25 luglio 2010

La stella che c'è. Le riflessioni di Domenico Losurdo al ritorno dalla Cina

dal blog Materialismo Storico.



Al testo di Losurdo faccio seguire il reportage della vedova Terzani. Questo articolo, pubblicato dal Corriere della Sera alcuni giorni fa, è un esempio di approccio populistico-nostalgico ai problemi della società cinese; tuttavia, mi sembra che esso sostanzialmente confermi le impressioni riportate da Losurdo. Infine, sempre dal Corriere un articolo che dovrebbe aiutare a comprendere la complessità delle trasformazioni in corso [SGA].

Un istruttivo viaggio in Cina. Riflessioni di un filosofo
di Domenico Losurdo, da http://www.domenicolosurdo.it/

Dal 3 al 16 luglio ho avuto il privilegio di visitare alcune città e realtà della Cina, nell’ambito di una delegazione invitata dal Partito comunista cinese, della quale facevano parte altresì esponenti dei partiti comunisti del Portogallo, della Grecia e della Francia e della Linke tedesca; per l’Italia, oltre al sottoscritto, hanno partecipato al viaggio Vladimiro Giacché e Francesco Maringiò. Il testo che segue non è un diario o una cronaca; si tratta di riflessioni stimolate da un’esperienza straordinaria.
1. La prima cosa che colpisce nel corso del colloquio con gli esponenti del Partito comunista cinese e con i dirigenti delle fabbriche, delle scuole e dei quartieri visitati è l’accento autocritico, anzi la passione autocritica di cui danno prova i nostri interlocutori. Su questo punto, netta è la rottura con la tradizione del socialismo reale. I comunisti cinesi non si stancano di sottolineare che lungo è il cammino da percorrere e numerosi e giganteschi sono i problemi da risolvere e le sfide da affrontare, e che comunque il loro paese è ancora parte integrante del Terzo Mondo.
Per la verità, nel corso del nostro viaggio il Terzo Mondo non l’abbiamo mai incontrato...

Angela Terzani Staude, Corriere della Sera, 23 luglio 2010

Paolo Salom, Corriere della Sera, 15 luglio 2010

4 commenti:

Lente sulla Cina ha detto...

Eh si...la sig.ra Terzani non e' davvero all'altezza del defunto marito quanto a comprensione della questione e obiettivita', purtroppo. L'articolo, oltre all'impronta nostalgico-populistica di cui parli anche tu, sembra scritto da una turista dell'ultima ora. Gli hutong dove i portoni non si aprono piu' sulle case della gente? E dove diavolo li ha visti? Addirittura a Nanluogu xiang o nei dintorni dell'area dei bar del lago Houhai, e' ancora strapieno di residenti impegnati nella loro vita di tutti i giorni (tipici i vecchietti in canottieri seduti fuori casa a chiacchierare o a giocare a dama..o gente senza maglietta per il caldo che va in giro). Vada dalle parti di Qianhai, o anche tra Qianmen e il Tempio del Cielo, o verso ovest partendo da Qianmen Dajie e vedra' tanti e tali di quegli hutong pieni di colori, odori (soprattutto quelli :D ) e vita quotidiana che non sapra' dove mettersi le mani (ci ho fatto un giro proprio oggi...sebbene non per motivi piacevoli purtroppo). Il cielo...la Terzani e' capitata in un periodo di pioggia e brutto tempo. Dall'inizio di luglio ha piovuto quasi ogni giorno ed e' stato sempre nuvolo...ma e' brutto tempo e foschi NON il solito ritrito smog di cui si blatera (come se in altr grandi citta' del mondo il cielo sia cristallino). A giugno e a maggio ci sono state giornate tersissime di sole e cielo azzurro bellissimo (e anche tanto caldo ...). Non mi sorprende che il Corriere (la cui linea editoriale e' piuttosto chiara a riguardo, come per Repubblica) l'abbia pubblicato...

Lente sulla Cina ha detto...

Nessun va piu' in piazza Tiananmen? E quella marea di gente, con ragazzini che giocavano, aquiloni che volavano ecc ecc che ho visto proprio oggi con i miei occhi verso le 3 di pomeriggio dall'autobus 59 proveniente da Yongan lu e diretto verso Wangfujing chi erano (e non e' che in altri giorni sia diverso eh...in estate Tiananmen e' piena di gente, compresi migliaia di turisti provenienti da tutta la Cina)?????? E poi "gli invisibili", come li chiama la gente di Pechino???? Mai sentito nessuno usare questo termine, e mia moglie e la sua famiglia sono pechinesissimi. E poi, se son "in borghese" come fa la signora a vederli e riconoscerli? Le divise della polizia solitamente hanno camicie celesti. Quelle verdi (ma non davvero verde pisello come dice la signora) sono della polizia armata (i Wujing 武警, una sorta di gendarmeria, perche' la polizia normale in Cina e' DISARMATA) che credo sia normalissimo sia presente nel centro nevralgico della capitale del paese (accanto al palazzo del Parlamento, davanti a 2 tra i musei piu' grandi e importanti del paese e vicino alla sede del governo)...Forse che a Roma o a Parigi o Londra (o a Washington) zone di tale importanza sono completamente sguarnite di forze dell'ordine??? Forse ne san qualcosa i dimostranti dell'Aquila malmenati dai nostri solerti difensori dell'ordine pochi giorni fa.
La signora Terzani o porta molto male - mentalmente - la sua eta', oppure si e' completamente venduta alla solita propaganda mediatica dei nostri cosiddetti "liberi" (di sparare idiozie) giornali. Fa tristezza vedere la moglie di un ottimo giornalista, che con i suoi libri e i suoi reportage mi ha fatto ancora di piu' innamorare dell'Asia, ridotta a scrivere dettatini da scuola elementare infarciti di luoghi comuni. Tralascio gli "zombi" o i "fantasmi" (come se da noi non ci fossero persone sfruttate o senza diritti) perche' mi vien troppo da ridere..

Jean Lafitte ha detto...

beh mi sembra che pure il marito negli ultimi anni non è che ci connettesse molto.

Lente sulla Cina ha detto...

Si anche il marito aveva perso spessore (diciamo che poi negli ultimi anni, man mano che mi avvicinavo all'asia reale, mi allontanavo dai suoi scritti), pero' in gioventu' era di tutt'altro spessore. La signora diciamo che e' un po' conosciuta giusto perche' moglie di suo marito...