01 luglio 2010

Si, vi vogliamo così!

Sottoscrivo quanto scritto da Il Russo


La storia è meravigliosa e va raccontata.



Dopo il caso Marrazzo, Pier Paolo Zaccai esponente del PdL romano, è finito sulle pagine dei giornali per aver probabilmente partecipato ad un festino a base di cocaina e trans.

Nuovo scandalo nel mondo della politica. Dopo il caso Marrazzo, un altro politico romano, questa volta esponente del PdL romano, è finito sulle pagine dei giornali per aver probabilmente partecipato ad un festino a base di cocaina e trans. Si tratterebbe del 42enne Pier Paolo Zaccai, consigliere provinciale di Roma, laureato in Psicologia all'Università "La Sapienza" e poi abilitato alla professione di consulente del lavoro. Pier Paolo Zaccai è stato ricoverato questa notte in stato confusionale all'ospedale "Grassi" di Ostia, da cui è già stato dimesso, riportando anche una contusione al ginocchio. Ai medici, il consigliere provinciale avrebbe riferito di essere caduto dalle scale, ma altre voci sembrano smentire questa versione. Secondo alcune transessuali, infatti, Pier Paolo Zaccai questa notte avrebbe partecipato con loro a un festino a base di sesso e cocaina. Le trans avrebbero riferito alla polizia che a un certo punto il consigliere, avendo perso la lucidità, sarebbe uscito sul balcone di un appartamento del quartiere romano Appio-Tuscolano per improvvisare un comizio. Le frasi sconnesse e rumorose avrebbero richiamato l'attenzione degli agenti del Commissariato di Polizia di zona e, a quanto si apprende, anche della guardia medica psichiatrica. Una volta giunto all'ospedale "Grassi" di Ostia, città di residenza del consigliere, Zaccai avrebbe rifiutato gli esami tossicologici. I primi commenti dal mondo della politica non si sono fatti attendere. Vladimir Luxuria ha dichiarato "cade il teorema usato da simpatizzanti, direttori, politici e giornalisti del centrodestra, secondo cui quelli della sinistra come Marrazzo e Sircana vanno a trans e loro no", aggiungendo che spera per Zaccai che non ci sia un accanimento mediatico. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, appresa la notizia, ha affermato: "è un bruttissimo episodio e mi auguro che la Magistratura faccia luce e accerti se ci sono dei reati". La notizia ha destato molto scalpore, anche perché Zaccai conduce una vita molto tranquilla ed è anche socio fondatore dei "Cavalieri di Anco Marzio", confraternita di stampo cattolico. Intanto, tramite una nota, Vincenzo Piso, coordinatore regionale del PdL del Lazio comunica che "in attesa di comprendere meglio le dinamiche che hanno portato al ricovero in ospedale del consigliere provinciale del Pdl Pier Paolo Zaccai riteniamo opportuno sospendere cautelativamente dal partito il consigliere".
(Sante Mapelli Morro per Mainfatti.)

"Ho paura di Pier Paolo - ha dichiarato Morgana rientrata nell'appartamento di via Manlio Torquato -  una volta ho visto che girava con la pistola in macchina. L'ho raccontato anche alla polizia. Siamo stati insieme qualche ora poi è letteralmente impazzito quando gli ho detto che doveva andar via - ha aggiunto la 26enne brasiliana, mora con la frangetta e i capelli legati - erano quasi le sei del mattino. Ha iniziato urlare sporgendosi dalla finestra e noi per paura siamo scappate. Uscivo con lui da quattro mesi - ha continuato la trans - ma stanotte era fuori di testa, ha tentato anche di picchiarmi"

Pier Paolo Zaccai sarebbe arrivato in via Manlio Torquato con Morgana dopo l'una di ieri notte. Lo racconta la trans Eveline. I due si erano dati appuntamento al Fungo dell'Eur.  Ad aspettarlo nell'abitazione di Morgana c'erano altri due trans coinquilini. In questo luogo ieri notte il consigliere avrebbe partecipato - secondo alcune testimonianze - ad un festino a base di trans e droga. Eveline, che ha specificato di non essere nell'appartamento ieri notte e di non abitare lì, ha riferito quanto le hanno raccontato le inquiline dell'abitazione in via Torquato, presenti ieri notte.
"Quando il consigliere è arrivato era già su di giri, sembrava fosse drogato. Loro non sapevamo neppure che fosse un politico", ha detto Eveline, la quale ha spiegato di essere un'amica di Brenda, la trans morta e coinvolta nel caso Marrazzo."Una volta entrato nell'appartamento ha iniziato a spogliarsi e ad urlare fuori dalla finestra al primo piano, sembrava quasi volesse buttarsi giù. Le mie amiche trans sono scappate impaurite e ancora scalze", ha raccontato la trans, che oggi era in compagnia delle inquiline dell'appartamento, arrivate per portare via le loro cose.
"Dopo qualche ora - ha concluso Eveline - Morgana è andata dalla polizia per denunciare il fatto.

 La moglie di Pier Paolo Zaccai urla contro i giornalisti arrivati al centro residenziale sulla Cristoforo Colombo: «Andatevene, siete peggio degli sciacalli», urla tra le lacrime e i singhiozzi. Capelli raccolti e occhiali scuri,si accerta che i giornalisti se ne vadano e poi si chiude in casa.
«Dopo il caso Marrazzo, non mi stupisco più di niente, ma certo non me l'aspettavo - dice il vicino tornato in mattinata da un viaggio di lavoro - Li conoscevo poco anche perchè lui, per motivi di lavoro non c'era mai, ma sono sempre state persone tranquille e cortesi».
(dal Messaggero).

Già, persone tranquille e cortesi, non ne dubito. Un ragazzo tranquillo e la sua brava mogliettina. Gente perbene, mica come quel porco di Marrazzo, anzi M'arrazzo, come lo chiamavano. Chi? I compagni di partito di Zaccai, anzi forse pure lui. E magari anche la sua brava mogliettina...
Ma si sa a sinistra sono tutti froci mentre a destra tutti esempi di rettitudine e  soprattutto virilità...proprio come "Zaccus il Gladiatore" come si faceva chiamare. E invece... si faceva chiaVare. Forse. Perché lui dice: «Aiuto, mi hanno incastrato volevo solo indagare su di loro»!
Ad ogni modo, a scanso di equivoci, di sicuro Chiappe d'Oro non era Zaccai.

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