui Ahmdinejad stesso, mostrando nel marzo del 2008 il proprio documento di identità ha involontariamente rivelato il suo cognome originario.


Il cognome, pur riportato in farsi, è di "chiara origine ebraica", spiega il Telegraph, e significa "tessitore del talled" (il tradizionale scialle indossato dagli ebrei quando pregano). Al quotidiano conservatore è bastato ingrandire il documento per trovare la conferma alle accuse di Khazali in una nota scarabocchiata, da cui emerge che la famiglia cambiò il suo nome in Ahmdinejad quando si convertirono all'Islam al momento della nascita di Mahmoud.

In Iran ha sempre vissuto una folta comunità ebraica: prima della rivoluzione khomeinista si contavano 100.000 persone, mentre ora ne sono rimaste poco meno di 11mila.(tgcom).

Piace agli ebrei iraniani? 
Si pare proprio di si.

Piace agli ebrei ortodossi?
Si, anche in questo caso è vero.

dal sito A Sangue Freddo


Che il presidente iraniano Ahmadinejad ce l'avesse con lo Stato d'Israele non è certo un segreto. Ma forse non tutti sanno che ci sono ebrei che parteggiano per lui. Nell’albergo di Manhattan che lo ospita nella sua "gita" per l'America, Ahmadinejad ha ricevuto una delegazione della Naturei Karta International,un’organizzazione ebraica anti-sionista che sostiene d’interpretare alla lettera laTorahil libro sacro dell’ebraismo. Secondo loro, le sacre scritture proibiscono la creazione di uno stato ebraico prima della venuta del Messia, e lo stato d’Israele sarebbe un’impostura e la sovranità sulla Terra santa apparterrebbe ai palestinesi. Il rabbino Moshe bel Beek, leader di Naturei così ha accolto il leader iraniano: "Siamo onorati di incontrare una personalità di questo calibro, qualcuno che capisce la differenza tra giudaismo e sionismo. Ahmadinejad non è un anti-semita e non è un nemico del popolo ebraico, ci sono molti ebrei che vivono felici anche in Iran"
Curiosa tutta questa simpatia, anche tenendo conto le posizioni dell'Iran nel negare l'Olocausto. Ma altre critiche ad Israele arrivano dal cuore del paese. L’ex ministra israeliana dell’Istruzione, Shulamit Aloni, ha denunciato Tel Aviv per i maltrattamenti dei palestinesi, e l’ha accusato di "etnocrazia e razzismo". Tempi duri per Israele.

Dunque Ahmadinejad non solo ha origini ebraiche ma non è per nulla antisemita(bensì antisionista), come non sono antisemiti bensì antisionisti sono gli ebraissimi  ebrei ortodossi di qui sopra o l'ex ministro Aloni.
Purtroppo il Presidente Ahmadinejad è vittima della disinformazione della propaganda occidentale.
Al riguardo vi consiglio la lettura di quest'articolo pubblicato sul sito Pressante.



Non c'è niente da fare: il presidente iraniano Ahmadinejad proprio non riesce a farsi capire. Qualsiasi cosa dica che contenga la parola "Israele", i media globali ci avvertono che quel pazzo scatenato vuole cancellare Israele dalla mappa geografica, che nega l'Olocausto, chi non salta israeliano è, eccetera. Se un giorno sentirete che vuole distruggere l'Italia, probabilmente avrà semplicemente detto che non gli piace la pizza. L'ultimo esempio è di questi giorni.
Ecco cosa scrive, ad esempio, TgCom: 

Ahmadinejad:"Distruggere Israele"

"E' la soluzione per risolvere guerra"

Per il presidente dell'Iran, Mahmoud Ahmadinejad, la soluzione per risolvere la crisi in Medio Oriente è "distruggere Israele". La notizia è stata riportata da organi di stampa ufficiali di Teheran.

Addirittura!
Dare una notizia in questo modo è fare informazione, disinformazione, propaganda o terrorismo mediatico?
Perchè ovviamente, le cose stanno in ben altro modo.
Ecco le parole di Ahmadinejad:
"Though elimination of the Zionist regime is the main solution to the current crisis, at this stage a cease-fire should be immediately established. "Any violation of the internationally recognized borders of Lebanon should also be stopped. Peace and security in Lebanon and its borders should be maintained by the Lebanese government and nation" 
"Sebbene l'eliminazione del regime Sionista sia la principale soluzione alla crisi corrente, al momento un immediato cessate-il-fuoco dovrebbe essere stabilito. Qualsiasi violazione dei confini internazionalmente riconosciuti del Libano dovrebbe essere inoltre fermata. Pace e sicurezza in Libano ed i suoi confini dovrebbero essere mantenuti dal governo e dalla nazione Libanese"
Un conto è volere l'eliminazione di un regime alla guida di un paese e altra cosa è volere l'eliminazione del paese stesso. E' come se 65 anni fa il presidente di un qualche Stato avesse detto: "La soluzione del problema del nazifascismo è l'eliminazione dei regimi di Hitler e Mussolini" e ipotetici grossi mass media allora inesistenti avessero riportato "La soluzione del problema del nazifascismo è l'eliminazione di Germania ed Italia". A quest'ora saremmo  ancora costretti a fare il saluto romano.
E' evidentissima la malafede della grossa informazione, in Italia poi non ci facciamo mancare mai nulla e diamo sempre il meglio di noi stessi quando si tratta di manipolare e disinformare. 
Il presidente Iraniano non ha mai detto di voler cancellare Israele dalla mappa geografica, refrain che ci viene continuamente riproposto da qualche mese a questa parte.
In realtà ha chiesto come obiettivo per il futuro la rimozione dei regimi che sono al potere in Israele e negli USA. Ha chiesto una maggiore autorità per la Palestina. La parola mappa non compare nemmeno in nessuno dei suoi discorsi. E il presidente rende chiaro che l’Olocausto è avvenuto, ma, sostiene che le potenze occidentali hanno sfruttato il ricordo dell’Olocausto per i loro scopi imperialistici. Ciò con cui se ne sono usciti i maggiori mass media è un completo inganno.
L’inganno è aiutato dal fatto che molti mezzi di comunicazione usano una compagnia "indipendente" chiamata Middle East Media Research Institute (Memri) per tradurre lingue mediorientali. Memri guarda caso è posseduta da due Israeliani di destra neo-con: Meyrav Wurmser, la moglie di uno degli aiutanti di Dick Cheney (ed ex assistente speciale di ‘Strap-on’ John Bolton ), David Wurmser e l’ex (?) ufficiale dell’Intelligence Militare Israeliana, Colonnello Yigal Carmon. 
Ahmadinejad circa 3 mesi fa ha scritto questa lettera aperta a George Bush, che è stata ampiamente ignorata - se non addirittura negata, inizialmente - dalla maggioranza dei media occidentali. 

Signor George Bush, Presidente degli Stati Uniti d’America
E’ già da diverso tempo ormai, che stavo pensando a come si possano giustificare le innegabili contraddizioni che esistono sullo scenario internazionale, che vengono discusse continuamente, specialmente nelle tribune politiche e tra gli studenti universitari. Molte domande rimangono senza risposta. Ciò mi ha spinto a discutere alcune delle contraddizioni e delle domande, nella speranza che si possa creare un’opportunità per rivederle.

Si può essere un seguace di Gesù Cristo (La Pace Sia Su Di Lui) [E' una locuzione che i musulmani di solito aggiungono dopo il nome di Maometto, in segno di rispetto, N.d.T.] , il grande Messaggero di Dio, sentirsi obbligato a rispettare i diritti dell'uomo, presentare il liberalismo come un modello di civilizzazione, annunciare la propria opposizione alla proliferazione delle armi nucleari e delle armi di distruzione di massa, fare della “Guerra al Terrore” il proprio slogan, e infine, lavorare per l'istituzione di una comunità internazionale unificata -- una comunità che un giorno sarà governata da Cristo e dai virtuosi della Terra, ma allo stesso tempo attaccare le nazioni, distruggere le vite, la reputazione e le proprietà della gente e, basandosi su una piccola probabilità che ci siano alcuni criminali in un villaggio, in una città, o ad esempio all’interno di un convoglio, bruciare per intero il villaggio, la città o il convoglio.
O che a causa della possibile dell'esistenza di armi di distruzione di massa in un paese, questo venga occupato, circa 100.000 persone vengano uccise, le sue fonti d'acqua, l’agricoltura e l’industria distrutte, quasi 180.000 soldati stranieri vengano dispiegati sul terreno, l’inviolabilità delle case private dei cittadini venga infranta e il paese rimandato indietro nel tempo forse di 50 anni.
A che prezzo? Centinaia di miliardi di dollari vengono spesi dal Ministero del Tesoro di un paese e di alcuni altri paesi e decine di migliaia di giovani uomini e donne – come truppe di occupazione – vengono messi in pericolo, strappati alle famiglie ed ai propri cari, le loro mani vengono macchiate con il sangue di altri, e loro sono sottoposti ad una pressione psicologica così forte che ogni giorno alcuni si suicidano, e quelli che tornano a casa soffrono di depressione, si ammalano e lottano con ogni tipo di malattia immaginabile; mentre altri vengono uccisi ed i loro corpi restituiti alle loro famiglie.
Con il pretesto dell'esistenza delle armi di distruzione di massa, questa enorme tragedia ha travolto sia la gente del paese occupato che di quello occupante. Poi si è scoperto che non c’era nessuna arma di distruzione di massa sin dall'inizio.
Certo, Saddam era un dittatore assassino. Ma la guerra non è stata intrapresa per rovesciarlo, l'obiettivo annunciato della guerra era trovare e distruggere le armi di distruzione di massa. È stato rovesciato lungo il percorso verso un altro obiettivo; nonostante ciò la gente del posto è felice del fatto che sia stato rovesciato. Faccio notare che durante i molti anni della guerra imposta contro l’Iran Saddam era sostenuto dall'Occidente.

Signor Presidente,
Forse sa che sono un insegnante. I miei allievi mi chiedono come possono queste azioni essere riconciliate con i valori descritti all'inizio di questa lettera, e con la devozione a Gesù Cristo (La Pace Sia Su Di Lui), il Messaggero della pace e del perdono?
Ci sono prigionieri nella Baia di Guantanamo che non sono stati processati, non hanno rappresentanza legale, le loro famiglie non possono vederli e sono tenuti prigionieri in una terra sconosciuta al di fuori del loro paese. Non c’è nessun controllo internazionale sulle loro condizioni e sul loro destino. Nessuno sa se siano prigionieri, prigionieri di guerra, incriminati oppure criminali.
Gli investigatori europei hanno confermato l'esistenza di prigioni segrete anche in Europa. Non riesco a correlare il fatto che una persona venga sequestrata, e trattenuta in prigioni segrete, con le procedure di nessun sistema giudiziario.
Se è solo per quello, non riesco a capire come tali azioni corrispondano ai valori descritti all'inizio di questa lettera, cioè gli insegnamenti di Gesù Cristo (La Pace Sia Su Di Lui), i diritti dell'uomo e i valori liberali.
I giovani, gli studenti dell'università e la gente comune hanno molte domande da porre sulla questione di Israele. Sono certo che lei sia a conoscenza di alcune di queste.
Nel corso della storia, molti paesi sono stati occupati, ma penso che l'istituzione di un nuovo paese con un nuovo popolo, sia un fenomeno nuovo che è esclusivo dei nostri tempi.
Gli studenti affermano che 60 anni fa quel paese non esisteva. Mostrano vecchi documenti e mappamondi e dicono che per quanto abbiano cercato molto, non siano riusciti a trovare un paese chiamato Israele.
Io dico loro di studiare la storia della prima e della seconda guerra mondiale. Uno dei miei allievi mi ha detto che durante la seconda guerra mondiale, nella quale morirono più di dieci di milioni di persone, le notizie sulla guerra, venivano diffuse rapidamente dalle stesse parti in guerra.
Ciascuno vantava le proprie vittorie e le più recenti sconfitte al fronte  dell’avversario. Dopo la guerra hanno sostenuto che sei milioni di ebrei erano stati uccisi. Sei milioni di persone che erano legate per certo ad almeno due milioni di famiglie.
Supponiamo pure che questi fatti siano veri. Ciò si traduce automaticamente nell’istituzione dello stato d’Israele in Medio Oriente o del sostegno a tale stato? Come può essere razionalizzato o spiegato questo fenomeno?

Signor Presidente,
Sono sicuro che lei sappia in che modo - e a quale prezzo - Israele fu istituito:
-- Molte migliaia di persone sono state uccise durante questo processo.
-- Milioni di abitanti locali sono diventati rifugiati.
-- Centinaia di migliaia di ettari di terreno coltivabile, di piantagioni di olive, di città e di villaggi sono stati distrutti.
Questa tragedia non ha riguardato solo il periodo dell'istituzione dello stato; purtroppo va avanti da 60 anni.
E’ stato istituito un regime che non mostra pietà neanche per i bambini, distrugge le case quando gli occupanti sono ancora dentro, annuncia in anticipo gli elenchi e i piani per assassinare personaggi palestinesi e tiene migliaia di palestinesi in prigione. Un fenomeno tale è unico - o per lo meno estremamente raro - nella memoria recente.
Un'altra grossa domanda che la gente si pone è "perchè questo regime viene sostenuto?"
Il sostegno a questo regime è conforme agli insegnamenti di Gesù Cristo (La Pace Sia Su Di Lui) o di Mosè (La Pace Sia Su Di Lui), o ai valori liberali?
O dobbiamo desumere che permettere agli abitanti originari di queste terre – sia all’interno sia al di fuori della Palestina – siano essi cristiani, musulmani o ebrei, di determinare il loro destino, sia contrario ai principi della democrazia, ai diritti dell'uomo e agli insegnamenti dei profeti? E se non è così, perchè c’è così tanta opposizione ad un referendum?
L’amministrazione palestinese eletta di recente si è appena insediata. Tutti gli osservatori indipendenti hanno confermato che questo governo rappresenta l'elettorato. Incredibilmente però, il governo eletto è stato messo sotto pressione e gli è stato raccomandato di riconoscere il regime israeliano, abbandonare la lotta e continuare i programmi del governo precedente.
Se il governo Palestinese attuale avesse puntato sulla suddetta linea, il popolo Palestinese lo avrebbe votato? Di nuovo, come può tale posizione assunta in opposizione al governo Palestinese essere riconciliata con i valori descritti prima? La gente chiede anche "perchè su tutte le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che condannano Israele viene posto il veto?"

Signor Presidente,
Come lei ben sa, vivo fra la gente e sono in contatto costante con loro – e anche molte persone nell’area del Medio Oriente sono in contatto con me. Nessuno ha fiducia in tali discutibili politiche. E’ evidente che la gente della regione sta diventando sempre più arrabbiata per tali politiche.
Non voglio porre troppe domande, ma devo accennare anche ad altre questioni.
Perchè mai ogni successo tecnologico e scientifico che venga raggiunto nella regione del Medio Oriente viene tradotto e rappresentato come una minaccia contro il regime sionistico? Ricerca e Sviluppo scientifico non sono parte dei diritti fondamentali delle nazioni?
Lei conosce la storia. A parte nel Medio Evo, in quale altro momento della storia il progresso scientifico e tecnico è stato considerato un crimine? La possibilità che successi scientifici vengano utilizzati per scopi militari può essere motivo sufficiente ad opporsi alla scienza e alla tecnologia complessivamente? Se è vera una tale supposizione, allora tutte le discipline scientifiche, comprese la fisica, la chimica, la matematica, la medicina, l'ingegneria, ecc, devono essere contrastate.
Sulla questione irachena sono state raccontate delle bugie. Qual è stato il risultato? Non ho dubbi che mentire è un comportamento da condannare per qualsiasi cultura, e che anche a lei non piaccia che le vengano raccontate delle bugie.

Signor Presidente,
I Latino-Americani hanno o no il diritto di chiedere perchè il loro governo eletto venga contrastato e si dà supporto ai leader di colpi di stato? Oppure, perchè devono essere minacciati e vivere costantemente nella paura?
La gente dell'Africa è lavoratrice, creativa e di talento. Può svolgere un ruolo importante e di valore nel provvedere ai bisogni dell’umanità e contribuire al suo progresso materiale e spirituale. La povertà e le difficoltà in gran parte dell'Africa stanno impedendo che ciò accada. Non ha la gente Africana il diritto di chiedere perchè la sua enorme ricchezza -- compresi i minerali – viene saccheggiata, malgrado il fatto che ne abbia bisogno più di altri?
Di nuovo le chiedo, queste azioni corrispondono agli insegnamenti di Cristo e ai principi dei diritti dell'uomo?
Anche il coraggioso e devoto popolo dell'Iran ha molte domande e rimostranze da farle, che includono: il colpo di Stato del 1953 ed il successivo rovesciamento del governo legale di allora, l'opposizione alla rivoluzione islamica, la trasformazione di un'ambasciata nel quartiere generale che sostiene le attività di chi si oppone alla Repubblica Islamica (molte migliaia di pagine di documenti confermano questa rivendicazione), il sostegno a Saddam nella guerra che ha intrapreso contro l'Iran, l’abbattimento di un aereo passeggeri iraniano, il congelamento dei beni della nazione iraniana, minacce che aumentano, rabbia e fastidio di fronte al progresso scientifico e nucleare della nazione iraniana (nel momento stesso in cui tutti gli Iraniani ne sono felici e festeggiano il progresso del loro paese), e molte altre rimostranze a cui non mi riferirò in questa lettera.

Signor Presidente,
L’undici Settembre è stato un avvenimento orribile. L'uccisione di innocenti è deplorabile e spaventosa in qualsiasi parte del mondo. Il nostro governo ha immediatamente dichiarato la sua repulsione verso coloro che lo hanno messo in atto ed ha offerto le sue condoglianze ai parenti delle vittime ed espresso la propria compassione.
Tutti i governi hanno il dovere di proteggere le vite, la proprietà e la buona condizione dei propri cittadini. Secondo quanto viene riferito il suo governo impiega vasti sistemi di sicurezza, di protezione e di intelligence - e persegue i suoi avversari perfino all'estero.
L’undici Settembre non è stata un’operazione semplice. Può essere stata progettata ed eseguita senza il coordinamento con l’intelligence e i servizi di sicurezza - o una loro ampia infiltrazione?
Ovviamente questa è solo una congettura. Perchè vari aspetti degli attacchi sono stati tenuti segreti? Perchè non ci viene detto chi ha mancato alle proprie responsabilità? E perchè i responsabili e i colpevoli non vengono identificati e messi sotto processo?
Tutti i governi hanno il dovere di fornire sicurezza e pace dello spirito ai loro cittadini. Ormai da diversi anni, la gente del vostro paese e i vicini delle zone problematiche del mondo non hanno pace dello spirito. Dopo il 9-11, invece di guarire e occuparsi delle ferite emotive dei superstiti e del popolo Americano -- che è stato immensamente traumatizzato dagli attacchi -- alcuni media occidentali hanno soltanto intensificato il clima di timore e di insicurezza -- alcuni hanno parlato costantemente della possibilità di nuovi attacchi terroristici ed hanno mantenuto la gente nella paura. Questo per lei è un servizio reso alla gente Americana? È possibile calcolare quali siano i danni provocati dal timore e dal panico?
I cittadini Americani hanno vissuto nel timore costante di nuovi attacchi che potrebbero venire in qualsiasi momento e in ogni posto. Si sono sentiti insicuri in strada, al lavoro e a casa. Chi sarebbe felice di questa situazione? Perchè i media, invece di veicolare un senso di sicurezza e pace dello spirito, hanno dato spazio a un senso di insicurezza?
Alcuni credono che la propaganda abbia aperto la strada – dandone la giustificazione – ad un attacco all'Afghanistan. Devo ancora una volta far riferirmento al ruolo dei media. Tra i principi di base dei media, la corretta diffusione delle informazioni e il commento onesto di una notizia sono stabiliti come punti fermi. Esprimo il mio profondo rincrescimento per la negligenza mostrata da alcuni media occidentali nel rispetto di questi principi. Il pretesto principale per un attacco all’Iraq era l'esistenza di armi di distruzione di massa. Questa cosa è stata ripetuta incessantemente – perché il pubblico alla fine ci credesse – e così è stato preparato il terreno per un attacco all’Iraq.
La verità non verrà smarrita in un clima distorto e ingannevole? Di nuovo, se si permette che la verità sia perduta, come può essere riconciliata questa cosa con i valori accennati all’inizio?
E’ forse persa anche la verità che conosce l’onnipotente?

Signor Presidente,
nelle nazioni del mondo i cittadini provvedono alle spese dei governi in modo che questi possano a loro volta servirli. La domanda qui è "che cosa hanno prodotto per i cittadini le centinaia di miliardi di dollari spesi ogni anno per pagare la campagna in Iraq?"
Come la vostra Eccellenza saprà, in alcuni stati del vostro paese la gente sta vivendo nella povertà. Molte migliaia sono senza casa e la disoccupazione è un problema enorme. Naturalmente questi problemi esistono -- in misura più o meno grande -- anche in altri paesi. Considerando queste condizioni, possono le spese colossali della campagna -- pagata dal Ministero del Tesoro -- essere spiegate ed essere coerenti con i principi sopraccennati?
Quelle che ho menzionato sono alcune delle rimostranze della gente di tutto il mondo, nella nostra regione e nel vostro paese. Ma il mio conflitto principale – col quale spero che vi troverete almeno in parte d’accordo -- è:
Coloro che sono al potere hanno un termine preciso al loro mandato e non governeranno indefinitamente, ma i loro nomi verranno scritti nella storia e verranno costantemente giudicati sia nell’immediato che nei tempi a venire.
La gente esaminerà le nostre presidenze. Siamo riusciti a portare pace, sicurezza e prosperità per la gente o abbiamo invece portato insicurezza e disoccupazione?
Abbiamo voluto stabilire la giustizia o abbiamo solo sostenuto speciali gruppi di interesse, e col forzare molta gente a vivere nella povertà e nelle difficoltà abbiamo reso un ristretto numero di persone ricche e potenti – barattando così l'approvazione dei popoli e dell’Onnipotente con quella di queste persone?
Abbiamo difeso i diritti dei diseredati o li abbiamo ignorati?
Abbiamo difeso i diritti di tutti i popoli del mondo o abbiamo imposto loro delle guerre, interferito illegalmente nei loro affari, costruito prigioni infernali per incarcerare alcuni di loro?
Abbiamo portato la pace e la sicurezza nel mondo o abbiamo innalzato il livello dell'intimidazione e delle minacce?
Abbiamo detto la verità alla nostra e ad alle altre nazioni del mondo o ne abbiamo mostrato una versione invertita?
Eravamo dalla parte della gente o eravamo gli occupanti e gli oppressori?
Le nostre amministrazioni si sono adoperate per promuovere il comportamento razionale, la logica, l'etica, la pace, gli obblighi da adempiere, la giustizia, il servizio verso la gente, la prosperità, il progresso ed il rispetto per la dignità umana o invece hanno promosso la forza delle armi, dell'intimidazione, dell'insicurezza, della noncuranza per la gente, ritardando il progresso ed i risultati di altre nazioni, calpestando i diritti delle persone?
E infine, essi ci giudicheranno per come siamo rimasti fedeli al nostro giuramento d’insediamento -- servire la gente, che è il nostro compito principale, e alle tradizioni dei profeti -- oppure no?

Signor Presidente,
Per quanto tempo può ancora il mondo tollerare questa situazione?
Dove questa attitudine condurrà il mondo?
Per quanto tempo la gente del mondo deve pagare le decisioni errate di alcuni governanti?
Per quanto tempo ancora lo spettro dell’insicurezza -- sollevato dall’ammassare armi di distruzione di massa -- inseguirà la gente del mondo?
Per quanto tempo ancora il sangue degli uomini innocenti, delle donne e dei bambini sarà versato sulle strade, e le case della gente distrutte sopra le loro teste?
Siete soddisfatto dello stato attuale del mondo?
Pensate che le attuali politiche possano continuare?
Se i miliardi di dollari spesi nella sicurezza, nelle campagne militari e nei movimenti di truppe fossero invece spesi per investimenti e per l’assistenza ai paesi poveri, nella promozione della salute, nella lotta alle varie malattie, nell’educazione e nel miglioramento della forma fisica e mentale, nell’assistenza alle vittime dei disastri naturali, nella creazione di possibilità d'impiego e nella produzione, in progetti per lo sviluppo e nella mitigazione della povertà, nella costruzione della pace, nella mediazione nelle dispute tra gli stati, e nell’estinguere le fiamme dei conflitti razziali, etnici e di altro genere, dove sarebbe il mondo oggi?
Non sarebbero il vostro governo e la gente giustamente fieri?
Non sarebbe stata la condizione politica ed economica della vostra amministrazione più forte?
E, cosa che mi dispiace di più dire, ci sarebbe stato un così sempre crescente odio globale verso il governo americano?

Signor Presidente, non è mia intenzione affliggere nessuno.
Se i profeti Abramo, Isacco, Giacobbe, Ismaele, Giuseppe, o Gesù Cristo (La Pace Sia Su Di Lui) fossero oggi con noi, come avrebbero giudicato tale comportamento? Ci verrebbe affidato un ruolo nel mondo promesso, dove la giustizia diventerà universale e Gesù Cristo (La Pace Sia Su Di Lui) sarà presente? Verremmo quantomeno accettati da Loro?
La mia domanda di base è questa: Non esiste nessun modo migliore per interagire col resto del mondo? Oggi ci sono centinaia di milioni di cristiani, centinaia di milioni di musulmani e di milioni di persone che seguono gli insegnamenti di Mosè (La Pace Sia Su Di Lui) Tutte le religioni rivelate condividono e rispettano una parola e quella è "monoteismo" o credenza in un solo Dio e nessun altro nel mondo.
Il Santo Corano sollecita questa parola comune ed invita tutti i seguaci delle religioni rivelate dicendo: (3.64) Di': "O seguaci del Libro, addivenite ad una dichiarazione comune tra noi e voi: [e cioè ] che non adoreremo altri che Allah, senza nulla associarGli, e che non prenderemo alcuni di noi come signori all'infuori di Allah". Se poi volgono le spalle allora dite: "Testimoniate che noi siamo musulmani". (la famiglia di Imran)

Signor Presidente,
Secondo i versi divini, tutti siamo stati invitati per adorare un Dio e per seguire gli insegnamenti dei profeti divini.
"adorare un Dio che è al di sopra di tutti i poteri nel mondo e che può fare tutto ciò che Lo aggrada." "il Signore che conosce quello che è nascosto e ciò che è visibile, il passato ed il futuro, che conosce cosa succede nei cuori dei suoi servi e registra i loro atti."
"Il Signore che è il padrone del cielo e della terra e tutto l'universo è la Sua corte”.”La pianificazione dell'universo è fatta dalle Sue mani e dà ai Suoi servi la buone novelle della misericordia e del perdono dei peccati" "Egli è il compagno degli oppressi ed è il nemico degli oppressori" "E’ il compassionevole, il Clemente" "Egli è il ricorso del fedele e guida dalle tenebre verso la luce" "Egli è il testimone alle azioni dei Suoi servi" "Egli invita i servi ad essere fedeli ed a fare buone azioni e chiede loro di rimanere sul percorso della rettitudine ed a perseverare "" Invita i servi a prestare attenzione ai Suoi profeti ed è testimone delle loro azioni "" che una cattiva fine appartiene soltanto a coloro che ha scelto la vita di questo mondo, che Gli hanno disobbedito ed hanno oppresso i Suoi servi " e " Una buona terra e un paradiso eterno appartengono a quei servi che temono la Sua magnificenza e non seguono le loro inclinazioni lascive."
Crediamo che un ritorno agli insegnamenti dei profeti divini sia l'unica strada che conduce alla salvezza e ci è stato riferito che vostra Eccellenza segue gli insegnamenti di Gesù (La Pace Sia Su Di Lui) e crede nella promessa divina del ruolo dei giusti sulla Terra.
Noi inoltre crediamo che Gesù Cristo (La Pace Sia Su Di Lui) sia stato uno dei grandi profeti dell’Onnipotente. È stato elogiato ripetutamente nel Corano. Gesù (La Pace Sia Su Di Lui) è stato anche citato nel Corano: (19.36) e certamente Allah è il mio Signore ed il vostro Signore, quindi lo serviamo; questa è la retta via. Il servizio e l’obbedienza all’Onnipotente è il credo di tutti i messaggeri divini.
Il Dio di tutta la gente in Europa, in Asia, in Africa, in America, nel Pacifico e nel resto del mondo è uno. È l’Onnipotente che desidera guidare e dare dignità a tutti i suoi servi. Egli ha donato la grandezza al Genere Umano.
Abbiamo letto ancora nel Libro Santo: "il Dio Onnipotente ha mandato i suoi profeti con miracoli e chiari segni per guidare la gente, mostrare loro i segni divini e purificarli dai peccati e dalle impurità. Ed Egli ha mandato il Libro e la misura in modo che la gente avesse l’evidenza della giustizia ed evitasse i ribelli."
Tutti i suddetti versi possono essere visti, in un modo o nell'altro, anche nel Buon Libro (La Bibbia ndt.).
I profeti divini hanno promesso:
Verrà il giorno in cui tutti gli esseri umani verranno radunati davanti alla corte dell’Onnipotente, di modo che i loro atti saranno esaminati, i Buoni verranno indirizzati verso il Paradiso ed i malvagi incontreranno la punizione divina . Io credo che entrambi crediamo in tale giorno, ma che non sarà facile calcolare le azioni dei governanti, perché dobbiamo rispondere alla nostra nazione ed alle altre le cui vite sono state direttamente o indirettamente influenzate dalle nostre azioni.
Tutti i profeti parlano di pace e di tranquillità per l'uomo -- basate sul monoteismo, sulla giustizia e sul rispetto per la dignità umana.
Non pensate che se tutti noi credessimo e ci attenessimo a questi principi, ovvero, il monoteismo, il culto di Dio, la giustizia, il rispetto per la dignità dell'uomo, la fede nell'ultimo giorno, potremmo superare i problemi attuali del mondo -- che sono il risultato della disobbedienza all’Onnipotente ed agli insegnamenti dei profeti -- e migliorare le nostre azioni?
 
Non pensate che la fede in questi principi promuova e garantisca la pace, l'amicizia e la giustizia?
Non pensate che i principi sopraccennati scritti o non scritti siano rappresentati universalmente?
Non accetterete questo invito? Cioè un ritorno genuino agli insegnamenti dei profeti, al monoteismo ed alla giustizia, alla preservazione della dignità umana ed all’obbedienza all’Onnipotente ed ai Suoi profeti?

Signor Presidente,
La storia ci insegna che i governi repressivi e crudeli non sopravvivono. Dio ha affidato il destino degli uomini a loro stessi. L’Onnipotente non ha affidato l'universo e l'umanità agli strumenti che si sono poi dati. Molte cose sono accadute contro i desideri ed i programmi dei governi. Questi fatti ci dicono che esiste un potere più grande in azione e che tutti gli eventi sono determinati da Lui.
Può uno negare oggi i segni del cambiamento nel mondo?
È la situazione del mondo oggi paragonabile a quello di 10 anni fa? I cambiamenti accadono velocemente ed con un ritmo travolgente.
La gente del mondo non è felice con lo status quo e presta poca attenzione alle promesse ed alle osservazioni fatte da un certo numero di governanti influenti del mondo. Molta gente nel mondo si sente insicura, si oppone alla diffusione dell'insicurezza e della guerra, non approva e non accetta politiche dubbie.
La gente disapprova il crescente divario fra gli abbienti ed i non abbienti e tra i paesi ricchi e poveri.
La gente è disgustata dall'aumento della corruzione.
La gente di molti paesi è arrabbiata per gli attacchi ai loro fondamenti culturali e la disintegrazione delle famiglie. È ugualmente scoraggiata dalla scomparsa della compassione e della pietà. La gente del mondo non ha fiducia nelle organizzazioni internazionali, perché i loro diritti non sono sostenuti da queste organizzazioni.
La democrazia di stile occidentale ed il liberalismo non sono stati capaci a contribuire alla realizzazione degli ideali dell’umanità. Oggi questi due concetti hanno fallito. Coloro che riescono a comprendere possono già sentire i suoni del frantumarsi e della caduta dell'ideologia e dei pensieri propri dei sistemi democratici liberali.
Sempre più vediamo che la gente del mondo sta affollandosi verso un punto focale principale -- che è l’Onnipotente Dio. Indubbiamente attraverso la fede in Dio e negli insegnamenti dei profeti, la gente sconfiggerà i propri problemi. La mia domanda per voi è: "Non ha il desiderio di unirsi a loro?"

Signor Presidente,
Che ci piaccia o no, il mondo sta gravitando verso la fede nell’Onnipotente e la giustizia e la volontà di Dio prevarranno su tutte le cose.
Vasalam Ala Man Ataba’al hoda
Mahmood Ahmadi-Nejad
Presidente della Repubblica Islamica dell'Iran




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