04 agosto 2010

Piramindi aliene in Cina?

Dal sito Cina Oggi


Nel giugno dell'anno scorso la Xinhua, l'agenzia di stampa cinese, pubblicava una notizia ben strana: un gruppo di nove scienziati cinesi sarebbe dovuto giungere nella provincia occidentale del Qinghai per far luce su alcuni resti che si suppone possano essere stati lasciati da qualche entità extraterrestre. E' la prima volta che una spedizione ufficiale di alto livello di scienziati cinesi prende in considerazione seriamente la possibilità di analizzare reperti di questo tipo, anche se in passato, altri team hanno analizzato l'area. Il sito si trova nelle vicinanze di Delingha, una cittadina nella depressione di Qaidam, nella prefettura autonoma Mongola e Tibetana di Haixi, sul monte Baigong a circa 40 chilometri a sudovest della cittadina. Poco a nord della montagna è situata la coppia di laghetti gemelli detta "degli amanti", uno di acqua dolce, l'altro di acqua salata. Le rovine aliene consisterebbero in una anomala piramide alta approssimativamente 50 - 60 metri che sorgerebbe sulla sommità del Monte Baigong, di alcune cave e di resti disseminati nell'area circostante, e di alcuni altri reperti situati in prossimità del laghetto salato. La piramide, sebbene non sia mai stata adeguatamente studiata, apparirebbe però più di origine naturale che artificiale, giacché non sembra siano stati utlizzati strumenti per la sua edificazione, data la sua forma irregolare. Ad ogni modo, ai piedi della piramide vi sono tre caverne dagli ingressi triangolari, ma solo una è accessibile. All'interno della cava più grande, quella centrale, vi è un condotto di circa 40 centimetri di diametro che l'attraversa in altezza. Un altro tubo giace 6 metri sotto il terreno. Un'altro ancora dello stesso diametro la cui sola estremità superiore è visibile, corre in profondità. Teoricamente vi sarebbero numerosi altri condotti che attraversano la montagna. Tutte queste tubature sono color ruggine, della stessa tonalità delle rocce adiacenti. Le due caverne più piccole sono crollate, ed è impossibile accedervi. Abbandonati attorno al lago sono sparpagliati numerosi altri tubi di varie dimensioni e pietre dalle forme stravaganti.
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L'area è completamente disabitata a causa delle proibitive condizioni climatiche. La strada per giungere ai laghi gemelli è piuttosto malconcia
Teorie contradditorie e una spiegazione logica convincente
Secondo quanto riferito da Qin Jiawen, un funzionario locale, alcuni di questi resti sarebbero stati portati ad una fonderia locale per essere analizzati. I risultati indicherebbero che sono composti dal 30% di ossido di ferro con una grande quantità di diossido di silicio e ossido di calcio. L'8% non è stato identificato. Liu Shaolin, l'ingegnere che ha fatto le analisi, ha detto che la gran quantità di diossido di silicio e di ossido di calcio sarebbero il risultato della lunga interazione tra ferro e arenaria, il che lascerebbe presupporre che si tratterebbe di reperti molto antichi. Per quanto riguarda i tubi all'interno della montagna, la percentuale di ferro si assesterebbe al 100%. Una spedizione di geologi del 2001 proveniente da Pechino, aveva inoltre riscontrato tracce di nickel, pirite, cadmio e quarzo. Inoltre i resti conterrebbero tracce abbastanza elevate di radioattività. L'università di Lanzhou aveva avanzato l'ipotesi che i tubi metallici non siano altro che dei fossili di origine vegetale, giacché contengono un'alta quantità di potassio. Secondo questi esperti, sulle sponde del lago milioni di anni fa sorgeva una foresta. A causa dell'innanlzamento del livello del lago che ricoprì una parte della macchia di vegetazione, molti arbusti, sarebbero stati sepolti dalle acque, dando luogo a queste curiose formazioni geologiche, in seguito a delle complesse reazioni chimiche. Rimane però il problema dell'alta percentuale di metallo e della radioattività. La cosa apparirebbe alquanto misteriosa dato che nella zona non vi sarebbero mai stati insediamenti industriali se non qualche mandriano dato che la zona è decisamente impervia ed inospitale. Qualcuno ha suggerito che il sito non sia altro che una torre di lancio abbandonata dagli alieni, dato che, grazie all'aria tersa e cristallina, la locazione ben si adatterebbe all'osservazione astronomica.
Difatti a soli 70 km dalla zona è situato un osservatorio dell'accademia cinese delle scienze. Secondo Yang Jin, un ricercatore dell'osservatorio, l'ipotesi extra terrestre è plausibile e vale la pena di essere approfondita. La piramide è stata scoperta per la prima volta da un gruppo di scienziati americani sulle tracce di fossili di dinosauri, i quali prontamente riferirono le loro scoperte alle autorità locali. In seguito alcuni pescatori della zona notarono altri resti adiacenti alla cava. La loro scoperta fu ignorata finché non comparve sul giornale "Henan Dahe Bao" nel giugno del 2002 un reportage sulla locazione. Pochi giorni dopo Qin Jianwen fu intervistato dalla Xinhua. Dopodiché il governo locale ha cominciato a promuovere il sito nelle guide turistiche e nei segnali stradali. Da questo momento numerose sono state le spedizioni ufficiali e non nella zona.
Quali sono stati i risultati delle analisi dello scorso giugno? Ad oggi ancora nulla è trapelato.
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Nel 2002, la Beijing Ufo Research Association ha organizzato una spedizione alle cave. Il gruppo era composto da dieci loro esperti, da 10 giornalisti e da una troupe televisiva della CCTV
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Alcuni resti di rottami arruginiti, fusi nella roccia, sono sparpagliati lungo le sponde del lago Toson, davanti alla caverna
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Lungo la spiaggia del lago, sorgono delle curiose rocce aguzze, cave
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Secondo una teoria, le anomale conformazioni rocciose nell'area avrebbero origine elettro magnetica
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Il diametro dei tubi esterni varia dai 2 ai 4,5 cm, quello dei tubi interni dai 10 ai 40 cm. Sono tutti orientati verso occidente
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Alcuni abitanti della regione credono siano i resti di divinità preistoriche
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L'osservatorio dell'accademia cinese delle scienze sorge a circa 70 km dal lago Toson
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Il lago Toson
FOTO: web, QTA
Note:
Questo articolo è apparso per la prima volta nel 2005. In seguito ho deciso di aggiornarlo ed integrarlo con le ultime "scoperte" inviando sul posto alcuni amici cinesi che hanno scattato le foto. per la sua pubblicazione su Cina Magazine (luglio 2008). Purtroppo anche la versione originale è stata, diciamo così, "ripresa" da altri siti, cambiando semplicemente il nome dell'autore! Per finire aggiungo che ovviamente questo articolo non ha nulla di scientifico, ma è semplicemente un approfondimento su alcune leggende metropolitane riguardanti gli alieni. Delingha nell'immaginario di alcuni ufologi era diventato un mito, una sorta di area 51 cinese. Noi abbiamo inviato delle persone sul posto integrando i risultati con la traduzione di alcuni articoli dal cinese, e abbiamo visto che certamente non è così.

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