05 luglio 2010

Bufale fasciste sul Palio di Siena.

Non poteva mancarci un opinionista fascista , dal basso della sua cultura, a dare la sua versione, molto lucida, riguardo al Palio, inteso proprio come arazzo, dipinto quest'anno -sacrilegio!- da un artista musulmano.

Sentite qui quante castronerie:
-" Il quale ha pensato bene di raffigurare San Giorgio in versione palestinese, con tanto di kefiah in testa piuttosto che l'elmo; ai piedi di una Madonna versione Myriam, cioè quella presente nel Corano, in alcune Sure."

Peccato che la kefiah non sia solo un indumento palestinese e neanche solo mussulmano, essendo stata indossata da sempre anche da cristiani e addirittura dagli ebrei.

-"Non mi si venga a dire poi che San Giorgio era probabilmente nato in Cappadocia, in quanto i musulmani arrivarono in tale regione della odierna Turchia molti secoli dopo la sua nascita. Anzi, il Santo, che diede il nome all' omonima CROCE presente in molte bandiere, è proprio un simbolo della lotta contro i Saraceni: "

Non si capisce bene come un personaggio, se veramente esistito, nato due secoli prima di Maometto possa essere in qualche modo simbolo della lotta contro l'Islam, proprio lui che, a quanto pare , sempre nell'ipotesi che sia mai esistito veramente, proprio di nascita Palestinese (o che almeno pare sia vissuto in Palestina). E' proprio in virtù di questa tradizione che vuole San Giorgio palestinese che l'artista libanese Ali Assoun, "un eccellente ed affermato artista" ha raffigurato , correttamente il santo con i costumi locali, pre-islamici e che nulla hanno a che vedere con la religione. Allo stesso modo sono assolutamente appropriati sia la mezzaluna di origine molto anteriore alla nascita dell'Islam che anche l'uso della lingua araba, per lo stesso motivo (anzi i cristiani sono stati decisivi per lo sviluppo di questa lingua).

Le contrapposizioni farlocche tra cristiani e musulmani hanno sempre riguardato solo una piccola parte di fanatici di ambo le parti: la vera contrapposizione è tra gli illuminati che, col conforto della storia e della cronaca, credono che si possa convivere nella diversità e chi invece deve inventarsi un nemico, anche quando questo non esiste, per le sue ridicole e tragiche crociate.

Tra le fonti che ho consultato segnalo questa.

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