Minzo «epurator», chi non s’inchina viene silurato
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Promossi e bocciati. Anzi, epurati. Sono già partite al Tg1 premiazioni e punizioni sulla base della «Minzo’s list»: le firme raccolte in redazione sul documento di sostegno al direttore fatta girare la settimana scorsa da alcuni vicedirettori e caporedattori. Ma per l’errore, o la scelta, nel titolo su Mills («assolto» anziché «prescritto») l’Ordine dei Giornalisti ascolterà Augusto Minzolini venerdì 19.
È stato rimosso lunedì Massimo De Strobel da capo redattore centrale al coordinamento (ruolo di controllo della line svolto per 18 anni) e sostituito dal dalemiano Leonardo Sgura. De Strobel non ha firmato il documento «pro-Minzo», Sgura sì (il Cdr del Tg1 informa che ha chiuso un vertenza per la nomina da «caporedattore ad personam»). Promossi altri due che hanno firmato: Filippo Gaudenzi caporedattore centrale con delega alla cronaca e alla redazione Internet; Mario Prignano, ex Libero assunto due mesi fa come vice caporedattore del politico, premiato a caporedattore responsabile di Internet (ancora senza redazione). Scrisse il primo titolo «Mills assolto per prescrizione» (con un doppio errore, poi il vicedirettore Ferragni lasciò «assoluzione»).
«Campagna di ritorsione» verso giornalisti «non omogenei alla direzione», denunciano i due consiglieri Rai del Pd, Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, in una lettera al presidente Garimberti, sollecitandone un «tempestivo intervento»: potrebbe trattarsi di una «grave violazione delle garanzie giuslavoriste» per i dipendenti, e «uno stravolgimento» del Codice etico Rai sulle «politiche del personale».
In vista altre «punizioni». Nel mirino Maria Luisa Busi e Tiziana Ferrario: una delle due dovrebbe lasciare la conduzione del tg alle 20, per lasciare il mezzobusto a Francesco Giorgino (raccolse le firme nella sua stanza). Caporedattore del politico, è il braccio destro di Minzolini: insieme al fratello avvocato, Nicola (candidato a sindaco del Pdl ad Andria) ha accompagnato alla procura di Trani il direttore del Tg1, che è indagato per aver violato il segreto istruttorio, avendo comunicato subito, da Trani, del suo interrogatorio a un collaboratore del premier a Palazzo Chigi.
In previsione altre rimozioni: alle 13,30 Paolo Di Giannantonio con Laura Chimenti e a Francesca Grimaldi (vicine ad An), quest’ultima sostituita nel tg di mezza sera da Alberto Matano (area Udc). Di «mattanza al Tg1» ha parlato il senatore Idv Pancho Pardi in Vigilanza davanti al Dg Rai Masi: «L’unico precario che non ha firmato il sostegno è stato già epurato». Ieri alle 20 il tg ha aperto sulle grida del premier contro la «libertà mutilata» dai pm. Eppure allo stesso Berlusconi un direttore del Tg1 che si muove a «gamba tesa», indagato, potrebbe non essere utile. Tanto che si profila Antonio Preziosi al suo posto: il direttore del Gr Radio, per anni al seguito del premier,fa passare gli stessi messaggi in modo più subdolo ma efficace. Infatti lo ha intervistato lunedì al Gr1.
Oggi di Minzolini-intercettazioni parlerà il Cda Rai. Il Dg Masi dovrà dire se avvierà un’indagine; il consigliere Pdl Verro difende Minzo come «vittima». Il segretario Usigrai Verna attacca il «nervoso pendolare del busto» che «per due volte in un minuto ha dato la notizia, infondata, di non essere indagato. Come può fidarsi chi paga il canone?».
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17 marzo 2010
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Il Minzculpop in concert
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Dopo l’ennesima, tristissima omelia del direttore del Minzculpop per recitare il vangelo secondo Berlusconi questa volta sull’argomento della beatificazione di Craxi e su quei cattivoni dei magistrati, sarebbe interessante sapere se lo sponsor di Minzolini e i suoi chierichetti che cantano i salmi del Signore su cinque dei sei principali telegiornali nazionali più volte al giorno, ancora osano spacciare quelle percentuali sulla “informazione di sinistra” e sulla “televisione che attacca il governo” che ogni tanto citano per farci credere che i maiali volano. Per evitare equivoci, ricordiamo che il TG del Minzculpop ha in un giorno e da solo più “lettori” di quanti ne abbiamo tutti i quotidiani italiani, quelli berlusconiani inclusi, messi assieme più AnnoZero, Ballarò, dove comunque vanno a cantare anche i sagrestani della Chiesa di San Silvio Martire, e Report.
Scritto mercoledì, 13 gennaio 2010 alle 22:07
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