BRUTTA FIGURA DI BERLUSCONI CHE PARLAVA DI APPENA 10 SEGUACI DI FINI TRA CAMERA E SENATO…. IN ATTESA DELLE DECISIONI DEL VERTICE PDL DI STASERA, I FINIANI SI SONO GIA’ ORGANIZZATI …IL GOVERNO AL COMPLETO AVREBBE SOLO 25 VOTI IN PIU’, A QUESTO PUNTO NON PASSERA’ PIU’ NULLA SENZA IL VOTO DEI FINIANI….E ORA SCATENERANNO LA BATTAGLIA IN TUTTA ITALIA
I “finiani” alla Camera si stanno organizzando per formare un nuovo gruppo parlamentare, fuori dal Pdl, se dall’Ufficio di presidenza di questa sera a Palazzo Grazioli scatterà qualche espulsione.
A quanto si apprende, stamane i deputati vicini al presidente della Camera, hanno avuto una riunione nell’ufficio di Italo Bocchino per sottoscrivere la richiesta al presidente di Montecitorio per costituirsi in un gruppo autonomo. Uno dei sottoscrittori, dice che le firme raccolte, al momento, dovrebbero essere oltre una trentina.
Ma il documento è in ’stand-by’ in attesa di capire le decisioni della maggioranza del partito.
Stamane Bocchino ha avuto un colloquio con Gianfranco Fini nel suo studio, probabilmente per aggiornarlo dell’iniziativa.
Sarebbe infatti Fini, in qualità di presidente della Camera, a dover dare l’autorizzazione per il nuovo gruppo.
Da regolamento, a Montecitorio, bastano almeno venti firme per formare un gruppo autonomo.
Secondo quanto si apprende dalle stesse fonti, gli aderenti sarebbero: Bocchino, Briguglio, Granata, Raisi, Barbareschi, Proietti, Divella, Buonfiglio, Barbaro, Siliquini, Perina, Angela Napoli, Bellotti, Di Biagio, Lo Presti, Scalia, Conte, Della Vedova, Urso e Tremaglia.
Secondo quanto riferiscono le fonti parlamentari, ci sarebbero poi altri deputati finiani, che non aderiscono a Generazione Italia, che stanno per firmare il modulo. Fra questi, Bongiorno, Paglia, Lamorte, Rubens, Menia, Angeli, Ronchi, Moffa, Cosenza, Patarino.
«Questi numeri mettono la golden share del governo nelle mani di Fini», ha detto convinto una fonte parlamentare che partecipa al progetto.
Questa è una prima risposta a chi, come il premier, sosteneva che “i finiani saranno al massimo una decina tra Camera e Senato” e che “non ci sarà alcuna ripercussione sul Governo”.
Alla Camera il margine per il governo è di 25 voti, quindi a questo punto, senza il consenso dei finiani, non passerà più nulla.
I finiani hanno poi l’appoggio di un gruppo di ex Forza italia che in caso di voto segreto farebbe la sua parte, delusi da due anni di chiacchiere e scandali.
Per ora i finiani attendono la riunione di questa sera dei vertici del Pdl: se verranno decise le esplusioni, verrà formalizzato il gruppo autonomo.
E da tutte le sedi provinciali di Generazione Italia scatterà un’offensiva sul territorio, mobilitando le decine di migliaia di iscritti che stanno affluendo oltre ogni aspettativa.
I colonnelli ex An non riescono più a tenere la base locale, stanca di vedersi rappresentata dai Cosentino e dai Verdini.
Per gente di destra vera si è ormai superato ogni limite di sopportazione.
A quanto si apprende, stamane i deputati vicini al presidente della Camera, hanno avuto una riunione nell’ufficio di Italo Bocchino per sottoscrivere la richiesta al presidente di Montecitorio per costituirsi in un gruppo autonomo. Uno dei sottoscrittori, dice che le firme raccolte, al momento, dovrebbero essere oltre una trentina.
Ma il documento è in ’stand-by’ in attesa di capire le decisioni della maggioranza del partito.
Stamane Bocchino ha avuto un colloquio con Gianfranco Fini nel suo studio, probabilmente per aggiornarlo dell’iniziativa.
Sarebbe infatti Fini, in qualità di presidente della Camera, a dover dare l’autorizzazione per il nuovo gruppo.
Da regolamento, a Montecitorio, bastano almeno venti firme per formare un gruppo autonomo.
Secondo quanto si apprende dalle stesse fonti, gli aderenti sarebbero: Bocchino, Briguglio, Granata, Raisi, Barbareschi, Proietti, Divella, Buonfiglio, Barbaro, Siliquini, Perina, Angela Napoli, Bellotti, Di Biagio, Lo Presti, Scalia, Conte, Della Vedova, Urso e Tremaglia.
Secondo quanto riferiscono le fonti parlamentari, ci sarebbero poi altri deputati finiani, che non aderiscono a Generazione Italia, che stanno per firmare il modulo. Fra questi, Bongiorno, Paglia, Lamorte, Rubens, Menia, Angeli, Ronchi, Moffa, Cosenza, Patarino.
«Questi numeri mettono la golden share del governo nelle mani di Fini», ha detto convinto una fonte parlamentare che partecipa al progetto.
Questa è una prima risposta a chi, come il premier, sosteneva che “i finiani saranno al massimo una decina tra Camera e Senato” e che “non ci sarà alcuna ripercussione sul Governo”.
Alla Camera il margine per il governo è di 25 voti, quindi a questo punto, senza il consenso dei finiani, non passerà più nulla.
I finiani hanno poi l’appoggio di un gruppo di ex Forza italia che in caso di voto segreto farebbe la sua parte, delusi da due anni di chiacchiere e scandali.
Per ora i finiani attendono la riunione di questa sera dei vertici del Pdl: se verranno decise le esplusioni, verrà formalizzato il gruppo autonomo.
E da tutte le sedi provinciali di Generazione Italia scatterà un’offensiva sul territorio, mobilitando le decine di migliaia di iscritti che stanno affluendo oltre ogni aspettativa.
I colonnelli ex An non riescono più a tenere la base locale, stanca di vedersi rappresentata dai Cosentino e dai Verdini.
Per gente di destra vera si è ormai superato ogni limite di sopportazione.
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