17 dicembre 2010

Centrali nucleari, nelle loro vicinanze nascono meno femmine

Da Ecoblog.


Nucleare pericoloso per le donne incinteNel recente studio condotto da Ralf Kusmierz, Kristina Voigt e Hagen Scherb delHelmholtzZentrum ossia il German Research Center fo Environmental Health di Monaco e intitolato Is the human sex odds at birth distorted in the vicinity of nuclear facilities (NF)? emerge che nelle vicinanze delle centrali nucleari nascono meno femmine. Non solo: sono stati conteggiati 20mila aborti spontanei, gravidanze a rischio, malformazioni e tumori infantili. Le analisi sono state condotte su una popolazione residente a 35 Km dalle centrali nucleari, di cui 27 in Germania e 4 in Svizzera e riferiscono degli ultimi 40 anni.
La ricerca è partita dai dati sulle nascite in Ucraina nel dopo Cernobyl e in tutte quelle zone in cui è passata la nube radioattiva dove mancherebbero all’appello un milione di bambini mai nati a causa delle radiazioni nucleari. Mancherebbero all’appello, invece, negli ultimi anni, almeno un migliaio di bambine.
Gli scienziati spiegano perché andrebbero rivisti i limiti tollerabili di esposizione alle radiazioni:
Le radiazioni, in particolare quelle dell’isotopo H3 e C14 - influenzerebbero enormemente gli embrioni e questo, sempre secondo lo studio, avverrebbe anche quando i livelli di radiazione registrati dai controlli sono entro i limiti di legge. Su questo argomento l’IPPNW rincara la dose spiegando che tali limiti andrebbero quindi rivisti in quanto tarati su uomini attivi e in salute e non su embrioni appena formatisi e quindi decisamente più sensibili al rischio radioattivo.
A essere sotto accusa sopratutto gli incidenti di basso livello (avete presente Tricastin?) rei di far aumentare gli aborti nelle zone in cui si sono verificati. Infatti, sebbene, burocraticamente si sostenga che l’esposizione alle radiazioni rientra nei limiti di sicurezza, di fatto non si tiene conto della frequenza di questi piccoli incidenti. E le persone perciò restano esposte, a causa della frequenza, a dosi sempre maggiori di radioattività

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