06 marzo 2008

Informazione corretta

Il Corriere della Sera


ORVIETO - «Mi sono fatto fregare come un cretino», sono state le prima parole di Fabrizio Corona uscendo dal carcere di Orvieto dopo aver patteggiato in tribunale una condanna a un anno e mezzo di reclusione per detenzione e spendita di denaro falso. Il pubblico ministero aveva chiesto la convalida degli arresti con la conferma della custodia cautelare in carcere. Degli altri due arrestati, Tiziano Bruno ha patteggiato un anno e quattro mesi (pena sospesa). I giudici hanno inoltre disposto la sua scarcerazione. Stralciata invece la posizione di Fabio Frassinelli.

SI È ADDOSSATO LE COLPE - Con le sue dichiarazioni al tribunale, Corona ha reso meno pesanti le posizioni delle altre due persone arrestate con lui lunedì mattina. Durante una pausa, uno dei difensori di Corona ha riferito che il suo assistito ha spiegato al tribunale che Frassinelli «non c'entra niente con la vicenda. Corona ha detto che era una persona che gli faceva compagnia durante le serate. Erano insieme solo per una coincidenza». Corona ha inoltre spiegato ai giudici - sempre in base a quanto riferito dal suo difensore - che la banconota da 100 euro con la quale Bruno ha pagato alla stazione di servizio sull'autostrada faceva parte dei soldi dello stesso Corona, ma li avrebbe ricevuti in buona fede da qualcuno di cui non è stato in grado di indicare il nome.
«SPERO NINA MI PERDONI» - «La verità la so solo io, ma non ve la posso dire e la devo custodire qua dentro», ha detto il fotografo ai giornalisi che lo attendevano all'uscita dal carcere. «Speriamo che Nina (Moric, sua moglie, ndr) mi perdoni anche questa». L’avvocato Giuseppe Strano Tagliareni, legale di Corona, ha detto che per quanto riguarda il suo assistito la storia dei soldi falsi è chiusa: «Non ci interessa ricercare chi ha rifilato il denaro falso a Corona. Si rischierebbe di calunniare qualcuno magari totalmente estraneo a questo pacco organizzato a danno del mio cliente».

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