19 agosto 2010

(La maggior parte sono) meteore.

Non  uso seguire da molto tempo il mediocre mondo dello spettacolo italiano, tuttavia oggi mi è capitato di pensarci. Stavo seguendo sull'ottimo canale Rai Storia una vecchia trasmissione del 1960 dedicata ai giovani e che aveva come tema della puntata "I giovani e lo sport". Mi è capitato di vedere quindi un intervista a una giovane promessa della Juventus di allora, l'ormai dimenticato Bruno Nicolè.
Eppure Nicolè è stato il più giovane marcatore della storia della nazionale italiana, record tutt'ora imbattuto, con buona pace di Balotelli e compagnia. Ha giocato per 6 anni nella Juve segnando quasi 50 gol.
E' che ogni volta si ricorda che un certo tipo di fama è effimera ma i più giovani non possono capirlo perché non hanno termini di paragone e continuano a inseguire sogni e falsi idoli. 
Per esempio: chi si ricorda oggi di tali Alessandro Errico o Andrea Schiassi? Per citare persone che almeno hanno avuto la dignità di capire di non avere il talento necessario per poter fare l'attore o il cantante(e per questo meritano stima e rispetto a differenza di altri), almeno non a un livello tale da meritare attenzione mediatica.
Per non parlare di quelle meteore che sono precipitate in senso letterale, come Taricone.

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